1. O IL CIRCO O DE LUCA. UNO NORMALE MAI?
Antonio Padellaro per il “Fatto Quotidiano”
QUESTO CIRCO EQUESTRE CINQUESTELLE È INSOPPORTABILE, STANNO COPRENDO DI RIDICOLO LA CAPITALE".
Vincenzo De Luca, governatore della Campania
VINCENZO DE LUCA
Maurizio Crozza stia bene attento perché il vero, l' autentico, il genuino Vincenzo De Luca, suo strepitoso cavallo di battaglia televisivo, sta per disarcionarlo, e quando la realtà supera di molto la parodia per l' imitatore sono guai.
Grazie a Dagospia, per quasi un'ora abbiamo potuto intrattenerci con il video (temiamo semiclandestino) che introdotto da note melodiose e dal marchio solenne "Campania Regione Europea" regala momenti di pura, irresistibile comicità grazie a "o Governatore" in grande spolvero. I testi, superfluo dirlo, sono tutti copyright Cinquestelle, resi irresistibili dal ghigno e dal sollazzo di Vincenzone nostro, con acuti in pieno stile Guapparia.
Si ride molto e a ogni suo bozzetto sulla Bambolina (Raggi), il Gallo Cedrone (Di Battista), il Chierichetto (Di Maio) e il Moscio (Fico) un pensiero sorge spontaneo: come dargli torto, questi qua non possono neppure amministrare un condominio. Terminato l' angolo del buonumore si passa alle cose serie e qui Mario Merola si trasforma in Camillo Benso conte di Cavour. Il Governatore assume l' aria severa dello statista e si china pensoso sui gravi problemi del Paese.
VINCENZO DE LUCA CON LA CHITARRA
Un addetto, fino a quel momento accasciato dentro un pouf stile Fracchia si rianima con la seguente tostissima domanda "concentriamoci adesso sull' azione del governo sempre più attento e vicino alla Regione Campania". Grande.
A questo punto ci sovviene che lo spassoso De Luca nel tempo libero è pur sempre il ras di un arcigno sistema di potere radicato nella roccaforte di Salerno e in progressiva espansione tanto che qualcuno già lo vede proiettato sul palcoscenico nazionale con mire, perché no, su palazzo Chigi.
renzi de luca BOSCHI DE LUCA
Questa gemma del riscatto meridionale fu tra le altre imprese ardimentoso creatore del faraonico serpentone salernitano detto Crescent, un "mostro" che avrebbe dovuto tramandare ai posteri la sempiterna fama de "o sindaco" ma che a causa dei soliti giustizialisti è oggetto di un processo per reati che vanno dall' abuso d' ufficio al falso ideologico alla lottizzazione abusiva.
Questo per dire che i personaggi della commedia (e della tragedia) politica all' italiana non ci lasciano molta scelta: se sono onesti spesso sono incapaci e se sono capaci spesso sono capaci di tutto. Ma uno normale no?
2. SONO PIPPE E SFACCENDATI
Paolo Bracalini per “il Giornale”
GRILLO
L' originale meglio di Crozza. Difficile eguagliare le vette comiche raggiunte dal governatore campano Vincenzo De Luca nel suo disprezzo viscerale verso i Cinque Stelle. Dai fondatori Grillo&Casaleggio ai «personaggetti» del direttorio M5S, in particolare - bersaglio preferito - l' avellinese Luigi Di Maio, ecco una raccolta essenziale della «delucheide» anti-M5S.
TENERI COME HEIDI «Mi è capitato di vedere una trasmissionaccia su RaiTre. Erano presenti Di Maio Luigi, nostro conterraneo, e Di Battista, non ricordo il nome, Giovanni, Pasquale, non mi ricordo. Che tenerezza, mi sono intenerito a un certo punto mi aspettavo che si sentisse in sottofondo la sigla di Heidi. A quei due gli sorridono i monti e le caprette gli fanno ciao».
CARPENTIERE MANCATO «Luigi Di Maio vuole fare il candidato premier. Quando si è candidato a Pomigliano ha ottenuto 50-60 voti, non lo hanno sostenuto neppure i suoi familiari... Leggo, sul suo curriculum, la professione libera di webmaster, che è una formula elegante per non dire lo sfaccendato, lo steward presso la tribuna autorità dello stadio San Paolo di Napoli, il manovale presso un' impresa edilizia.
BEPPE GRILLO E VIRGINIA RAGGI
A un certo punto la sua vocazione l' aveva scoperta, avrebbe avuto anche un' ottima carriera perché dopo un anno sarebbe sicuramente diventato carpentiere. Poi si è perso per strada e così ce lo troviamo niente di meno che vicepresidente della Camera».
MEZZE PIPPE «Nei 5 Stelle è emerso un trio: Di Battista, Di Maio e Fico. Luigino il chierichetto, Fico il moscio, e l' emergente Dibba, il gallo cedrone. E l' Italia dovrebbe essere diretta da questi tre giovanotti? Sono tre mezze pippe, falsi come giuda, miracolati, che si ritrovano ad avere ruoli nazionali senza sapere fare l' O col bicchiere».
DI MAIO GRILLO FICO
PROCIONE LAVATORE «Avete notato la somiglianza impressionante di Vito Crimi con il procione lavatore? È una cosa incredibile».
DIBBA IL GRECO «Di Battista è venuto nel suo tour da centauro anche in costiera amalfitana, e col pretesto del referendum si è andato a fare i bagni. Mi dicono che sotto il casco aveva la bandana, ma che meraviglia. Me lo ricordo quando proponeva la rivoluzione. È andato in Grecia a prendere il modello greco da esportare in Italia. Appena se n' è andato, il ministro Varoufakis si è dimesso e il premier greco Tsipras è caduto».
GRILLO DI MAIO DI BATTISTA
CIUCCIARIA «Di Maio non ha studiato, non si è laureato, non faceva niente. È espressione di quella qualità che Eduardo de Filippo definiva ciucciaria. Mi piacerebbe parlare con lui del reddito di cittadinanza. Credo se lo siano inventati perché Luigino fino a tre ani fa prendeva la paghetta del padre e quindi vuole dare continuità alla paghetta».
NEL KIBBUTZ «Una delegazione Cinque Stelle è andata in Israele, li hanno presi per occupanti abusivi di kibbutz. Li hanno bloccati e hanno detto loro per favore non ci date fastidio. Gli israeliani sono seri, non sono abituati al circo».
MA VA' A MORI' AMMAZZATA «Io al posto di Bersani avrei retto dieci secondi con quella signorina lì (l' ex capogruppo Roberta Lombardi, ndr), per il livello di supponenza, di presunzione che ha questa tipa. Si presenta come se fosse un premio Nobel, come se fosse Rita Levi Montalcini. Le avrei detto: ma va a morire ammazzata! Ma come ti permetti?».
GRILLO E DI MAIO
LA RAGGI «L' ho vista affacciata al balcone del Campidoglio, una bambolina imbambolata... Mi spiace per Roma, ma questa è la conferma, lo dico a Giachetti, che Dio c' è».
GRILLO «Un saltimbanco che si prende 60mila euro a comparsata per raccontare idiozie». «Se ne sta col panzone al sole nella villa al mare, poi si mette gli occhialini reibàn a specchio va a fare le consultazioni. Ma che stiamo al teatro? Al circo equestre? Ma falla finita!».
CASALEGGIO «Quando uno si fa la permanente a 60 anni, significa che è capace di tutto».
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