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    “RENZI PARLA DEI MORTI DI BERGAMO, MA È LUI L’UNICO 'MORTO' CHE PARLA” – DI BATTISTA ALL’ATTACCO: “UN MEDIOCRE CHE MERITA L’OBLIO. CRITICA CONTE PER AVERE LE PRIME PAGINE E GUADAGNARE CON I CONVEGNI” – ANCHE SALVINI LO CRITICA: “LASCI IN PACE I MORTI”. E L’EX PREMIER: “IO STRUMENTALIZZATO…MI DISPIACE” – VIDEO


     
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    Claudio Bozza per corriere.it

    MATTEO RENZI MATTEO RENZI

     

     

    Non dice esplicitamente la parola «scusa», ma davanti alla bufera scatenata dalla sue parole utilizzate tirando in ballo i morti di Bergamo nel suo intervento a Palazzo Madama, l’ex premier Matteo Renzi prima ammette l’errore: «Mi dispiace». Ma subito dopo contrattacca: «Le mie parole sono state strumentalizzate». Di prima mattina, durante una diretta Facebook organizzata per il Primo maggio, esordisce così: «Mi dispiace per un passaggio del mio discorso di giovedì in Senato che ha creato polemiche, ma a me l’idea che una persona possa morire da sola mi fa uscire di testa. Il fatto di poter avere qualcun accanto, per me fa la differenza». E poi: «Quando ho visto il corteo delle bare a Bergamo sui camion dell’esercito, la cosa sconvolgente era l’anonimato. Ieri ho fatto un passaggio che tutto era tranne un attacco: chi ha voluto fare polemica cerca un appiglio per lo scontro. Ma io non rilancerò polemiche assurde su una cosa su cui si deve avere solo silenzio e rispetto».

    gori renzi gori renzi

     

    Ma dopo la diretta video, Renzi torna però sull’argomento con la sua Enews, partendo al contrattacco: «Ho mancato di rispetto alle vittime? È vero esattamente il contrario: io ho reso omaggio più volte ai caduti. Tuttavia, a chi vuole fare polemica sempre, per una frase estrapolata e strumentalizzata, ribadisco il concetto: ascoltate l’intervento e se avete da criticare fatelo sui contenuti, non sui pregiudizi. Ascoltate. E poi se volete scrivete alla mia mail»

     

     

     

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    Ma l’eco delle parole di Renzi: «Pensiamo di onorare le persone di Bergamo e di Brescia che non ci sono più, che se potessero parlare ci direbbero di ripartire anche per loro», continua ad alimentare il focolaio delle polemiche. Giorgio Gori, sindaco della città più colpita dall’onda di morte del Covid-19 ed ex renziano della prima ora, aveva tacciato subito le parole di Renzi come «un’uscita decisamente infelice».

     

    A ruota è arrivata la reazione di Matteo Salvini: «Io i morti li lascerei in pace — dice il leader della Lega —. Quelle nonne, quei nonni, quei papà, quei fratelli non li tirerei mai in ballo in un discorso politico perché sono oltretutto persone morte da sole». Critiche contro Renzi anche da Vito Crimi, leader del M5S, partito che siede nella stessa maggioranza di governo: «Ho sentito nelle parole di Renzi un discorso populista e qualunquista e dopo tutti gli sforzi che sta facendo il governo l’ho trovato fuori luogo. Stiamo affrontando un crisi senza precedenti».

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    Renzi è poi tornato sulla Fase 2, punto su cui sta spingendo molto: «Quando noi diciamo di riaprire, in sicurezza, stiamo cercando di salvare migliaia di posti di lavoro. Che rischiano altrimenti di essere spazzati via, per sempre. Dovremo convivere con il Virus ancora per un po’ — riflette il leader di Italia viva —. Ma adesso che le cose vanno decisamente meglio, non si può vivere solo di paura. Diamoci delle regole e rispettiamole facendo ripartire l’economia e salvando i posti di lavoro. Perché siamo una Repubblica democratica fondata sul lavoro, non sui sussidi o sull’assistenzialismo. Buon Primo Maggio, viva il lavoro».

     

     

    DI BATTISTA ATTACCA RENZI:

    Da corriere.it

    matteo renzi a quarta repubblica matteo renzi a quarta repubblica

    La risposta all’attacco di Matteo Renzi nei confronti del premier Giuseppe Conte è stata lasciata all’anima movimentista dei Cinquestelle. In un lungo post su Facebook, Alessandro Di Battista ha attaccato l’ex premier sostenendo che il reale obiettivo dell’ex premier non sarebbe di natura politica, tornare a fare il presidente del Consiglio o il ministro, ma guadagnare come lobbista di se stesso: far cadere il governo per averne subito dopo uno tecnico permetterebbe infatti di gestire meglio i miliardi della ricostruzione post coronavirus: «Un uomo così merita l’oblio – è la frase più forte – Derenzizziamoci, è un modo per disinnescare questo mediocre che si crede importante».

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    Nell’intervento di Di Battista sono tornati i toni del Movimento. Il puntello è il passaggio del discorso di Renzi al Senato che ha parlato dei morti per Covid in provincia di Bergamo: «Fa parlare i defunti per uno straccio di visibilità. Ecco, togliamogliela una volta per tutte, così sarà lui l’unico “morto” che parla».

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    «Qualcuno si stupisce del cinismo di Renzi, io no – affonda Di Battista – Conosco il soggetto e conosco i suio reali obiettivi che nulla hanno a che fare con la politica. Che le sue parole suscitino indignazione è più che normale, tuttavia sarebbe meglio metter da parte la rabbia e pensare a come disinnescarlo una volta per tutte: Renzi, ormai da anni, non è più un politico». L'accusa è di cercare visibilità sui giornali per continuare a guadagnare facendo marketing di se stesso: «Al soggetto dei voti non importa nulla (anche perché non ne ha) – dice Di Battista – Al contrario è molto più interessato ai cachet che si porta a casa per deliziare con le sue idee (quindi con il nulla) platee di nobili sauditi. Da anni ormai Renzi sfrutta la politica per far soldi. Il business dei convegni non è niente male. Prima del Covid lo si vedeva più a Riad che a Rignano sull’Arno».

     

     

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