DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Marco Giusti per Dagospia
Ve lo dico, ma già lo sapete. Sarà dura senza Olimpiadi e partite di volley e volley-beach. Vi tocca tornare al cinema per vedere un film nuovo. Io ieri ho visto “Trap”, sofisticato thriller di M. Night Shyamalan, niente male, al Barberini di pomeriggio in sala 6 saremo stati una trentina. In streaming vi tocca aspettare il 14 agosto per vedere “The Bear”.
In chiaro, Cine 34 alle 21,la vanzinata della sera è “Vip” di Carlo Vanzina con Enrico Brignano, finto arabo (“er Principe de Dubbai”) che corteggia Martina Colombari, Carlo Buccirosso, il migliore del gruppo, che litiga con la moglie Rosalia Porcaro, Maria Grazia Cucinotta in coppia con Maurizio Mattioli, Alena Seredova, Matteo Branciamore, Paolo Triestino che parla in marchigiano, Monica Scattini. Da recuperare.
Su Tele San Marino alle 21 la fiction tv dedicata a Enzo Muscia, caso italiano, cacciato dall’azienda dove lavorava torna come proprietario, “Il mondo sulle mie spalle” di Nicola Campiotti con Beppe Fiorello, Sara Zanier, Andrea Pennacchi, Stefano Rossi Giordani, Alberto Basaluzzo. Su Iris alle 21, 10 il thriller spagnolo con fantasmi nella casa infestata “The Others”, scritto, diretto e musicato di Alejandro Amenábar con una perfetta Nicole Kidman, Fionnula Flanagan, Christopher Eccleston, Alakina Mann, James Bentley.
La Kidman, che veniva dal successo “Moulin Rouge!” cercò di non farlo. Troppo cupo. Con lei vestita di nero e i due bambini malati di Xeroderma Pigmentosum che non possono vedere il sole. E il divorzio in corso con Tom Cruise (che figura come produttore esecutivo). Ma non convinse né il potente (allora) produttore Harvey Weinstein né il regista. Lei avrebbe fatto la differenza. Del resto fu un grande successo. Incassò 200 milioni di dollari e venne premiato come miglior film ai premi Goya, gli Oscar spagnoli.
moana pozzi, gianni ciardo, andrea roncato, tini?? cansino doppio misto
Rai Movie alle 21, 10 propone un filmone di John Ford che anche negli anni ’50 ci dette dei problemi ideologici, “Il massacro di Fort Apache” con Henry Fonda come simil-Custer, stupido ufficiale dell’esercito che porta i suoi uomini al massacro, John Wayne che ha capito tutto ma rispetta l’ordine gerarchico, Shirley Temple, John Agar, Ward Bond, Victor McLaglen come sergente di ferro e Pedro Armendariz, doppiato da Alberto Sordi, come sergente che traduce lo spagnolo di Cochise.
Ford, che sul set era durissimo e pensava solo a lavorare, trattava malissimo il poro John Agar, cane di attore ma fresco sposo di Shirley Temple, adorata dal regista, e incinta durante la lavorazione del film. Wayne cercò di mediare un po’ la cosa aiutando John Agar. Il censore Joseph Breen cercò di limitare le scene di bevute di Victor McLaglen, che sono tra le cose migliori del film. In una caduta da cavallo che avrebbe potuto costare la vita a uno stuntman, John Hudkins, l’esperto cavallerizzo Ben Johnson, campione di rodeo, riuscì a intervenire in tempo e a salvarlo.
Se la cavò con un anno di riposo. A Ben Johnson, la produzione, la Argosy, regalò un contratto di sette anni e bei ruoli negli anni a venire proprio nei film di Ford (“La carovana dei mormoni”, “Rio Bravo”). E’ sempre stato il mio eroe. Guardate bene come va a cavallo Ben Johnson e rendetevi conto di cosa stiamo parlando. Ford chiamò a interpretare i guerrieri Apache 200 Navajos e altri 100 ruoli andarono a donne e bambini Navajo.
I Navajo sapevano che per loro ci sarebbe sempre stato un piatto caldo su un film di John Ford. Le scene di battaglia nella Monumental Valley erano girate dalla parte dell’Arizona e non da quella dell’Utah perché le assicurazioni sugli stuntmen erano meno care. Mortacci… Per Fonda, che pure aveva girato nove film con John Ford, era frustrante lavorare con lui. Aveva un carattere impossibile e lo bullizzava in continuazione.
Questo fu l’ultimo film che fece con lui, visto che Fonda venne messo da parte per le sue idee troppo a sinistra. Archie Stout, direttore della fotografia del film, e John Ford usarono un trucco che gli aveva insegnato Gabriel Figueroa sul precedente film del regista, “La croce di fuoco”, cioè usare la pellicola in bianco e nero a infrarossi, di solito usata per ricerche mediche, nelle scene di esterni con cielo, sabbia e rocce. Tutto sarebbe venuto più alla luce. L’effetto che fece Ford nel film è fenomenale.
