Estratto dell'articolo di Alessia Marani per "Il Messaggero"
JORGE ADRIAN D'ALESSANDRO
«Jorge aveva con se parecchi soldi, se la polizia li trova è un suicidio. Se non li trovano allora è un omicidio». Amici e familiari di Jorge Adrian D'Alessandro, il 39enne argentino volato giù da un palazzo alla Magliana, ne sono convinti: «Era arrivato a Roma da poche ore, dopo essere stato in Spagna a trovare il fratello. Aveva novemila dollari.
Difficile immaginare che abbia fatto tanta strada per andare a togliersi la vita, e in questo modo. A tutti noi aveva detto che era in vacanza e che era in un hotel a Trastevere, non in una casa occupata in periferia. Qualcuno lo ha ingannato».
I novemila dollari, intanto, sono spariti. Gli agenti del commissariato San Paolo nello zaino dello straniero non li hanno trovati: solo il passaporto e altri effetti personali. Gli investigatori, in attesa dell'autopsia, stanno visionando anche il suo telefonino.
JORGE ADRIAN D'ALESSANDRO
L'ultimo contatto con Maria S., un'amica di famiglia in Argentina, Jorge lo aveva avuto domenica pomeriggio poco prima di morire. Alle 10,30 locali (vale a dire alle 17,30 italiane) le aveva inviato su Whatsapp le coordinate esatte della sua posizione (via dell'Impruneta) dicendole che sarebbe uscito per fare una passeggiata. Intorno alle 18, invece, si è schiantato nel cortile condominiale [...]
Che cosa è successo allora all'argentino? Gli investigatori non tralasciano alcuna pista, in attesa anche dell'autopsia. La traiettoria della caduta del corpo (ipoteticamente da un balconcino dell'appartamento al quarto piano in cui si era sistemato) non è apparsa coerente con la testimonianza di una coppia di passanti che sostiene di averlo visto volare giù da un piano ancora più alto. [...]
Ma in Argentina del lavoro nei campi non aveva fatto parola. Agli amici ogni giorno continuava a mandare messaggi e foto del viaggio e di quella che sarebbe stata la sua vacanza in Italia. «Sappiamo che doveva incontrare una ex collega che lavorava con lui al Correo Oca», ossia un colosso delle spedizioni e della logistica. «È stata lei a invitarlo. Probabilmente non ha avuto nemmeno il tempo di vederla. O chissà».
IL PR FRANCESCO VITALE, DETTO CICCIO BARBUTO
Proprio intorno alle 17,30 una inquilina del terzo piano nel palazzo sente sbattere forte una porta al quarto: è possibile che Jorge abbia litigato con qualcuno prima di morire? In casa i poliziotti non hanno rinvenuto tracce di droga e sono in corso analisi su un tavolo presente nel balconcino che potrebbe avere fatto da "trampolino" a una eventuale caduta. Nel febbraio del 2023 in via Pescaglia, a un centinaio di metri, sempre alla Magliana un altro volo misterioso: quello di Francesco Vitale, dj pugliese meglio conosciuto come "Ciccio barbuto".
All'inizio si pensò a un suicidio poi si scoprì che era stato sequestrato e torturato dai narcos in un appartamento del quarto piano per un maxi debito di droga, un ammanco da 500mila euro. Nella casa occupata di via dell'Impruneta i poliziotti non hanno rinvenuto tracce di droga. [...]
IL PR FRANCESCO VITALE, DETTO CICCIO BARBUTO