antonella palmisano
Dopo la medaglia d’oro conquistata alle Olimpiadi di Tokyo nella 20km di marcia, Antonella Palmisano può godersi le meritate vacanze. In un’intervista rilasciata a La Stampa, racconta del duro lavoro fatto nel prepararsi al grande evento e la frase motivazionale che ha detto alla partenza “Qui comando io”.
La marciatrice, dopo il trionfo giapponese è rientrata in Italia. Prima una breve tappa nel suo paese di origine, Mottola, dove ha ricevuto una calorosa accoglienza “Sommersa dalle feste di benvenuto”, poi il relax sulle spiagge della Sardegna. L’atleta azzurra ha ripercorso le tappe della sua vittoria, ricordando il duro impegno e sacrificio che parte dal 2016, dopo le Olimpiadi di Rio, in cui il suo allenatore le ha detto “Adesso lavoriamo per vincere la medaglia che vuoi”. Poi il primo successo a Roccaraso, e gli allenamenti a Castelporziano, in un percorso diverso da quello che le ha permesso di vincere l’oro olimpico a Sapporo.
Antonella Palmisano sul compagno Massimo Stano: “C’è sempre stata competizione”
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La medaglia d’oro conquistata nella 20km di marcia da Antonella Palmisano, ha bissato il successo del marciatore azzurro Massimo Stano, avvenuto nella giornata precedente. Tra i due c’è una sana competizione, come racconta la stessa atleta azzurra “Tra me e lui c’è sempre stata competizione, cerco di stare al passo dei maschi”. In seguito, esprime tutto l’orgoglio nell’essere la prima donna ad aver conquistato la medaglia d’oro alle Olimpiadi nella marcia e torna sul compagno di squadra Stano e delle esperienze che li accomunano, essere originari entrambi di un piccolo paese della Puglia e averlo dovuto lasciare.
Antonella Palmisano racconta delle difficoltà avute nel crescere in un piccolo paese, definendolo “Una bolla”, e il difficile ambientamento dopo averlo lasciato “E’ stata dura”. Dopo il suo arrivo alle Fiamme Gialle è stata affidata al suo attuale allenatore Patrizio Parcesepe, “La mia Fortuna” afferma la marciatrice. E’ riuscita comunque a superare le avversità, grazie anche alla sua compagna Elisa Rigaudo, bronzo a Pechino 2008, con cui ha trascorso due anni “La sento sempre prima delle gare”.
Antonella Palmisano e il segreto per vincere: “Alleno la testa”
antonella palmisano
Antonella Palmisano analizza i successi della spedizione azzurra nell’atletica leggera, categoria in cui è stata spesso salvatrice della patria con le sue medaglie. Il suo oro è uno dei tanti conquistati dall’Italia e la marciatrice è entusiasta “Vincere insieme è più bello”. Secondo l’atleta, l’estate ha cambiato qualcosa, dalla vittoria in ambito calcistico fino ai successi di Jacobs e Tamberi nell’atletica e un esempio da dare al Paese, dove non bisogna mai accontentarsi.
La medaglia d’oro di Tokyo 2020 svela il segreto del suo successo “Alleno la testa” e spiega che la maggior parte del successo è determinato proprio da quello, non trascurando però una piccola dose di fortuna “Il 90 per cento è testa, il 9 lavoro, l’uno per cento è sedere”. Antonella Palmisano, conclude l’intervista rilasciata a La Stampa, soffermandosi su una polemica dell’ultimo periodo, secondo cui i media usano i cognomi per i campioni olimpici uomini e nomi o soprannomi per le donne, nel caso di Antonella Palmisano, Nelly. L’atleta azzurra risponde ” Nelly perché sembra affettuoso, forse. Mi piace vederla in questo modo almeno. Palmisano ha vinto la 20 km, mi andrebbe meglio”.
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