Su Rai5 alle 21, 15 avete “Il bene mio”, opera seconda di Pippo Mezzapesa con Sergio Rubini, Sonya Mellah, Teresa Saponangelo, Dino Abbrescia, Francesco De Vito. Avevamo lasciato Mezzapesa, dopo il suo esordio con Il paese delle spose infelici, alla saga dei corti di Pinuccio Lovero, vero becchino pugliese. Lo ritroviamo alle prese con una città fantasma distrutta in tutti i sensi dal terremoto. Proprio nella città pugliese fantasma di Provvidenza, che si chiama in realtà Apice e si trova nel beneventano, vive un unico, ultimo abitante, Elia, un bravissimo Sergio Rubini, che non si rassegna a dimenticare.
Non dimentica il suo paese, con la sua piazza, il suo cinema dove davano spesso Balla coi lupi, non dimentica la sua donna, Maria, maestra elementare, e non dimentica i bambini che sono morti col crollo della scuola. Come un personaggio di Richard Matheson alle prese con gli zombi, Elia cerca di mantenere viva la memoria dell’umanità e del paese. Ma lotta coi fantasmi. Non la pensano come lui Pasquale, Francesco De Vito, fratello di Maria e sindaco del paese, che lo vuole portare nella nuova Provvidenza, ricostruita dopo il terremoto per i sopravvissuti.
Né l’amico del cuore Gesualdo, Dino Abbrescia, che cerca di convincerlo a riprendere la sua professione di tour operator in viaggio per l’Europa. Né l’amica Rita, Teresa Saponangelo, maestra e collega di Maria, che porta da mangiare a Elia e vorrebbe unire le loro due solitudini. Niente da fare. Elia si ostina a rimanere a Provvidenza. E trova nel paese un fantasma, una ragazza in fuga, senza documenti, Noor, interpretata da Sonya Mellah, che deve andare in Francia, alla faccia di Salvini e di Macron. “Sei illegale? Siamo tutti illegali” le dice Rubini secondo le regole di una umanità che sembra non contraddistinguerci più. La aiuterà, certo.
Cielo alle 21, 20 propone il notevolissimo “La famiglia Bélier” di Eric Lartigau con Karin Viard, François Damiens, Eric Elmosnino, Louane Emera, Roxane Duran, dove è di scena una famiglia di contadini francesi sordomuti con una figlia, unica della famiglia, che ci sente e fa da orecchie e bocca per tutti. Il film ebbe un remake americano, “Coda – I segni del cuore”, diretto da Sian Heder, con veri sordomuti stavolta nei ruoli dei protagonisti, che vinse l’Oscar come Miglior Film qualche anno fa.
john wayne il massacro di fort apache
Rete 4 alle 21, 25 vi propone il film più romantico della serata “Ufficiale e gentiluomo” di Taylor Hackford con Richard Gere (altro che Vannacci!), Debra Winger, Louis Gossett jr., David Keith, Lisa Blount, Robert Loggia. Louis Gossett Jr vinse il primo Oscar di un afro-americano come non protagonista. La scelta di prenderlo nel ruolo del sergente istruttore Emile Foley fu di Taylor Hackford che lo preferì a Mandy Patinkin proprio perché gran parte degli istruttori erano neri.
Ma a istruire l’attore venne chiamato R. Lee Ermey, il sergente di ferro di “Full Metal Jacket”. Warner Tv alle 21, 30 passa “prospettive di un delitto”, thriller di Pete Travis con Matthew Fox, Forest Whitaker, Sigourney Weaver, Dennis Quaid, Zoë Saldana, William Hurt, con il presidente americano vittima di un attentato in Spagna e tutto ciò che ne seguirà. Non credo sia meglio “Operation Fortune” di Guy Ritchie con Jason Statham, Aubrey Plaza, Josh Hartnett, Cary Elwes, Bugzy Malone, Hugh Grant, dove una star americana è invischiata in una operazione spionistica internazionale per smascherare un traffico di armi tecnologiche.
Su Canale Nove alle 21, 35 avete ancora il sequel “Karate Kid II”, sempre diretto da John G. Avildsen con Pat Morita, Ralph Macchio, Danny Kamekona, Pat E. Johnson, Nobu McCarthy, Yuji Okumoto. Passiamo alla seconda serata con l’action “The Courier” di Hany Abu-Assad con Jeffrey Dean Morgan, Mickey Rourke, Til Schweiger, Josie Ho, Lili Taylor, Mark Margolis, Canale 20 alle 22, 35. Cine 34 alle 23, 30 propone “Tango della gelosia” di Steno con Monica Vitti, Diego Abatantuono, Philippe Leroy, Jenny Tamburi. Credo di non averlo mai visto.
