isis cattura donne yazidi
Bruciate vive per aver rifiutato di essere stuprate da jihadisti. Diciannove donne della yazide in Iraq sono state rinchiuse in una gabbia di ferro e arse vive. L' accusa e di quelle che solo una mente perversa può immaginare: spose di guerra contro la propria volontà, non hanno voluto fare sesso coni mariti miliziani dell' Isis. Una regola barbara che lo Stato islamico considera tra i «punti irrinunciabili» della Sharia.
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L' esecuzione e avvenuta a Mosul davanti a centinaia di spettatori, riferisce il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth. Le 19 donne trucidate facevano parte di un gruppo più ampio di yazide rapite dall' Isis nell' agosto del 2014 vicino a Mosul e usate come schiave sessuali. Molte sono state costrette a subire violenze, altre hanno detto di no.
Non hanno voluto cedere alle richieste di sesso dei miliziani della jihad. E così sono state imprigionate e poi uccise.
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Secondo l' Onu sono 3.500 le donne yazide nelle mani degli aguzzini del sedicente califfo Abu Bakr al Baghdadi.
La macabra esecuzione ricorda la sorte toccata al pilota giordano Muad Kasasbeah abbattuto mentre volava nei cieli di Raqqa a febbraio del 2015. L Nei giorni scorsi il Washington Post ha rivelato come tra le orribili pratiche introdotte dallo Stato Islamico ci sia anche la vendita di schiave del sesso su Facebook.
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Nei giorni scorso Abu Assad Almani, un combattente dell' Isis di origine tedesca, ha pubblicato sul social network immagini di donne «velate» offrendole come schiave per ottomila euro. Gli annunci sono stati cancellati da Facebook dopo poche ore. Una fatwa dello Stato Islamico legittima lo stupro in alcuni casi e lo proibisce in altri. Vietato fare sesso se la prigioniera e incinta e se ha il ciclo mestruale.
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