1. L’ESTATE DEI PELLEGRINAGGI FORZISTI ED EX NOSTALGICI BUSSANO A VILLA CERTOSA
Tommaso Labate per “Corriere della Sera”
silvio baldoria silvio berlusconi con smaila e bruno vespa
«Stanno tornando tutti, anche molti di quelli che se ne erano andati. Perché, per il mondo dei moderati, rimango io l' unico punto di riferimento». Gliel' hanno sentita pronunciare più volte, a Villa Certosa, questa frase. Anche perché, a due anni dalla condanna definitiva per frode fiscale, Silvio Berlusconi è tornato il perno centrale di tutti quei pezzi del centrodestra che puntano a rimanere a galla.
E dire che soltanto un anno fa, quando anche solo la Sardegna sembrava un miraggio, Berlusconi era un uomo solo e senza libertà. Un ex premier che, rispondendo alle telefonate che ad Arcore arrivavano sempre più col contagocce, si sfogava coi suoi interlocutori lamentandosi che «neanche a seguire i lavori a Villa Certosa mi fanno andare». E rimarcando che «uno come me, uno con la mia posizione, uno che continua a essere tra i primi contribuenti italiani, non può essere costretto a questa situazione».
silvio baldoria silvio berlusconi con smaila e jerry cala e mariano apicella
Neanche un anno dopo, Villa Certosa torna ad essere la meta principale dei pellegrinaggi politici italiani. E spazzate vie le misure cautelari, e superato il periodo dei servizi sociali a Cesano Boscone, il padrone di casa torna centrale in un campo da gioco che sembrava volerlo espellere per sempre. Se soltanto un anno fa la lista quotidiana di telefonate in entrata la si restringeva dentro un foglio formato A4, quest' anno non ne bastano cinque per mettere nero su bianco tutti quelli che, ogni giorno, «vogliono incontrare il presidente».
Chi conosce il funzionamento della macchina di Villa Certosa - ingressi e uscite, presenze a pranzi o cene - racconta una storia molto simile a quella dei tempi in cui Berlusconi era alla guida del Paese. «Che siano deputati o senatori, o gente del partito, molti di quelli che vogliono incontrare il presidente si prenotano le vacanze in Costa Smeralda e iniziano a telefonare tutti i giorni. Sperando che arrivi il momento giusto, il colpo di fortuna. E che le porte si aprano».
silvio baldoria la festa con silvio berlusconi al locale di smaila
È capitato, tanto per fare due esempi, a deputate come Laura Ravetto e Elvira Savino, entrambe forziste ortodosse, che sono riuscite a essere invitate a pranzo. E ad assaporare, quindi, un passaggio di quel grande circo estivo berlusconiano in cui sono stati coinvolti - in ordine sparso - Nunzia De Girolamo (che ha annunciato l' addio ad Alfano) e Antonio Angelucci (nonostante l' amicizia con Verdini, non ha seguito il senatore toscano nella scissione), Renato Schifani (in molti, a dispetto delle smentite, l' hanno visto alla Certosa).
I coniugi Sandra e Franco Carraro (rimane una delle coppie più desiderate, a Roma d' inverno e in Sardegna d' estate), più l' immancabile senatrice Maria Rizzotti (molto amica di Mariarosaria Rossi), il consigliere regionale campano Armando Cesaro (figlio del parlamentare Luigi e amico di Francesca Pascale), l' eterno Flavio Briatore (è amico di Berlusconi) e la veterana Mara Venier (per cui l' ex premier continua a sognare un futuro in politica). Il tutto accompagnato dalle note della chitarra di Mariano Apicella, che sembrava scomparso dai radar e che invece è tornato protagonista.
francesca pascale umberto smaila
«Dobbiamo accelerare sulla costruzione del nuovo partito», si è lasciato scappare più volte l' ex premier durante i tanti momenti conviviali di questa estate. Ma più che nel nuovo partito, la vera forza attrattiva dell' ultimo Berlusconi sta nell' essere - come lui stesso va ripetendo - «l' ultima speranza per un pezzo di mondo che ora è a rischio». Basti pensare alle schiere di senatori che con la riforma rimarrebbero senza Senato, e ai tanti parlamentari di centro e di destra che sperano nella riconferma.
Renzi, Salvini e Grillo non danno speranze a nessuno se non ai loro. «Io, invece...».
