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    DI MAIO IN PEGGIO - "IL RIMPASTO NON SI FARÀ. NO A UNA FLAT TAX FATTA AUMENTANDO L’IVA - MANOVRA IN DEFICIT? FAREMO CIÒ CHE SERVE MA NON CI SARANNO PATRIMONIALI – L’UE? CI VUOLE UN CAMBIO DI PASSO. L’ITALIA È UN PAESE EUROPEO E TALE DEVE RESTARE, MA NON È NEMMENO POSSIBILE CHE A CHINARE LA TESTA DEBBANO SEMPRE ESSERE GLI ITALIANI" – E POI PARLA DEL CASO WHIRLPOOL E DI GRILLO...


     
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    Emanuele Buzzi per corriere.it

     

    luigi di maio incontra i vertici whirpool luigi di maio incontra i vertici whirpool

    Luigi Di Maio, il governo è ancora pronto a sfidare l’Ue. Non teme che un braccio di ferro possa logorare i mercati e costare molto agli italiani?

    «Noi andiamo in Europa per difendere proprio gli italiani. Ovviamente avremo un atteggiamento responsabile, ma vogliamo farci rispettare. L’Ue ha sbagliato in passato, soprattutto con le politiche d’austerità, adesso serve un cambio di marcia. Nessuno si metta in testa di tagliare i servizi agli italiani perché noi questo non lo permetteremo».

     

    Prima delle Europee la sua linea era più morbida.

    «Non è cambiato nulla. Anzi, serve sicuramente un dialogo con l’Europa e io per primo ho sempre detto di voler dialogare. L’Italia è un Paese europeo e tale deve restare, ma non è nemmeno possibile che a chinare la testa debbano sempre essere gli italiani».

    luigi di maio incontra i vertici whirpool 2 luigi di maio incontra i vertici whirpool 2

    Evitare l’aumento dell’Iva e fare la flat tax: sembra una manovra da fantapolitica, irrealizzabile.

    «Sotto questo punto di vista sono stato abbastanza chiaro: il nostro obiettivo è abbassare le tasse. Ed è quello che faremo. Stiamo programmando una serie di tavoli per approfondire bene il tema. In questi giorni sto sentendo tante cose e non vorrei che qualcuno pensasse di fare la flat tax aumentando l’Iva o dicendo di no alle detrazioni per le famiglie. Lo dico chiaramente: questo non lo permetterò. Sull’Iva c’è poco da discutere: non aumenta. L’avevo già promesso una volta e così è stato».

     

    zingaretti di maio zingaretti di maio

    Non si può fare in deficit... 

    «Guardi, noi siamo chiamati a fare tutto quello che serve agli italiani. Mi lasci dire che poi c’è un aspetto importante da sottolineare che spesso viene sottovalutato. Dalla lotta alla grande evasione che vogliamo portare avanti recupereremo molte risorse da investire in servizi per i cittadini. Per il resto, come le dicevo, ci saranno incontri dedicati proprio sui temi economici. Ogni volta è così: allarmismi su allarmismi, io credo invece che sia un bene che ci sia un governo che pensa prima di tutto ai cittadini. Dunque avanti con i provvedimenti importanti scritti nel contratto di governo che servono al Paese».

     

    Senta, Conte sembra isolato e irritato dall’atteggiamento suo e di Salvini.

    «In questi giorni ho letto sui giornali diverse fantasiose ricostruzioni dei suoi colleghi che ormai ho smesso anche di smentire perché si commentano da sole. Con Giuseppe ho un ottimo rapporto e ovviamente c’è grande sintonia. Poi mi faccia dire che ai cittadini non interessano le chiacchiere ma vogliono vederci lavorare. Ed è quello che stiamo facendo».

     

    Pare anche che abbia detto che c’è chi si consegna al suo carnefice. Lei ci si rivede?

    luigi di maio davanti al mise dopo l'incontro con i vertici whirpool luigi di maio davanti al mise dopo l'incontro con i vertici whirpool

    «Per carità, per favore. Possiamo parlare di cose serie? Dopo le Europee abbiamo messo giù l’agenda delle priorità di questo governo: salario minimo e abbassamento delle tasse. E su quello siamo concentrati tutti».

