nicola latorre, denis verdini luca lotti
Convocato dal procuratore di Perugia Raffaele Cantone e dai sostituti Gemma Miliani e Mario Formisano, anche l'ex parlamentare di Forza Italia Denis Verdini ha negato l'esistenza della «loggia Ungheria» rivelata dall'avvocato Piero Amara. O quantomeno di farne parte. Sia Verdini che Amara sono detenuti (il primo ai domiciliari, il secondo in carcere) per scontare le rispettive condanne, uno per bancarotta e l'altro per corruzione.
denis verdini
A Perugia sono entrambi indagati per appartenenza ad associazione segreta, ma mentre Amara si è autoaccusato chiamando in causa molti altri nomi, Verdini sostiene che gran parte di ciò che l'avvocato ha detto sul suo conto non è vero, fornendo ai pm una diversa ricostruzione dei fatti che lo riguardano.
Amara aveva detto che molti presunti appartenenti alla loggia gli erano stati indicati proprio da lui. Compresi alcuni magistrati con cui si sarebbero incontrati alla galleria Sordi di Roma: «Io sapevo già che eravamo tutti legati a Ungheria, e il tenore della conversazione non lasciò equivoci sulla comune appartenenza». I magistrati avevano già escluso l'incontro, che ieri ha negato pure Verdini.
PIERO AMARA