Tv8 alle 23, 30 passa l’action “Joker - Wild Card” di Simon West con Jason Statham, Sofia Vergara, Milo Ventimiglia, Stanley Tucci, Anne Heche. Rai Movie alle 232, 35 ripropone “La via del West” di Andrew V. McLaglen, ma scritto da Ben Maddow e tratto dal romanzo di A.B.Guthrie jr con tre star come Kirk Douglas, Robert Mitchum e Richard Widmark, oltre a Lola Albright, Stubby Kaye, Jack Elam e una Sally field al suo esordio. Lo dovevano girare qualche anno prima Burt Lancaster, James Stewart e Gary Cooper. Mica male. Mitchum e Widmark non sopportavano Kirk che si atteggiava troppo a padrone e litigava col regista. Mitchum parla in lingua Lakota, sembra benissimo.
Louis Gossett - ufficiale e gentiluomo
Rete 4 alle 0, 10 propone invece il musical “Mamma mia!” di Phyllida Lloyd con Meryl Streep, Pierce Brosnan, Colin Firth, Amanda Seyfried, Stellan Skarsgård. A mezzanotte si vede tutto. Sembra che sia piuttosto buono il teen-horror “Unfreinded” o “Cybernatural”, diretto una decina d’anni fa a Levan Gabriadze con Heather Sossaman, Shelley Hennig, Renee Olstead, Will Peltz, Jacob Wysocki, Mediaeet Italia 2 all’1, 15, dove una ragazza che si è suicidato un anno prima entra nelle chat di un gruppo di ragazzi. Ancora vivi.
Magari non può competere con “Scream IV” di Wes Craven con David Arquette, Neve Campbell, Courteney Cox, Emma Roberts, Hayden Panettiere, Tv8 all’1, 20. Occhio! Su Cine 34 all’1, 25 torna il film tv berlusconiano “Doppio misto” di Sergio Martino con Andrea Roncato, Gigi Sammarchi, Tinì Cansino, Moana Pozzi, Gianni Ciardo, Silvio Spaccesi, Loredana Romito. Non lo ama nessuno, però con questo cast… Rete 4 alle 2, 35 propone un antico musicarello balneare di Ruggero Deodato, “Vacanze in Costa Smeralda” di Ruggero Deodato con Little Tony, Silvia Dionisio, Ferruccio Amendola, Francesco Mulé e Tamara Baroni, allora una star delle cronache scandalistiche.
richard gere ufficiale e gentiluomo
Cine 34 alle 3 propone l’hard (qui è soft, lo sapete) “Carnalità morbosa” di Mario Siciliano con Marina Frajese, la preferita dei vecchi cultori dell’hard nostrano, Sonia Bennett, altra figura storica dell’hard, combinate assieme a apparizioni comiche di Enzo Andronico, uno dei principali attori amici legati a Franco e a Ciccio, e già spalla di Ciccio a teatro.
Iris alle 3, 40 passa la commedia francese sentimentale con figlio che si intromette tra la mamma e i suoi possibili nuovi compagni, “Lolo” di Julie Delpy con Julie Delpy, Dany Boon, Vincent Lacoste, Karin Viard, Christophe Vandevelde, Rai Due alle 4, 05 passa una commedia che sarebbe potuta benissimo andare in prima serata visto il cast, cioè “Due partite” di Enzo Monteleone con Margherita Buy, Paola Cortellesi, Carolina Crescentini, Isabella Ferrari. Sbaglio? Che spreco.
Cine 34 alle 4, 15 passa invece “Caldo soffocante”, una sorta di road movie per la Roma ferragostana diretto da Giovanna Gagliardo con Christine Boisson, Ennio Fantastichini, Gabriele Ferzetti, Laura Betti. Non era affatto mal e la Boisson stupenda.
Rai Movie alle 5 passa il sequel di Mariti in città”, cioè “Mariti in pericolo” di Mauro Morassi, aiuto di Dino Risi, con Sylva Koscina, Mario Carotenuto, Memmo Carotenuto, Franca Valeri, Pupella Maggio. Mai visto. Chiudo, Iris alle 5, 20, con “Ilona viene con la pioggia”, mèlo erotico colombiano coprodotto con l’Italia (Sandrone Silvestri!), diretto da Sergio Cabrera, tratto dal romanzo di Alvaro Mutis con Margarita Rosa de Francisco, che abbiamo ritrovato protagonista nel recente “El Paraiso”, Humberto Dorado, Imanol Arias.
Strepitose la colonna sonora di Luis Bacalov e la canzone dei titoli di testa di Fabrizio de André, “Smisurata preghiera”. Lo ricordo vagamente, ma ricordo l’arrivo di De André a Venezia per l’anteprima del film. O mi sbaglio?
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