Alberto Pinna per il “Corriere della Sera”
la villa di mazepin 2
Ad una ad una le grandi ville degli oligarchi in Costa Smeralda finiscono nel mirino delle sanzioni dell'Unione Europea contro il «cerchio magico» di Vladimir Putin. Dopo Usmanov, Mordashov, Aven e Deripaska, la Guardia di Finanza ha sigillato la residenza della famiglia Mazepin.
Il padre Dmitriy (patrimonio da 27 miliardi di euro) è fra i 5 più ricchi della Federazione Russa; il figlio Nikita è un pilota di Formula 1; anzi un ex, essendo stato licenziato dalla scuderia statunitense Haas pochi giorni dopo l'invasione dell'Ucraina.
il pilota russo mazepin 1
La villa si affaccia sul mare di Romazzino, a Punta Capaccia. È stata valutata 105 milioni. Prudenzialmente, perché nel 2011 a Porto Cervo correva voce che l'allora proprietario - l'ingegner Carlo De Benedetti - fosse ben fermo sulla richiesta di 150 (350 mila euro a metro quadro).
A quanto poi sia avvenuto il passaggio di proprietà non si sa con esattezza. Dmitry Mazepin riuscì ad aggiudicarsela superando l'offerta dell'amico e rivale Alexei Usmanov (che poi ne acquistò una più grande vicinissima).
la villa di mazepin 1
Dal 2012 al 2015 la villa (nome originario Rocky Ram) è stata ristrutturata e ampliata: ora è intorno ai 1.000 metri quadrati, ha una decina di camere da letto, un prato fra le suggestive rosse scogliere, un trittico di piscine con acqua di mare.
Mazepin, 54 anni, è maggior azionista e presidente della Uralkali, multinazionale del settore chimico e dei fertilizzanti; nel suo gruppo c'è anche la ToAz, maggior produttore mondiale di ammoniaca.
il pilota russo mazepin 2
Era fra i 37 oligarchi che Putin ha consultato per valutare gli effetti delle sanzioni dell'Occidente. Il figlio Nikita, 23 anni, è chiacchierato per essere arrivato nel 2021 in Formula 1 (miglior risultato il 14esimo posto al Gp dell'Azerbaigian) per i soldi di papà, che dopo aver tentato di comprargli la scuderia Force India, ha agganciato con una lauta sponsorizzazione la Haas.
Nikita è spericolato fuori pista. Poco prima di licenziarlo, la Haas lo aveva ammonito per aver palpeggiato (pare) in discoteca una ragazza riluttante e aver poi diffuso le immagini sui social network.