1 - DI MAIO, RIDURREMO COSTO DEL LAVORO A IMPRESE
APPENDINO DI MAIO
(ANSA) - Una riduzione del costo del lavoro finalizzata ad incentivare le imprese che possono crescere sarà introdotta con la legge di Bilancio. Lo ha assicurato il vice-premier Luigi Di Maio parlando ad Agorà delle misure adottate con il decreto Dignità che contiene misure sulle imprese. ''Ridurremo il costo del lavoro - ha detto - ci stiamo lavorando per la legge di Bilancio". Di Maio ha spiegato che il governo farà "un abbassamento di costo del lavoro selettivo, su tutte le imprese che hanno un margine di crescita. Le incentiveremo".
MOAVERO DI MAIO SALVINI CONTE MATTARELLA
2 - DI MAIO,VOUCHER SU AGRICOLTURA-COLF?SE NE PUÒ PARLARE
(ANSA) - "I voucher erano nati per alcuni lavori, come quelli domestici di Colf e badanti, e in alcuni casi nell'agricoltura. Se il tema è questo e se ne può discutere". Così vice premier Luigi Di Maio intervenendo ad Agorà su un tema caro alla Lega dicendo no alla reintroduzione dei "voucher come aveva fatto Renzi e i sui amici: ci si pagavano anche gli ingegneri...erano usati per un contratto di una giornata a con quello, ai fini Istat, era come se si era lavorato una settimana, e questo aveva fatto impennare i conti degli occupati in Italia".
3 - DI MAIO: "INIZIO A SMANTELLARE IL JOBS ACT" ORA PER LE IMPRESE LICENZIARE SARÀ PIÙ DIFFICILE
pasquale tridico luigi di maio
Paolo Baroni per “la Stampa”
Sostiene Di Maio che il decreto dignità è «solo un primo passo avanti»: il governo infatti ha dichiarato guerra alla precarietà, «licenzia il Jobs act», e per rendere l'occupazione davvero più stabile entro il prossimo anno promette di abbassare il costo del lavoro. «Lo faremo con la prossima legge di Bilancio» ha assicurato ieri il ministro del Lavoro e dello sviluppo che in serata al Consiglio dei ministri ha portato il suo «Decreto dignità». Che dopo aver perso nei giorni scorsi diversi pezzi per strada, nella versione finale assesta un duro colpo al Jobs act.
INDENNIZZI, SI CAMBIA
luigi di maio
Per disincentivare i licenziamenti «ingiusti» e rafforzare la lotta ai contratti precari si prevede infatti di aumentare del 50% degli indennizzi rispetto alla norme attualmente in vigore. Col Jobs act, infatti, il governo Renzi aveva di fatto superato la gran parte dei casi in cui era previsto il reintegro del posto di lavoro previsto dall' articolo 18 a fronte di licenziamenti senza giusta causa. Dal 2015 per i nuovi assunti a tempo indeterminato è rimasto il reintegro solo per i licenziamenti nulli o discriminatori e in caso di provvedimenti disciplinari annullati dal giudice perché insussistenti.
luigi di maio smartphone
Negli altri casi di licenziamenti ingiustificati o effettuati per motivi economici al lavoratore è corrisposto in risarcimento «certo e crescente» a seconda dell' anzianità di servizio pari a 2 mensilità ogni anno di servizio, con un minimo di 4 ed un massimo di 24 mesi. Ora questo tetto viene innalzato a 36, mentre il minimo sale a 6.
Non solo, ma è stato confermato anche il giro di vite sui contratti a termine che potranno durare al massimo 24 mesi anziché 36, col numero dei rinnovi che scende da 5 a 4 ed un aumento dello 0,5% dei contributi da versare ogni volta, e l' obbligo di indicare la causale dopo il primo contratto. «Iniziamo a smantellare quella parte del Jobs act che ha creato precarietà ed è solo l' inizio ,perché spero che il Parlamento ci metta mano in maniera ancora più solida e più forte» ha spiegato il ministro.
LUIGI DI MAIO GIOVANNI TRIA GIUSEPPE CONTE
Il resto del Decreto dignità, approvato in serata dal consiglio dei ministri, che ha pure dato l' ok al decreto motovedette e passato la delega sul Turismo a Centinaio, è quello annunciato nei giorni scorsi, con qualche ritocco che ha depotenziato il pacchetto fiscale. Per il resto c' è il divieto a far pubblicità al gioco d' azzardo e le misure per contrastare la delocalizzazione delle imprese e sanzionare i «prenditori» che sfruttano lo Stato. In diretta su Facebook «Oggi è il giorno in cui le cose che non si potevano fare, c ome ci dicevano tutti, si sono fatte» ha annunciato via Facebook Di Maio a fine consiglio bypassando la conferenza stampa finale.
«Sono emozionato, perchè da oggi si cambia davvero».