Camilla Mozzetti per “il Messaggero”
LA COPPIA DI CINESI RICOVERATA ALLO SPALLANZANI
Le loro mani non tremano più da giorni e nella camera dell' ospedale San Filippo Neri che li ha ospitati per un mese, quando le valigie erano ormai chiuse e dai comodini restavano solo da togliere alcuni libri, la coppia di coniugi di Wuhan ha chiesto carta e penna per poter scrivere quelle parole che la voce, per l' emozione, non riusciva a pronunciare.
Li hanno ringraziati uno a uno, i fisioterapisti e i medici che in questi trenta giorni li hanno sostenuti per ritrovare la forza nelle gambe e nelle braccia. Due pagine fitte di parole e di nomi di coloro i quali gli sono stati al fianco per farli tornare a camminare ancora, a stringere tra le mani una tazza di tè senza che cadesse. «Grazie a ognuno di voi, ci avete salvato la vita, torneremo a casa, buona fortuna Italia».
coronavirus controlli alla stazione termini 2
A bordo di un' auto hanno lasciato, nelle prime ore della mattinata di ieri, l' ospedale e il reparto di riabilitazione dove sono stati ricoverati in seguito alle dimissioni dall' Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani. Prima dei saluti dai finestrini, domenica sera si è tenuta anche una piccola festa di commiato. La loro vita, finalmente, ricomincia da qui. Trascorreranno ora qualche giorno in una struttura alberghiera della città e poi in accordo con l' Ambasciata cinese a Roma, lasceranno l' Italia per tornare a Wuhan. La figlia, che aveva pensato di portarli negli Stati Uniti dove risiede da anni, sarà con loro.
LA STORIA
cartello che vieta l'ingresso ai cinesi in un bar di roma 4
La coppia - lui ingegnere di 66 anni, lei umanista e docente di un anno più piccola - erano arrivati in Italia a metà gennaio per un viaggio alla scoperta del Paese. Il 29 gennaio, mentre erano ospiti in un hotel della Capitale hanno accusato i primi sintomi del Covid-19 e da allora la Regione Lazio si è fatta carico di loro. Un lungo ricovero allo Spallanzani e una terapia a base di antivirali hanno escluso il peggio, anche se non è mancato il timore.
Le loro condizioni per alcuni giorni erano divenute critiche, ma poi la coppia di coniugi si è ripresa. A lasciare per primo la Terapia intensiva è stato il marito, dopo qualche giorno anche la moglie è stata trasferita in reparto. E alla notizia che entrambi, dopo i tamponi di controllo, avevano negativizzato il virus si è aperta la seconda fase: quella della riabilitazione motoria, svolta per l' appunto al San Filippo Neri.
coronavirus hotel palatino roma
L' assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D' Amato parla di «Giornata simbolica» per il territorio. Perché oltre alle dimessi dei coniugi cinesi si è registrato ieri anche il dato più basso di contagi da un mese: 60, con un trend in frenata all' 1%. Il direttore dell' Asl Roma 1 - da cui dipende l' ospedale San Filippo - Angelo Tanese ribadisce come questo virus può essere sconfitto. «La loro è un' esperienza comune a molte persone ma anche l' esempio di coloro i quali, seppur costretti a vivere anche una fase molto critica della malattia, alla fine ne possono uscire, dopo anche un percorso riabilitativo che si dimostra necessario per la ripresa».