1 - CUCÙ
giuseppe conte e luigi di maio
Sebastiano Messina per “la Repubblica”
Neanche il grande Fortebraccio avrebbe immaginato gli Stati Generali del M5S celebrati su un palco virtuale, in una sala vuota dove una finta platea di manichini ascoltava i video registrati di oratori assenti. E alla fine la porta si è aperta, ma non è uscito nessuno. Erano tutti.
2 - LA PARTITA DI PALAZZO CHIGI
Claudio Tito per “la Repubblica”
beppe grillo giuseppe conte luigi di maio
Il Movimento 5Stelle, almeno quello che abbiamo conosciuto dal Vaffa-day fino a qualche mese fa, non c' è più. Quella stagione non è stata però archiviata ieri, bensì quindici mesi fa alla nascita del secondo governo Conte e della maggioranza con il Pd. Ma da ieri non è più un Movimento.
È un partito. Con correnti, segreterie, direzioni, mediazioni e litigi, scontri e compromessi.
LUIGI DI MAIO ALESSANDRO DI BATTISTA BY LUGHINO
È cambiato, la forza della politica lo ha trasformato. La potenza della realtà lo ha costretto ad accettare una evoluzione. Come si diceva nell' estate del 2019: si è costituzionalizzato. È entrato nel sistema, proprio quello che avrebbero dovuto aprire come una scatoletta di tonno.
luigi di maio a gerusalemme
Eppure, non basta questo a spiegare l' andamento e il merito della discussione che si è consumata in questi due giorni. Il cui esito, tanto fumoso e ambiguo, sarebbe stato elogiato persino nel convento di Santa Dorotea dove è nata l' omonima corrente democristiana. Ci sono infatti due "non detti" in grado di illuminare il nucleo più profondo del dibattito grillino.
Uno riguarda l' attuale esecutivo, il suo prossimo futuro, il destino di Conte e quello della legislatura. Il secondo tocca l' esistenza stessa dell' M5S. Perché, alle prossime elezioni sarà quella la vera sfida: rimanere in vita. O almeno farlo conservando una sufficiente capacita' di essere determinante.
luigi di maio vito crimi
Il gruppo "governista" guidato da Luigi Di Maio ha interpretato questo passaggio preparandosi ad un eventuale nuovo quadro politico. La vittoria di Biden in Usa e l' attesa fine della pandemia sono infatti due elementi che possono correggere l' equilibrio su cui si regge il secondo gabinetto Conte.
ALFONSO BONAFEDE ABBRACCIA LUIGI DI MAIO E DI BATTISTA GUARDA
In questo contesto, allora, la vera posta in gioco non è mai stata la nomina di un nuovo capo politico o la definizione di un organo collegiale che sarà soprattutto il luogo della compensazione tra correnti. Ma il capo delegazione al governo.
meme su luigi di maio abbronzato by terre impervie
Se tutto cambia con il nuovo Statuto, cambia anche il rappresentante grillino nei vertici dell' esecutivo. E l' obiettivo finale dei "governisti" e' proprio restituire quel ruolo a Di Maio. Perché è ormai chiaro che è l' unico incarico capace di influenzare davvero gli indirizzi della maggioranza. E soprattutto di offrire una postazione di vantaggio se la squadra di Palazzo Chigi dovesse entrare in crisi.
mike pompeo giuseppe conte
La tensione, ormai sempre più evidente, tra il capo della Farnesina e il premier, trae origine proprio dalle diverse aspettative. Dal timore di Di Maio che Conte ne oscuri la popolarità e l' agibilità politica nel Movimento; dalla preoccupazione del presidente del consiglio di non essere più centrale nei giallorossi e di non avere il pieno appoggio dei grillini.
beppe grillo luigi di maio
Basti pensare a quel che è accaduto pochi giorni fa, quando il presidente francese Macron ha convocato un vertice europeo sul terrorismo escludendo l' Italia. Uno schiaffo. In una situazione fisiologica, capo del governo e ministro degli Esteri si sarebbero dovuti consultare per approntare una risposta o una protesta. E invece niente.
