La courtesy delle foto e’
Lorenzo Madaro per Robinson – la Repubblica
le opere di lydia silvestri
Spazio imponente, rimodulato con un insieme di singoli ambienti che spesso si avvicendano uno dopo l' altro favorendo un intenzionale straniamento per chi li attraversa; tante opere - oltre 300 - e 43 artisti e sguardi su ambiti di ricerca spesso dissimili tra loro: dal corpo al linguaggio, dallo spazio alla politica, dall' immaginario visivo al design, con una particolare attenzione al queer e alla fluidità.
E molto altro ancora, perché è polifonica la Quadriennale d' arte 2020, che nel Palazzo delle Esposizioni di Roma riapre i battenti («fino alla primavera » , si legge su info quadrienna2020.com) dopo la pausa forzata, che però ha visto l' istituzione impegnata in un palinsesto sistematico di appuntamenti d' approfondimento online, che proseguirà.
guglielmo castelli, francesca antonini
«Anche se ora è tempo di lavorare sulla fisicità della mostra e sul corpo dello spettatore in relazione alle opere, visto che sono stati solo quattro i giorni d' apertura della mostra dopo l' inaugurazione del 30 ottobre scorso » , commenta Sara Cosulich, curatrice con Stefano Collicelli Cagol di questa edizione battezzata Fuori.
La mostra mette in scena nomi storici, molto noti e non, e giovani rintracciati dal duo in una perlustrazione andata avanti per tre anni in giro per il Paese.
Dovrebbe evidenziare uno spaccato - senza pretesa di esaustività, come si legge sul bel catalogo (Treccani) - dell' arte italiana e lo fa mettendo insieme generazioni e stature diverse, tra omaggi e focus.
2.lo scalone con le opere di petrit halilaj e alvaro urbano
Il primo, che è anche il più intenso, riguarda Cinzia Ruggeri, morta nel 2019. Ed eccoci a un altro punto focale di questa Quadriennale: lo spazio alle donne nell' arte, ben 19. Ruggeri dissimulava e ribaltava il senso e la tenuta dei materiali, giocando ironicamente con progettualità e sguardi dilatati su icone da ricomporre e doppi sensi.
sarah cosulich
Pensiamo a Gli stivali d' Italia, sua opera paradigmatica, con due stivali su una scaletta che echeggiano appunto il profilo del Paese: mette così in discussione il concetto di Made in Italy, ma anche quel machismo dilagante che attraversa le geografie nazional popolari e un certo mondo del design e dell' arte.
La Quadriennale vuole sgangherare gli argini, proponendo anche uno sguardo al teatro - pensiamo ai dispositivi scenici della Romeo Castellucci Socìetas - e ad altre presenze al femminile storicizzate, tra cui Cloti Ricciardi e Lisetta Carmi. Intenso e straziante il doppio ciclo di immagini della fotografa sul cimitero di Genova del 1966 e sui parti, che si affrontano in una sala costellata anche dagli assemblaggi autoportanti di Isabella Costabile, nata a New York nel 1991 e di stanza tra Zurigo e Grosseto. E la coesistenza di opere di artisti apparentemente lontani tra loro è tra le linee costanti del percorso.
stefano collicelli cagol, sarah cosulich, antonella centra, pepi marchetti, paola ugolini, soledad twombly
Alcune accoppiate fanno la differenza: tra tutte quella della felice pittura di Alessandro Pessoli con la fragola gigante di Valerio Nicolai, tra le sculture naturalmente più instagrammate della mostra, insieme ai fiori mastodontici di Petrit Halilaj e Alvaro Urbano sospesi sulla scalinata.
E poi Monica Bonvicini, Anna Franceschini, Zapruder Filmmakersgroup e molte altre personalità attive sin dai Novanta e primi Duemila, tra cui Giuseppe Gabellone, che si conferma indagatore intelligente della forma; si giunge poi a presenze più giovani e meno conosciute, come Michele Rizzo, classe 1984, che opera tra coreografia e scultura con effetti vivaci. Il tutto installato all' interno di strutture- box che sembrano alludere a un' estetica fieristica e che, di fatto, celano parte del carattere complesso dell' architettura di Palazzo delle Esposizioni.
le opere di raffaela naldi rossano a terra e diego gualandris a parete
Altrove l' allestimento - firmato Alessandro Bava - riaffiora con tutta la sua densità autoriale: è il caso dell' insieme di paesaggi e nature morte di Salvo, posizionati su una grande struttura di acciaio: il risultato è un' installazione, che altera il silenzio spesso dei dipinti, in dialogo con le luci psichedeliche di Davide Stucchi.
