Emanuele Buzzi per il “Corriere della Sera”
GRILLO CASALEGGIO DI MAIO DI BATTISTA
A metà strada. Tra le elezioni di marzo e l'inizio del suo viaggio in America. Tra la politica attiva e le sortite da attivista che scaldano però gli animi del Movimento (e della base). Alessandro Di Battista vive questa prima fase del suo presente da ex deputato ancora con le luci della ribalta puntate addosso. I suoi attacchi a Silvio Berlusconi e Matteo Salvini hanno acceso le polemiche, fatto traballare - almeno secondo le indiscrezioni - la trattativa di governo tra Cinque Stelle e Carroccio.
Il giorno dopo, lui, Dibba, postava sui social la prima lezione di nuoto del figlioletto in piscina. La politica? Di nuovo distante. Nonostante le voci di irritazione dei vertici del Movimento per le sue parole, nonostante un'anima - quella dei falchi, che ha perso la voce di Roberto Fico, ormai diventato volto istituzionale e super partes - abbia sposato la sua linea.
GRILLO FICO DI MAIO DI BATTISTA
L'ex esponente del direttorio finisce così suo malgrado per diventare, pur assente, una «presenza» tra i gruppi parlamentari. Luigi Gallo, vicino a Fico, posta il suo intervento. Un altro componente del fu direttorio, Carlo Sibilia, commenta le consultazioni e sulla falsariga del Dibba-pensiero, attaccando Berlusconi: «Crediamo che nessun italiano meriti di essere rappresentato da una persona così poco seria e arrogante».
GRILLO - DI BATTISTA - DI MAIO
Elio Lannutti su Twitter si schiera (sostenuto anche dal senatore Gianluca Castaldi): «M5S, tanto per essere chiari: rispetto lo sforzo per il governo con Di Maio premier, ma io sto con Alessandro Di Battista».
Consapevole o meno, insomma, Di Battista si trova a essere voce della parte movimentista dei pentastellati. Una posizione che potrebbe alla lunga creare ambiguità nel Movimento. Lui, sempre presente, a colazione con Beppe Grillo e Di Maio poco prima della elezione di Fico alla guida di Montecitorio, lui che dopo le Politiche postava una foto insieme al candidato premier M5S scrivendo «apoteosi», contrapposto suo malgrado ai vertici del Movimento da una parte della base.
ALESSANDRO DI BATTISTA - LUIGI DI MAIO - ROBERTO FICO
Molti parlamentari, anche tra i pragmatici-governisti, si sono spesi anche in queste ore per chiarire: «Alessandro è insostituibile e quello che ha fatto per il Movimento è indelebile dentro di noi. Ora ha intrapreso una sua strada». «Lo spettro del guastatore interno non si attaglia a Dibba», commentano dall' ala ortodossa.
alessandro di battista a domenica live da barbara d urso
E forse, anche per gettare acqua sul fuoco, è intervenuto anche Di Maio. «Non credo che Alessandro abbia detto quelle cose (riferendosi agli ultimi attacchi, ndr) per sabotare qualcosa, sappiamo che lui ha un certo modo di esprimersi». Il capo politico chiude il capitolo frizioni e precisa che l'ex deputato parla a titolo personale: «Ha tutta la mia stima e libertà di dire quello che vuole, ha iniziato un altro percorso. Le battute che fa lui non le so fare e non so far ridere come fa lui».
alessandro di battista futuro papa
«Su Dudù ha fatto una battuta - ha spiegato Di Maio a Mezz'ora in più su La 7 -. I tatticismi di Salvini sono evidenti, non ha fatto una bella figura venendo smentito subito da Berlusconi dopo la dichiarazione in cui apriva a M5S».
E ancora: «Salvini è stato zitto e ha subito l'umiliazione di Berlusconi che gli contava i punti del programma». Gli avversari politici, intanto, insorgono, gli ricordano di aver pubblicato i suoi libri con Mondadori, gruppo editoriale guidato dalla famiglia Berlusconi. Lui, Dibba, tace. Il suo account twitter - malgrado i 210 mila follower - è fermo dal 6 marzo.