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IL DIVANO DEI GIUSTI/1 – CHE VEDIAMO STASERA IN STREAMING? ANDREBBERO RECUPERATE LE MIGLIORI SERIE DEL 2025 PROPOSTO DAL “NEW YORK TIMES”, A COMINCIARE DALLE ITALIANE, COME “ESTERNO NOTTE” E LA CLAMOROSA “M - IL FIGLIO DEL SECOLO”, TRATTA DAL PRIMO DEI TRE LIBRI DI ANTONIO SCURATI SULL’ASCESA DI BENITO MUSSOLINI E DEL FASCISMO IN ITALIA – SU AMAZON AVETE IL DIVERTENTE “SUPER NACHO”. PER VECCHI E NUOVI CINEFILI CONSIGLIO IL FAVOLOSO NOIR DEL 1971 “CARTER CON MICHAEL CAINE IN UNO DEI SUOI RUOLI PIÙ ICONICI, QUELLO DEL GANGSTER INGLESE JACK CARTER A CACCIA DI CHI GLI HA UCCISO IL FRATELLO… - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

esterno notte 1

Che vediamo stasera? Intanto andrebbero recuperate le migliori serie del 2025 proposto dal “New York Times”, a cominciare dalle italiane, che avrete forse già visto, “Esterno notte” di Marco Bellocchio, già superata dall’arrivo, a gennaio, di “Portobello” dello stesso Bellocchio sul caso Tortora, e  “M – Il figlio del secolo”, clamorosa serie in otto puntate diretta da Joe Wright (“L’ora più buia”, “Anna Karenina”),

 

fotografato da Seamus McGarvey (due nomination agli Oscar), prodotta da Lorenzo Mieli per Sky-Fremantle, tratta dal primo dei tre libri di Antonio Scurati sull’ascesa di Benito Mussolini e del fascismo in Italia, cioè dalla Fondazione dei Fasci di combattimenti a Milano nel 1919 all’omicidio di Giacomo Matteotti nel 1924, con un cast che vede Luca Marinelli come Mussolini, Barbara Chichiarelli come Margherita Sarfatti, Francesco Russo come Cesarino Rossi, una vera scoperta, ottimo anche per il biopic di Genny Sangiuliano.

 

luca marinelli m il figlio del secolo 4

Una bomba in tutti i sensi. Soprattutto per la nostra fiction sempre così sofferente e fatta al risparmio con mille paure, che qui ha molto diviso il pubblico. Considerata di non grande successo, trova una sponda nel “New York Times” per sbloccare magari la seconda stagione, attualmente sospesa. Chissà.

 

Tra le altre serie segnalate dal giornale americano vedo “Andor”, “Pluribus”, "Common Side Effects”, “The Lowdown”, “Dying for Sex”,The Pitt”, “Severance” tra quelle americane, e tra quelle internazionali “Asura” di Hirokazu Kore Eda, “Families Like Ours” di Thomas Vinterberg.

all her fault 4

Ieri sera mi sono visto tre puntate su Sky di “All Her Fault”, otto episodi diretti da Kate Dennis (“The Handmaid’s Tale") e MInkie Spiro (“Better Call Saul”, “Fosse/Verdon”), scritti da Megan Gallagher, con Sarah Snook e Dakota Fanning, dove un bel bambino biondo viene rapito da scuola e la mamma, la ricca Marissa Irvine interpretata da Sarah Snook, impazzisce per capire chi possa essere stato.

 

La polizia, nella figura di Michael Pena, interviene e scopre presto che l’ha portato via la tata di un’altra mamma della scuola, Jenny Kaminsky interpretata da Dakota Fanning. La narrazione, come accade ormai quasi sempre per dare un po’ di brio a sceneggiature tutte uguali, giocano sul tempo, con flash back di due settimane prima ma anche cinque anni prima, e flash forward di 27 giorni dopo. Perbacco!

all her fault 3

 

Così si scoprono prima cose che potrebbe darti un quadro più preciso della realtà della vicenda. Taglio ultrafemminista, i mariti delle ragazze sembrano tutti pezzi di merda, pensi subito che siano colpevoli di qualche cosa. Ma otto puntate sono un’eternità. Come pensate che io mi veda otto puntate di una storia che al massimo potrebbe durare quattro puntate?

