Elisabetta Esposito per gazzetta.it
matteo berrettini foto mezzelani gmt013
Occhi puntati sugli italiani al Foro Italico. Sono otto quelli approdati al secondo turno (record), sei si giocheranno la permanenza agli Internazionali oggi. La partenza è ottima. Matteo Berrettini, numero 8 del mondo e 4 del tabellone, supera 7-5 6-1 il sorprendente Federico Coria, arrivato dalle qualificazioni, ma in grado finora di mettere tutti in difficoltà.
L’argentino, 104 del ranking Atp, si dimostra subito un avversario tosto, nel secondo game sul suo servizio lascia Matteo a zero, che però ricambia subito con lo stesso trattamento nel gioco successivo. Fa caldo al Centrale, la partita è equilibrata. Il romano – davanti agli occhi attenti di Santopadre ma anche di Barazzutti – ha una palla break nel quarto gioco, ma la sua chance finisce a rete.
Questa volta. Ci riesce subito dopo, quando il dritto dell’argentino si ferma sul nastro, ma la gioia dura poco visto che Coria fa subito il controbreak sfruttando anche un doppio fallo del romano. Matteo non è contento, commette troppi errori e si lascia scappare un “quanto gioco male ragazzi…”. Allora interviene Santopadre: “L’energia c’è, liberala!”. Lo fa e non sbaglia più, strappa il servizio a Coria non concedendogli neppure un punto e vince il set 7-5.
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Nota di merito per il fratellino di Guillermo: proprio nel game decisivo fa presente al giudice di sedia che una palla di Berrettini chiamata fuori sia davvero out. Applausi al fair play. Matteo sembra essersi sbloccato e nella seconda partita si porta subito sul 3-0. Ha altre due occasioni per il break nel quarto gioco, ma Coria prova a tenere duro. Ma non ce la fa. Matteo è in forma, strappa un altro servizio, conquista il set 6-1 e vola.
PARLA MATTEO
«Ero un po’ disorientato all’inizio, il campo vuoto è stato difficile da digerire. Fa strano la tua voce che rimbomba, la palla che fa un rumore sordo. Sul 5-5 mi sono detto che era normale sentirmi strano, dovevo stare lì, sul pezzo - sottolinea il romano - Dal 6-5 credo di aver liberato il mio tennis.
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Ho cominciato a fare più male. È vero che il pubblico aiuta molo però mette anche grande pressione. Entrare sul Centrale pieno mette anche un po’ di tensione”. Poi la polemica: “Ho letto certe cattiverie nei confronti di me e di certi giocatori della nuova generazione come se avessero fatto qualcosa di male alle famiglie di chi scriveva. La cosa mi mette un po’ di tristezza”.
BRAVO TRAVAGLIA
Va agli ottavi anche Stefano Travaglia, che dopo essersi imposto nel primo turno contro Fritz, è riuscito ad avere la meglio anche su Borna Coric, numero 26 dell’Atp. Niente male per il 28enne di Ascoli, 84 del ranking, che alla Grand Stand Arena ha confermato l’impressione che in tanti stanno avendo in questi primi giorni di torneo: gli italiani sono preparati fisicamente e hanno soprattutto una gran testa.
Dopo un break e controbreak, Stefano nel primo set approfitta di una volée banale che il croato butta a rete per allungare e si ritrova sul 5-4 e servizio: ha tre set point, li sbaglia tutti e va al tie break. Una situazione complessa, in cui ci si poteva perdere facilmente perdere d’animo. Invece lui tira fuori il meglio e giocando un grande tennis lascia a Coric appena 2 punti.
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Il secondo set è più equilibrato, il croato fa il break al terzo game e Travaglia aspetta fiducioso l’ottavo per tornare in gara. E sul 6-5 che si scatena: con Coric al servizio, Stefano aggredisce il campo senza paura, fallisce il primo match point ma al secondo, complice una palla troppo lunga del croato, può finalmente festeggiare.
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