Rosario Dimito per “il Messaggero”
L' inchiesta sulla truffa dei diamanti che ha investito quattro delle principali banche italiane, costringe Banco Bpm a «disporre la sospensione cautelare dal servizio» di tre manager, tutti provenienti dall' ex Banco Popolare, tra i quali il direttore generale Maurizio Faroni, indagato per concorso in truffa, autoriciclaggio, ostacolo alla vigilanza. La decisione è stata presa dal cda tenutosi a Milano ieri pomeriggio.
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Come rivelato dal Messaggero, il board è stato anticipato rispetto alla riunione odierna che si terrà regolarmente per esaurire oltre 20 punti all' odg. Gli altri manager oggetto della sospensione sono Piero Gaspardo, ex responsabile pianificazione e marketing del gruppo e ora in procinto di assumere un ruolo di rilievo in Agos Ducato (joint venture nel credito al consumo tra l' istituto e il Credit Agricole), e Angelo Lo Giudice, ex responsabile della compliance, ora a capo della divisione ex Italease.
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La vendita dei beni preziosi risale al 2003 quando c' era la Popolare di Verona, poi divenuta Banco Popolare con la fusione con la Popolare Italiana (ex Lodi). «Nel ribadire la natura cautelare del provvedimento assunto, la banca è pienamente confidente nell' operato dell' Autorità giudiziaria, a tutela di tutti i soggetti coinvolti», si legge nel comunicato diffuso al termine del board che sarebbe stato molto acceso anche se la delibera finale sarebbe stata presa all' unanimità.
Alcuni consiglieri espressione dell' ala ex Bpm, avrebbero insistito sulla necessità di adottare un provvedimento a tutela del gruppo. Qualcuno si sarebbe atteso un gesto spontaneo.
MAURIZIO FARONI DIRETTORE FINANZIARIO BANCO POPOLARE
Il presidente Carlo Fratta Pasini e l' ad Giuseppe Castagna, assieme a quasi tutti i consiglieri eletti dall' ex Banco Popolare, avrebbero invece respinto le illazioni più malevoli. «Siamo pronti - avrebbero detto - a sottoscrivere l' innocenza di Faroni, Gaspardo e Lo Giudice, purtroppo non possiamo fare a meno di adottare questa decisione, con la fiducia e la serenità che la giustizia farà il suo corso riconoscendo la bontà dell' operato dei nostri colleghi».
La sospensione non comporta il congelamento dello stipendio.
I SEQUESTRI
L' inchiesta sulla vendita dei diamanti a prezzi superiori al valore reale investe oltre a Banco Bpm e alla controllata Banca Aletti, Mps, Intesa Sanpaolo, Unicredit. La Guardia di Finanza su ordine della procura di Milano ha disposto un maxi-sequestro di 743,3 milioni quasi tutti presso gli istituti. Nell' inchiesta del procuratore aggiunto di Milano Riccardo Targetti sono finiti 70 manager delle banche e i responsabili della fallita Intermarket Diamond Business e della Diamond Private Investment che materialmente vendevano i preziosi.
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Nello specifico i sequestri hanno riguardato 149 milioni presso la Idb, 165 milioni presso la Dpi, 83 milioni presso il Banco Bpm e Aletti, 32 milioni presso Unicredit, 11 milioni presso Intesa Sp e 35 milioni presso Mps.
Faroni
Complessivamente il giro d' affari dei diamanti sviluppato da Banco Bpm sarebbe di molte centinaia di milioni, con commissioni del 12-15%, superiori a 100 milioni. L' accusa è che gli uomini del gruppo non si limitavano a segnalare la vendita delle pietre preziose ai clienti, ma la promuovevano. Tra i clienti che hanno acquistato diamanti dal Banco Bpm c' è anche il cantautore Vasco Rossi per oltre 2 milioni.
banco popolare Banco Popolare di Verona