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    IL SILURO DI DI MAIO A CONTE: ''HO PROMESSO ALLE FAMIGLIE DELLE VITTIME CHE I BENETTON NON AVREBBERO PIÙ GESTITO LE AUTOSTRADE. TANTOMENO IL PONTE CHE AVREBBE PRESO IL POSTO DEL MORANDI. ENTRAMBE QUESTE PROMESSE ORA VANNO MANTENUTE''. QUESTO POST DOPO CHE LA MINISTRA DE MICHELI HA AFFIDATO IL NUOVO PONTE DI GENOVA ALLE AUTOSTRADE BENETTONIANE, CON CASALINO CHE CHIAMA TUTTE LE REDAZIONI PER DIRE CHE CONTE NON NE SAPEVA NULLA (MEGLIO FESSO CHE IN MALAFEDE). MA LA VISPA MINISTRA: ''IL PREMIER SAPEVA TUTTO''


     
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    GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO

     

    DAGONEWS

     

    Sono ore che Casalino chiama tutte le redazioni possibili per dire che Conte non ne sapeva nulla dell’annuncio della piddina Paola De Micheli sull’affidamento del nuovo ponte di Genova alle Autostrade benettoniane.

     

    E mentre Ta-Rocco prova a far fare la figura del fesso a Giuseppi (sempre meglio che in malafede...), la De Micheli contattata dalla stampa sta ripetendo a tutti: “Conte era informato, sapeva tutto, mi ha detto lui di uscire”. 

     

    luigi di maio alla commemorazione del crollo del ponte morandi 1 luigi di maio alla commemorazione del crollo del ponte morandi 1

    L’unica cosa che la vispa ministra si dimentica di dire che l’apparato del suo ministero è sempre stato dalla parte dei Benetton.

     

     

    Luigi Di Maio su Facebook:

     

    Tempo fa ho incontrato la moglie di un autotrasportatore morto nella tragedia del ponte Morandi. Lei si chiama Filomena, di Casalnuovo di Napoli. Suo marito si chiamava Gennaro Sarnataro, aveva 43 anni. Oltre alla moglie lasciava due figli.

    Gli occhi di quella signora me li ricordo bene.

     

    Con il crollo del ponte Morandi, di persone ne morirono 43. Significa 43 famiglie distrutte, per qualcosa che nessuno di noi ancora oggi riesce a immaginare, perché certi dolori per conoscerli, purtroppo, devi viverli in prima persona. 

    PAOLA DE MICHELI GIUSEPPE CONTE PAOLA DE MICHELI GIUSEPPE CONTE

     

    Non riuscire a immaginare quel dolore però non può portarci alla cecità. Gli occhi di chi ancora non si dà pace, di chi ancora sta soffrendo e di chi chiede giustizia li conosciamo bene.

    Non è vendetta, né un capriccio, né uno slogan. È più semplicemente la politica. In politica nulla ha più valore se non ti ricordi degli occhi delle persone con cui parli.

    Non voglio esprimere sentenze, né alimentare scontri, non ce n’è bisogno in questo momento. Credo solo che vada subito risolta la questione.

     

    Alle famiglie delle vittime avevamo promesso due cose:

    1) che il ponte non lo avrebbero costruito i Benetton, ma un’azienda di Stato. Infatti lo hanno costruito Fincantieri con Webuild;

    2) che i Benetton non avrebbero più gestito le autostrade. Tantomeno il ponte.

    giuseppe conte paola de micheli giuseppe conte paola de micheli

    Entrambe queste promesse ora vanno mantenute. La politica senta dentro di sé il peso di queste due promesse. E passi ai fatti.

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