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    "DI MODA PARLO IO" - RENZO ROSSO, PATRÒN DELLA DIESEL E PRESIDENTE DEL VICENZA, A MUSO DURO CONTRO I TIFOSI CHE LO AVEVANO CONTESTATO PER LA MAGLIA FUTURISTA, NON PIÙ A RIGHE VERTICALI, DELLA SQUADRA. I SUPPORTER IN RIVOLTA: "BOICCOTTIAMO LA FESTA DEL 9 MARZO PER I 120 ANNI DELLA SOCIETÀ" - E ALLE CRITICHE DELLA CURVA CHE LO HA FISCHIATO ROSSO HA RISPOSTO CON IL DITO MEDIO ALZATO…


     
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    Enrico Ferro per “la Repubblica”

     

    Acclamato dal mercato, fischiato dagli ultrà. L'estro di Renzo Rosso, patròn della Diesel e presidente del Vicenza, finisce nel tritacarne della curva sud. Colpa della maglia, concetto ascrivibile alla categoria "moda" per tutti ma non per i tifosi del calcio.

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     Lo sta scoprendo, suo malgrado, l'imprenditore veneto fondatore del marchio che spopola in tutto il mondo: una vita di successi sulle passerelle internazionali, per poi infrangersi sulla maglia data in uso alla sua squadra.

     

    Domenica pomeriggio, stadio Menti: dalla curva sud gli ultrà intonano un coro di contestazione contro il presidente Rosso. E lui, mister Diesel, risponde dalla tribuna vip sollevando il dito medio. Volano gli stracci tra la tifoseria della squadra veneta che sta lottando per la salvezza nel campionato di serie B e il patròn che ha salvato la società dal baratro mettendo un bel po' di quattrini. Il pomo della discordia è, appunto, l'ultima maglia ideata per la squadra che proprio oggi compie 120 anni.

     

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    La nuova divisa, sempre bianca e rossa ma con righe ortogonali invece che con le classiche righe verticali, proprio non piace agli ultrà. «Di moda parlo io», ribatte Rosso, evidentemente colpito nel vivo. E quelli, per tutta risposta, boicottano la festa per i 120 anni di storia. Ma per capire come si arriva a questa rottura, bisogna partire dall'inizio, cioè dal progetto per la realizzazione della nuova maglia.

     

     Sì, perché quel disegno futuristico nasce da una partnership tra società del Vicenza e Lotto. Il modello si chiama "Icon", è un capo in edizione limitata, ed è nato dalla collaborazione tra Diesel e lo sponsor tecnico italiano. Insomma, c'è molto di Renzo Rosso in quella nuova livrea, perché ha seguito in pima persona sia il disegno che lo sviluppo.

     

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    «La divisa Icon include un design che reinterpreta la tradizione in una composizione futurista. Il bianco e rosso dei colori sociali sono ricomposti in righe orizzontali e verticali spezzate, di diverse lunghezze, sul tradizionale campo bianco», è la descrizione fornita per spiegare il progetto. I tifosi però hanno reagito malissimo, al punto da chiedere di non usarla in un momento così importante come il compleanno dei 120 anni.

     

    E per rispetto alla memoria di Paolo Rossi. Ma domenica, contro la Ternana, la squadra scende in campo con il look futuristico. E di fronte a una vittoria per 3 a 1, Rosso ribadisce: «Maglia che vince non si cambia». Ecco, quindi, di nuovo i tifosi, che stavolta annunciano il boicottaggio: «L'evento per i 120 anni allo stadio Menti è annullato. Stimiamo Renzo Rosso ma il Vicenza non è solo un'azienda, è un patrimonio di storia e tradizione. Noi resteremo sempre al nostro posto, in C o in qualsiasi altra categoria, per l'onore di questa città e di questa maglia a righe verticali biancorosse».

     

    Dopo tre giorni di crisi la società prova a metterci una pezza: «Siamo molto dispiaciuti per quanto avvenuto. I colori biancorossi sono importanti, come lo è la salvaguardia della storia di questa società, che non voleva essere messa in discussione con l'utilizzo di una terza divisa in una gara del campionato, per di più in limited edition, che rivisitava lo stile in chiave moderna, mantenendo però i colori che ci appartengono». E da domenica prossima si torna alle righe verticali.

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