E così, a Villa Certosa e dintorni, qualcuno ha buttato giù una vera e propria road map sul rientro in campo di Berlusconi. Dalle apparizioni in tv al ritorno a tempo pieno all' attività politica per la costruzione dell' Altra Italia, passando per il lavoro che sarà fatto per allevare facce nuove alla Fondazione Einaudi.
berlusconi jerry cala smaila foto d epoca
«Male che vada», dicono da Forza Italia, «in qualunque momento si voti il presidente può riportare in Parlamento almeno settanta persone». Ed è a quei settanta posti di domani che molti guardano oggi. Mentre si attaccano al centralino di Villa Certosa, sperando che sia il giorno fortunato.
2. SMAILA E LA FESTA CON SILVIO: MA È PIÙ RISERVATO DI UN TEMPO
Stefano Landi per “Corriere della Sera”
Non si incrociavano da 25 anni. «Ai tempi, Berlusconi non faceva politica, era solo il mio datore di lavoro» dice Umberto Smaila, 65 anni, cabarettista di peso e pianista di piano bar. Non si vedevano da una serata a Poltu Quatu, in cui Berlusconi travestito da chansonnier francese stupiva le signore cantando Aznavour.
silvio baldoria smaila con franco carraro e mariarosaria rossi
Venerdì sera, dopo tre anni di latitanza dai locali della Costa Smeralda, ha fatto il suo ingresso allo Smaila' s di Porto Rotondo. Sarebbe dovuto andare la sera prima. Pascale, grande fan di Smaila aveva sondato il terreno, promettendo che sarebbe tornata accompagnata. La tavolata era già pronta giovedì, ma una disdetta dell' ultimo minuto aveva quasi ferito Smaila.
silvio berlusconi con umberto smaila a porto rotondo
«Sembrava la favola del lupo, invece Pascale l' ha convinto. Lei, abbronzatissima in un tubino nero, scatenata in canti e balli come sempre». E lui? «Più riservato di un tempo. Solo sul finire della serata, intonando "I migliori anni della nostra vita" di Renato Zero sono riuscito a strappargli un duetto. Lo ha fatto per me, per accontentarmi».
Lo chiama Silvio, con il massimo dell' affetto e della riconoscenza per averlo lanciato in televisione. Quando ai Gatti di Vicolo Miracoli affidò la conduzione del primo programma domenicale di Canale 5: Domenica in Five . Lo spirito di mattatore del Cavaliere è quello di sempre. La prima richiesta: sdoganare un repertorio di canzone napoletana comica.
«Così Mariano Apicella ha aperto la serata. Al mio "alzate le mani" però ha seguito le danze dal suo divanetto. Con me è difficile restare fermi».
berlusconi foto con i fan allo smaila s di porto rotondo
Nel repertorio di Berlusconi non potevano mancare le barzellette. E il momento bar sport, nel giorno del ritorno di Balotelli. «Ha tranquillizzato i milanisti presenti che il sergente Mihajlovic lo metterà in riga». Poca politica. «Ci ha raccontato della telefonata con il presidente tunisino, sul tema dei profughi, è stato l' unico momento serio della nottata».
La cena, raccontata da Libero ieri, in un vip corner creato dal padrone di casa per evitare a Berlusconi la mitragliata di selfie.
berlusconi foto con i fan allo smaila s di porto rotondo
A tavola, Franco Carraro con la moglie, la senatrice azzurra Mariarosaria Rossi, Bruno Vespa («costretto al ruolo di spalla») e suo nipote Andrea Ruggeri, fidanzato di Anna Falchi e responsabile dei rapporti di Forza Italia con le tv. E poi Jerry Calà, convocato lastminute.
«Era a Budoni in vacanza, non se l' è fatto ripetere due volte e ci ha raggiunto». Alle tre di notte, il Cavaliere ha avvicinato Smaila e a bruciapelo gli ha chiesto: «Rifaresti Colpo Grosso ?». «Gli ho risposto che è un programma fuori tempo, anche se le ragazze cin-cin sono state scopiazzate ovunque».
berlusconi foto con i fan allo smaila s di porto rotondo
Smaila però aveva pronta la contro richiesta. «A gennaio inizierò a girare con i Gatti un film sulla nostra storia. Con Jerry ci siamo buttati tra le sue braccia: gli ho chiesto il regalo di produrcelo con Medusa. Si intitolerà Odissea nell' Ospizio ». E lui?
«Ha sorriso e mi ha lasciato con una mezza promessa».