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Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Io già so che non mancherò la prima su Netflix oggi del nuovo film di Wallace&Gromit, adorabili personaggi animati in plastilina di Nick Park, “Wallace&Gromit: Le piume delle vendetta”, il sequel del “Coniglio mannaro”. Occhio che è stato appena inserito e dovete cercarlo. Ma vedo che anche su Amazon è pieno di vecchi buoni film. Ieri mi sono rivisto metà di “Gangs of New York” di Martin Scorsese, l’inizio è incredibile, con Liam Neeson e Daniel Day lewis favolosi, per non parlare della musica.
Mi sono rivisto anche un bel pezzo di “1941” di Steven Spielberg con Robert Stack che va a vedere la prima di “Dumbo” a Los Angeles e i giapponesi che puntano direttamente su Hollywood. E su Mubi hanno appena inserito “Un affare di famiglia” di Hirokazu Kore-eda, vincitore della Palma d’Oro a Cannes, meravigliosa commedia sul senso della famiglia e sulla sua costruzione nel Giappone contemporaneo.
Meravigliosa perché ha una costruzione di soggetto e di sceneggiatura che non solo ci rimanda alla tradizione di Mikio Naruse, ma anche all’ingegneria di racconto di un Howard Hawks. Nulla è scritto e inquadrato a caso in questo film. Una bambina molto piccola piena di lividi e bruciature, Yuri, la piccola Miyu Sasaki, viene presa, accolta, magari rapita, da una strana piccola bizzarra comunità.
C’è un padre, Osamu, Lily Franky, che insegna a rubare a un figlio, Shota, Kairi Jyo, come fosse il Fagin di Oliver Twist. C’è una madre, Noboyu, Sakura Ando, che lavora in una lavanderia. Una nonna, Hatsue, Kirin Kiki, che fa da vecchia saggia del gruppo e istruisce una nipote, Aki, Nayu Matsuoka, che lavora in un peep show toccandosi davanti agli uomini separati da un vetro. Ma, i ruoli, che lo spettatore tende naturalmente a dare vedendo un film, non saranno quelli che pensiamo. E niente, scopriremo, è come sembra.
A parte il desiderio di ricostruirsi quei ruoli all’interno della famiglia che noi spettatori vorremmo che loro avessero. E perfino la morte, alla fine, diventa un motivo di aggregazione e non di chiusura dei rapporti. Sempre su Mubi trovate uno dei primi film di Luca Guadagnino, “The Protagonists” con Tilda Swinton. Luca è appena partito per Los Angeles, domenica assegnano i Golden Globes.
“Challengers” ha quattro nominations, miglior commedia, miglior protagonista, Zendaya, miglior colonna sonora, Atticus Ross e Trent Raznor, e miglior canzone, scritta da Guadagnino stesso con Ross e Raznor. “Queer”, invece, ha solo una nomination per Daniel Craig protagonista maschile. “Vermiglio” di Maura Delpero è invece candidata per il miglior film straniero. Speriamo che qualche premio ci arrivi.
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