     

    L’impressione è che stiate accettando tutte le richieste della Lega. Non teme di apparire troppo debole? 

    «Quali sono le richieste che abbiamo accettato?».

    La linea dura sull’Europa, la flat tax, l’ok al dl sicurezza, il commissario Ue alla Lega...

    «Ah, perché con l’Europa siamo mai stati accondiscendenti? Capisco che in politica tutti hanno la memoria corta, ma contro l’Europa dei tagli e dell’austerity direi che il Movimento non si è mai risparmiato. Sulla flat tax abbiamo detto subito: deve servire al ceto medio e non ai ricchi. Quanto al decreto sicurezza bis abbiamo chiesto un approfondimento per evitare che ci fossero norme incostituzionali. E mi lasci dire che sul commissario Ue ancora nulla è deciso, anzi non è stato ancora discusso».

     

    Si parla di Giorgetti come commissario Ue...

    LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE ALIAS MARK CALTAGIRONE MATTEO SALVINI BY OSHO LUIGI DI MAIO GIUSEPPE CONTE ALIAS MARK CALTAGIRONE MATTEO SALVINI BY OSHO

    «Lo state scrivendo voi di Giorgetti, ad oggi non è arrivata nessuna richiesta ufficiale dalla Lega. Ad ogni modo l’importante è che l’Italia abbia un nome di alto profilo con un portafoglio come quello del bilancio o della concorrenza».

    Salvini propone una misura sulle cassette di sicurezza per una pace fiscale sul contante: cosa ne pensa?

    «Dobbiamo ancora affrontare il tema. Le posso dire che da parte nostra non ci sarà spazio per patrimoniali e sono sicuro che Salvini la pensa come noi. Noi voteremo solo provvedimenti che aiutano concretamente i cittadini».

     

    luigi di maio virginia saba luigi di maio virginia saba

    Avete parlato di nomine. Ci sarà questo rimpasto? 

    «Dopo due settimane di dialogo ritrovato con la Lega, voglio mettere la parola fine a questo argomento: non ci sarà nessun rimpasto».

    Lei ha annunciato novità nel M5S. Intanto le graticole hanno provocato solo irritazione tra i sottosegretari.

    «La riorganizzazione è doverosa ed è tra le nostre priorità: ripartire dal territorio valorizzando i cittadini. L’ottica è quella di una maggiore partecipazione e condivisione, anche per questo sono stati organizzati gli incontri tra parlamentari e sottosegretari. Non ci trovo nulla di male, anzi».

     

    Se qualcuno non dovesse passare il test sarà sostituito?

    luigi di maio matteo salvini luigi di maio matteo salvini

    «Non siamo mica a scuola. Gli incontri sono stati organizzati per creare una maggiore sinergia tra Parlamento e governo. Dopo un anno avevamo bisogno di fare il punto per capire come migliorarci».

    Ha incontrato Grillo, che ha fatto un intervento molto duro: chiede un ritorno alle origini.

    «Ho visto personalmente Beppe nei giorni scorsi. E poi ci sentiamo. Abbiamo condiviso l’idea di una evoluzione del Movimento senza abbandonare mai le nostre 5 stelle. La soluzione non è tornare alle origini ma guardare al futuro dell’Italia tra 20 anni».

     

    Ha stoppato i fondi per Whirlpool e la multinazionale ha fatto sapere che non chiuderà il sito campano. Anche qui un braccio di ferro?

    LUIGI DI MAIO LUIGI DI MAIO

    «Nessun braccio di ferro, ma se una multinazionale viene ad investire in Italia deve rispettare le regole e gli accordi. Ieri abbiamo avuto un’importante apertura dall’azienda, che ha dichiarato di non volersi disimpegnare da Napoli. Era uno dei pilastri per riavviare il dialogo dopo, ovviamente, la non chiusura del sito e il mantenimento dei livelli occupazionali. Ora vedremo le soluzioni che porteranno al tavolo e le valuteremo assieme alle parti sociali, ma in uno spirito diverso e più costruttivo. Una cosa deve essere chiara: tutte le multinazionali devono rispettare le regole, altrimenti sono pronto a revocargli i soldi».

     

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