 

Tra le novità di Amazon Prime vi segnalo “Avviso di chiamata” (ma oggi non esiste più l’avviso di chiamato del vecchio telefono…) diretto da  Diane Keaton con Meg Ryan, Diane Keaton e Lisa Kudrow come tre sorelle di un unico padre malato, Walter Matthau. Chi se lo ricorda più.

 

alberto sordi mio figlio nerone

Faceva ridere “Supernacho” di Jared Hess con Jack Black in versione campione di wrestling, Ana de la Reguera e Héctor Jiménez, “Mio figlio Nerone” di Steno con Alberto Sordi, Vittorio De Sica e Gloria Swanson come la mammina di Nerone, e Brigitte Bardot come Poppea. Luciano Emmer ricordava che quando provinò Brigitte Bardot negli anni ’50 non gli sembrò per nulla interessante e la bocciò.

unsane

 Mi sembra interessante anche il thriller con protagonista malata di mente “Unsane” diretto nel 2018 da Steven Soderbergh con Claire Foy, Joshua Leonard e Sarah Stiles. Ma sarà davvero malata di mente? Ci sarebbe anche “Glass” di M. Night Shyamalan con Sarah Paulson, Bruce Willis, James McAvoy, Samuel L. Jackson e Anya Taylor-Joy, che oggi acquista un valore diverso.

 

glass 5

Potete anche non amare il film, scrivevo quando uscì, ma quando vedrete nella stessa stanza, ingabbiati dalla psicanalista di Sarah Paulson, che li tiene ingabbiati nello stesso manicomio criminale, Bruce Willis come il supereroe indistruggibile David Dunn, il maligno Mr Glass di Samuel L. Jackson e James McAvoy con le sue 24 personalità, beh, la vecchia magia di "Unbreakable" e di “Split” e il mondo magico di M. Night Shyamalan vi incanteranno ancora. Allora non piacque quasi a nessuno…

 

Alien Romulus

Ci sarebbe anche “Alien: Romulus” diretto dal notevole regista uruguaiano Fede Alvarez, finora specializzato in sequel (“Millenium – Quello che non uccide”), che lo ha scritto assieme a Rodo Sayagues, prodotto da Ridley Scott, fotografato in maniera sublime da Galo Olovares con effetti speciali non in CGI, ma con bellissimi mostro in animatronics della Legacy Effects, eredità di Stan Winston, grande spettacolo che ci riporta intatta la bellezza dei primi Alien, sia quello, citatissimo nel film, di Ridley Scott sia l’ì”Aliens” di James Cameron.

 

Inoltre è un vero e proprio sequel del primo “Alien”, che si sviluppa vent’anni dopo il disastro del Nostromo, cioè nel 2142, e 37 anni prima di “Aliens”. Il film vive della forza del suo cast, tutte facce poco note o del tutto sconosciute a parte quella della protagonista, la Rain di Cailee Spaney (“Priscilla” di Sofia Coppola).

michael caine carter 3

Assieme a lei abbiamo uno strepitoso David Jonsson nel ruolo di Andy, il fratello “sintetico” di Rain, che sarà il vero motore narrativo del film, Spike Fearn come Bjorn, Archie Renaux come Tyler, Isabel Merced con Kay, ragazza incinta, e Aileen Wu, come il pilota Navarro, mai vista prima al cinema.

 

Per vecchi e nuovi cinefili consiglio il favoloso noir del 1971 “Carter” (o “Get Carter”) diretto da Mike Hodges con Michael Caine in uno dei suoi ruoli più iconici, quello del gangster inglese Jack Carter a caccia di chi gli ha ucciso il fratello a Newcastle. Con lui ci sono John Osborne, Ian Hendry e Britt Ekland.

 

 "Uno dei motivi per cui ho voluto realizzare quel film”, ha detto Caine, “era il mio background. Nei film inglesi, i gangster erano o stupidi o divertenti. Volevo dimostrare che non erano né l'uno né l'altro. I gangster non sono stupidi, e di certo non sono molto divertenti”.

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