Con le sue austere sculture falliche, Lydia Silvestri, morta nel 2018 a quasi novant' anni - e che in Quadriennale c' era stata nel 1956 - è un' altra delle presenze notevoli: testimonia la vitalità di una generazione di artisti italiani troppo spesso offuscata dall' Arte Povera e dall' ossessione espositiva istituzionale verso i big.
la performance di michele rizzo
Tra i giovani da non perdere anche Benni Bosetto, Tomaso De Luca e Diego Marcon, con un lavoro dedicato alla Casa del Fascio di Como. Tra i maestri, il duo Yervant Gianikian, Angela Ricci Lucchi e Simone Forti, con echi di una sua epica performance da Fabio Sargentini a L' Attico mezzo secolo fa.
Emerge uno scenario quanto mai sfuggente e molteplice, che nella collaterale del Premio AccadeMibact apre anche la strada alle giovanissime generazioni delle accademie italiane. Saranno loro gli artisti di domani?
Sarah Cosulich in azione
la sala di romeo castellucci societas luca bergamo 9. inaugurazione quadriennale d’arte 2020 fuori le opere di salvo e di davide stucchi alessandro bava, sarah cosulich, stefano collicelli cagol sarah cosulich, anna franceschini, lodovica busiri vici, manuela campoli, benedetta spalletti opere di chiara camoni, raffaela naldi rossano, diego gualandris l'opera di anna franceschini a sinistra tomaso de luca a destra davide stucchi l'opera 'capitan fragolone' di valerio nicolai matteo binci, michele bertolino, stefano collicelli cagol, sarah cosulich, alessandro bava la reading performance di eleonora luccarini. tomboys don’t cry roberto d’agostino, sarah cosulich daniela picconi, umberto croppi, ilaria della torre la performance di valerio nicolai sarah cosulich, angelo bucarelli, roberto d’agostino scalone con il murale di amedeo polazzo lo scalone con le opere di petrit halilaj e alvaro urbano raffaela naldi rossano 4.la performance di michele rizzo lorenza bonaccorsi, ivan novelli, umberto croppi 8. inaugurazione quadriennale d’arte 2020 fuori 4. inaugurazione quadriennale d’arte 2020 fuori le opere di monica bonvicini la facciata del palazzo con l’opera di norma jeane 'corpo di fabbrica', 2020 la sala di maurizio vetrugno luca scarlini umberto croppi, alberto bonisoli l’artista maurizio vetrugno allegra scattaglia gli artisti guglielmo castelli, davide stucchi, tomaso de luca. foto muscacchio, ianniello e pasqualini l’opera di benni bosetto particolare dell'opera di irma blank 2. roberto d’agostino, sarah cosulich 6. la performance michele rizzo 7. inaugurazione quadriennale d’arte 2020 fuori flaminia cerasi, erminia di biase cesare pietroiusti, alessandro bava 2. la performance di michele rizzo 5. la performance di michele rizzo 3. la performance di michele rizzo stefano collicelli cagol, sarah cosulich le opere di maurizio vetrugno jas gawronski alessandro michele, sarah cosulich, stefano collicelli cagol sarah cosulich, stefano collicelli cagol valerio nicolai, capitan fragolone stefano collicelli cagol, franco bernabe', sara cosulich stefano collicelli cagol, sarah cosulich, bart van der heide stefano collicelli cagol, sarah cosulich, fabio de chirico, ilaria della torre umberto croppi sarah cosulich sarah cosulich, allegra scattaglia, luca josi 3. inaugurazione quadriennale d’arte 2020 fuori angelo bucarelli, umberto croppi le opere di nanda vigo 2. inaugurazione quadriennale d’arte 2020 fuori allegra scattaglia, sarah cosulich, luca josi 2. stefano collicelli cagol, franco bernabe', sarah cosulich anna beatrice federici, roberto d’agostino 2. la reading performance di eleonora luccarini. tomboys don’t cry le opere di nanda vigo. 5. inaugurazione quadriennale d’arte 2020 fuori 9. inaugurazione quadriennale d’arte 2020 fuori vittorio sgarbi la sala di lydia silvestri 1.sarah cosulich 6. inaugurazione quadriennale d’arte 2020 fuori sarah cosulich, davide stucchi le opere di irma bank alla parete e micol assael a terra 3. roberto d’agostino, sarah cosulich 2. sarah cosulich 10. inaugurazione quadriennale d’arte 2020 fuori hou hanru stefano collicelli cagol, alessandro michele, sarah cosulich
sarah cosulich 111 Dago e Sarah Cosulich Sarah Cosulich e Stefano Collicelli Cagol Sarah Cosulich michele-dottavio stefano collicelli cagol sarah cosulich