Alessandra Iannello per “il Messaggero”
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L'hanno battezzata sindrome da rientro. Ne soffre 1 italiano su 3 e si manifesta con ansia e preoccupazione. Tra gli effetti indesiderati delle vacanze ci sono anche i chili di troppo. Una ricerca pubblicata dalla rivista scientifica New England Journal of Medicine, è emerso che dopo le ferie, gli americani erano aumentati mediamente dello 0,4%, i tedeschi dello 0,6% e i giapponesi dello 0,3%. Certamente gli italiani non sono da meno, anzi. Complici gli orari sregolati, gli aperitivi sostanziosi, i dopocena golosi, per non parlare di pranzi e cene abbondanti si stima che l'aumento di peso si aggiri mediamente fra l'1 e i 3 chili.
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IL RITMO
Come primo passo verso la remise en forme del rientro c'è la regolazione degli orari dei pasti e del ritmo sonno-veglia. «Le funzioni del nostro fisico spiega Alessandro Laviano, professore associato di Medicina interna e nutrizione clinica all'Università La Sapienza di Roma - sono controllate dalla luce del sole. Oggi è dimostrato che mangiare tardi la sera disallinea i ritmi delle cellule e questo predispone a malattie cronico-degenerative. L'indicazione è che se ci si vuole rimettere in forma, oltre alla dieta e all'attività fisica, bisogna cercare di non mangiare troppo tardi». Altro consiglio dell'esperto, che dal 18 al 20 settembre ad Ancona interverrà al congresso della Società italiana di nutrizione clinica e metabolismo proprio per parlare di dieta, è quello di non mangiare facendo altro. Distraendosi, in poche parole.
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«È dimostrato continua lo specialista - che interrompersi mentre si mangia per seguire i social media, rispondere alle mail o guardare la televisione, espone a prendere chili. Anche all'obesità. Questo perché si perde il contatto con ciò che si ha nel piatto. Quindi, concentrazione sulla tavola. Riscoprire il cibo senza essere distratti, aiuta ad avere maggior consapevolezza delle porzioni evitando di mangiare più del necessario». Recepite le regole del quando e del come bisogna decidere cosa mangiare.
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LA SOIA
«Un programma alimentare controllato puntualizza Laviano deve diventare una norma da applicare non solo nel momento di crisi per i chili accumulati. Per rimanere in salute si deve ridurre l'apporto di carboidrati raffinati come pasta, pane, pasticceria a favore di prodotti integrali. Si devono mangiare molte verdure e, soprattutto, molte proteine vegetali quali legumi e derivati della soia quali seitan o tofu. La quota carboidrati può essere sostituita da pasta o altri prodotti fatti con farina di legumi che, non contenendo glutine, possono essere assunti anche dagli intolleranti».
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Importante è cercare di variare il più possibile l'alimentazione perché una dieta monotona espone a deficit nutrizionali in quanto nessun alimento ha tutti i nutrienti necessari a una vita sana. In un corretto regime alimentare, suggerisce ancora l'esperto, deve esserci una prevalenza di proteine vegetali. Certo non va demonizzata la carne rossa o quella lavorata che vanno però assunte in maniera ridotta».Indispensabile dal punto di vista metabolico è la colazione che deve comprendere il latte accompagnato con fette biscottate o pane integrale con confettura che non deve avere aggiunta di zucchero. Il ritorno dalle vacanze coincide con la ripresa della routine lavorativa e ai pasti consumati al bar.
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I GRASSI
«Sarebbe indicato continua Laviano - portarsi al lavoro il pranzo o un panino preparato a casa. Se proprio non si riesce vanno evitati i tramezzini perché fatti con un pane ricco di grassi con salsine poco sane. Meglio farsi preparare un panino o un'insalata con verdure, formaggio fresco o pesce». Perché il cambiamento di regime alimentare sia efficace va affiancato dalla modifica dello stile di vita introducendo momenti dedicati al movimento.
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