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    DIDI CHE TI PASSA - LA CINA RIMUOVE DAGLI APP STORE DIDI GLOBAL, LA “UBER” CINESE CHE GIOVEDÌ SI È QUOTATA AL NASDAQ DI NEW YORK. LA RAGIONE UFFICIALE È LA “RACCOLTA ILLEGALE DI DATI PERSONALI”: LA SOCIETÀ NON SI È CONFORMATA ALLE NUOVE NORME CINESI SULLA PROTEZIONE DEI DATI – ANCHE ALTRE TRE APP SONO STATE BLOCCATE - LA PARTITA DEL GOVERNO DI PECHINO PER REGOLAMENTARE IL SETTORE TECH (CIOÈ CONTROLLARLO IN MANIERA SEMPRE PIÙ RIGIDA…)


     
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    Cina: stretta su Didi e altre 3 app quotate negli Usa

     (ANSA) - PECHINO, 05 LUG - La Cina vara un'altra stretta sui colossi internet. La Cyberspace Administration of China ha ordinato ieri sera il congelamento dell'offerta sugli app store di Didi Global, la risposta cinese a Uber, dopo la scoperta della "raccolta illegale di dati personali".

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    Didi è approdata al Nyse giovedì. Oggi, invece, l'attenzione s'è spostata su altre tre app quotate negli Usa: Yunmanman e Huochebang (che fanno capo a Full Truck Alliance) e Boss Zhipin (Kanzhun). Per tutte c'è il divieto di raccolta di nuovi clienti "per prevenire i rischi alla sicurezza dei dati nazionali, mantenere la sicurezza nazionale e proteggere l'interesse pubblico".

     

    La Cyberspace Administration of China (Cac), che venerdì ha annunciato un'indagine su Didi per proteggere "la sicurezza nazionale e l'interesse pubblico", ha reso noto domenica di aver sollecitato modifiche per conformarsi alle norme cinesi sulla protezione dei dati, quattro giorni dopo l'esordio della compagnia al Nyse, la Borsa di New York, grazie a una Ipo che le ha permesso di raccogliere 4,4 miliardi di dollari.

     

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    Malgrado la Cac non abbia specificato la natura delle violazioni, Didi ha da parte sua risposto dicendo che aveva smesso la registrazione di nuovi utenti e rimosso la sua app dagli store online, assicurando le modifiche richieste per rispettare le regole e proteggere i diritti degli utenti. Venerdì, Didi ha ceduto a New York il 5,3%, a 15,53 dollari, contro un prezzo di collocamento di 14 dollari. I regolatori cinesi, inoltre, hanno avviato un esame sulla sicurezza informatica di Boss Zhipin, quotata negli Stati Uniti, e delle filiali di Full Truck Alliance.

     

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    La Cyberspace Administration of China, attraverso il Cybersecurity Review Office, ha riferito oggi che l'indagine è stata aperta per "prevenire i rischi per la sicurezza dei dati nazionali". Nel mirino sono finiti Yunmanman e Huochebang, app attive nella logistica di Full Truck Alliance quotata a Wall Street, e Boss Zhipin, piattaforma di reclutamento online sostenuta dal colosso tecnologico Tencent e quotata al Nasdaq.

     

    I dati sono un grande obiettivo per il governo cinese, parte del tentativo più ampio per regolamentare il settore tecnologico cresciuto in gran parte senza controlli nel corso degli anni. A giugno, Pechino ha approvato una nuova legge sulla sicurezza dei dati che stabilisce come le aziende debbano raccogliere, archiviare e utilizzare i dati.

     

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    Pechino si sta concentrando anche sull'antitrust e sulla regolamentazione della tecnologia finanziaria: ad aprile, il colosso dell'e-commerce Alibaba ha incassato una multa record pari a 2,8 miliardi di dollari in un'indagine anti-monopolio. La società di consegna di cibo Meituan è sotto indagine per la violazione delle pratiche sulla concorrenza.

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