1 - DAGOREPORT
Dal "Daily Mirror"
http://bit.ly/MSWof4 e http://bit.ly/NdKHvh
john terry È iniziato ieri il processo più atteso dell'estate in Inghilterra. I sudditi di sua maestà stanno seguendo con molto interesse la causa che vede come imputato l'ex capitano della nazionale e capitano del Chelsea John Terry, accusato di insulti razzisti contro il collega dei Queen Park Rangers Anton Ferdinand.
John Terry capitano della nazionale inglese con la moglie e i due figli Terry avrebbe gridato "negro di m..." a Ferdinand, dopo che lui gli avrebbe detto qualcosa in merito alla relazione che Terry ebbe con Vanessa Perroncel, la moglie del suo compagno di squadra Wayne Bridge. Anche questo fu un episodio che fece molto discutere, tanto che addirittura Terry finì col perdere la fascia di capitano della nazionale.
Ieri la Corte ha aperto il processo che durerà cinque giorni. Oggi c'è stata la seconda udienza. Sia ieri che oggi, Terry non ha negato di aver pronunciato le parole incriminate contro Ferdinand (anche perché lo dimostra la prova tv), ma ha sostenuto che queste ultime fossero "sarcastiche", e non razziste.
In realtà Ferdinand non si era subito reso conto degli insulti subiti, che dice di non aver sentito in campo. Tant'è che a fine partita i due litiganti si erano pure stretti la mano. Ma poi la moglie del giocatore dei QPR ha mostrato un video al marito, e da lì è partita l'intenzione di querelare Terry.
Vanessa Perroncel amante di Terry e fidanzata di Bridge "Me ne hanno dette tante nella mia carriera", ha detto il 31enne giocatore del Chelsea, "ma essere chiamato razzista non è proprio una cosa che mi si addice".
NIENTE STRETTA DI MANO TRA JOHN TERRY E WAYNE BRIDGE
2 - PENA LIEVE, MA L'IMMAGINE DI JOHN TERRY E' A RISCHIO
Estratto dall'articolo di Simona Marchetti per "Gazzetta.it"
[...] Se alla fine Terry verrà riconosciuto colpevole di razzismo, non sarà tanto la sanzione pecuniaria a preoccuparlo (rischia al massimo 2.500 sterline di multa: praticamente meno di un'ora di stipendio, visto che ne guadagna 160mila a settimana) quanto piuttosto gli strascichi ad essa collegati, perché diventerebbe un testimonial scomodo per gli sponsor, che potrebbero così mollarlo in massa.
Non solo. Dopo che già a febbraio a JT venne tolta la fascia di capitano proprio a causa del processo (circostanza che spinse Fabio Capello a dimettersi da c.t.), una sua eventuale colpevolezza ne metterebbe a serio rischio anche gli ultimi anni in Nazionale, perché l'opinione pubblica (né tantomeno la Football Association) potrebbero mai tollerare di avere in squadra un giocatore bollato inevitabilmente come "razzista".