CARLA RUOCCO ALESSANDRO DI BATTISTSA VIRGINIA RAGGI LUIGI DI MAIO
Tra i due silenzio assoluto. Il gelo è infatti calato da tempo. E si riproduce ad ogni occasione: dalle nomine fino alla gestione del Covid. L' ex capo politico può contare sull' addio sostanziale di Casaleggio e sul sostegno di Grillo. «Lui è la nostra carta», ripete spesso il comico genovese che dopo gli Stati Generali ha intenzione di organizzare uno di quei summit a casa sua per mettere fine ai litigi e placare Di Battista.
luigi di maio sergey lavrov 2
Con il medesimo obiettivo il capo delle Feluche ha compiuto una mossa, ribadita ieri, del tutto innovativa per i pentastellati: individuare una «famiglia politica europea» cui collegarsi. I liberali o, addirittura, i socialisti. Uno schema che "normalizza" l' M5S, lo rende potabile e soprattutto conciliabile a livello internazionale. Soprattutto spera di rendere "potabile" lui stesso.
LUIGI DI MAIO NICOLA ZINGARETTI BY EDOARDOBARALDI
La prossima primavera, del resto, è il vero test per capire se l' attuale governo possa andare avanti. Il nuovo presidente americano sarà entrato in carica, si saranno svolte (a meno di rinvii causa Covid) le elezioni nei cinque comuni più importanti d' Italia, sarà stata testata l' alleanza tra Pd e M5S, presumibilmente la morsa del Coronavirus si sarà allentata e la politica si troverà alla vigilia del semestre bianco (il periodo in cui non si possono sciogliere le Camere in attesa dell' elezione del nuovo capo dello Stato). E, appunto, tutti cercano di prepararsi ad un possibile dopo-Conte. Di collocarsi nella posizione migliore.
GIUSEPPE CONTE LUIGI DI MAIO
Di Maio lavora per essere di nuovo il capo delegazione, il premier per comporre un filo del dialogo con Biden, e Di Battista dopo aver scommesso ancora su Trump prova a evitare che il suo ex amico di Pomigliano entri nel direttorio e torni ad essere la voce grillina dentro il governo.
LUIGI DI MAIO IN VERSIONE ANDREOTTI BY EDOARDOBARALDI
Se questa è la prima battaglia, quella di breve periodo, c' è anche quella sul lungo periodo.
Un conflitto silenzioso ma dirompente. Perchè il 32 per cento conquistato nel 2018 è pressochè un miraggio. I parlamentari pentastellati nella nuova legislatura rischiano di essere un quarto degli attuali. E ben pochi sono contenti di andarsene. Di Battista accetta di entrare nel direttorio per questo e per lo stesso motivo insiste sul limite dei due mandati. Usa la clausola anti-Pd per galvanizzare gli ortodossi.
NICOLA ZINGARETTI E LUIGI DI MAIO BY CARLI
Se il tema del tetto agli incarichi verrà sfumato e trattato nel tempo (alla fine verrà confermato ma prevedendo alcune deroghe), non sarà lo stesso per le alleanze. I governisti sanno che la vocazione maggioritaria per l' M5S è ormai la via per la scomparsa minoritaria. Lo scontro di questi mesi sull'"alleanza strutturale" è tanto inutile quanto superato.
crimi raggi
I grillini non possono che individuare un alleato. Che può essere "funzionale" anziché "strutturale". Ma comunque inevitabile, con la legge proporzionale o senza di essa. Se nel 2018 per i grillini l' accettazione di una coalizione era la condizione per formare il governo, nel 2023 potrebbe essere quella per non cadere nel mare indistinto della marginalità.
Nel frattempo hanno trascurato un questione fondamentale: capire cosa sia davvero il M5S, rintracciarne la natura. Perché la protesta del "vaffa" non aveva bisogno di politica, il governo sì.
luigi di maio nicola zingaretti NICOLA ZINGARETTI ARRIVA A PALAZZO CHIGI PER L'INCONTRO CON LUIGI DI MAIO