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IL DIVANO DEI GIUSTI - CHE VEDIAMO STASERA? TANTO LO SO CHE PENSATE SOLO AL FINALE DI “BABY REINDEER”, FORSE LA SERIE PIÙ DISTURBANTE CHE HO VISTO NEGLI ULTIMI TEMPI - E IN CHIARO CHE POSSIAMO VEDERE? IN PRIMA SERATA AVETE IL DELIZIOSO “IL FAVOLOSO MONDO DI AMELIE”, MA ANCHE IL DIVERTENTE “UN POLIZIOTTO ALLE ELEMENTARI” - IN SECONDA SERATA OCCHIO A "VEDO NUDO" FILM FONDAMENTALE PER LO SVILUPPO DELLA COMMEDIA EROTICA IN ITALIA, MA ANCHE AL VECCHIO E GLORIOSO “AMERICAN GRAFFITI” E ALL’EROTICO “ZANDALEE”… - VIDEO

Marco Giusti per Dagpsèoa

 

BABY REINDEER

Che vediamo stasera? Tanto lo so che come me pensate solo al finale di “Baby Reindeer” di Richard Gadd, forse la serie più disturbante che ho visto negli ultimi tempi. E un durissimo attacco alla società inglese, del tutto senza palle, incapace di difendere i cittadini, con la sanità a brandelli. Per digerirla ieri sera ho cercato qualche serie di mostri coreana come digestivo.

l’uomo del giorno dopo

 

In chiaro cosa possiamo vedere? Ci sarebbe il terribile western-fantascientifico ambientato nel 2013 “L’uomo del giorno dopo” (che titolo italiano… ma anche quello originale “The Postman” totalmente sti cazzi) diretto e interpretato da Kevin Costner con Will Patton, Olivia Williams, James Russo. Fu un disastro totale, con 80 milioni di dollari di budget ne incassò 17. Che pezza!

 

terence hill lucky luke daisy town

Vi ricordo solo le otto regole della legge della comunità vannacciana del film: 1) Obbedirai agli ordini senza fare domande 2) La punizione sarà rapida 3) La misericordia è per i deboli 4) Il terrore sconfiggerà la ragione 5) La tua fedeltà è al clan 6) La giustizia può essere dettata 7) Qualsiasi membro del clan può sfidare per la leadership il capo del clan 8) C'è una sola pena: la morte. Meglio vedersi “Lucky Luke: Daisy Town” diretto e interpretato da Terence Hill con Nancy Morgan, Roger Miller, Ron Carey, Dominic Barto, Bo Greigh, Cine 34 alle 21, la prima delle versioni cinematografiche ufficiali tratta dal fumetto di Morris e Goscinny.

 

night hunter – il cacciatore della notte

Quella ufficiale, perché i turchi, rubando storie e personaggi, ma cambiando il nome del protagonista, che diventa Red Kit lo avevano già girato nel 1970 in salsa spaghetto turco, diretto da Aram Gulyuz, che dirigerà anche la seconda avventura del Lucky Luke turco con Izzet Günay come Red Kit o Lucky Luke. Sembra che sia terribile il thriller canadese “Night Hunter – Il cacciatore della notte” diretto nel 2018 da David Raymond con Henry Cavill, Ben Kingsley, Alexandra Daddario, Minka Kelly, Nathan Fillion, Canale 20 alle 21, 05, con un gruppo di poliziotti alle rpese con un pericoloso criminale che uccide, ma guarda, donne su donne.

l’oro di mackenna 1

Su Rai Movie alle 21, 10 grande è la nostalgia per chi ha visto all’epoca, il kolossal western “L’oro di MacKenna” di J. Lee Thompson con Gregory Peck, Omar Sharif, Telly Savalas, Omar Sharif, Raymond Massey, Eli Wallach, Julie Newmar, Burgess Meredith, Keenan Wynn, Ted Cassidy, Edwrad G. Robinson. Leggo che venne girato in 70 mm pensando a farlo uscire in Cinerama, ma uscì in 70 e certe scene erano girate in 35, e tagliato da tre ore a due per la distribuzione in sala. A Gregory Peck il film faceva schifo. Richard Burton lo aveva rifiutato. Come lo aveva rifutato Clint Eastwood, che preferì girare “Impiccalo più in alto” di Ted Post.

l’oro di mackenna.

 

Piacque soprattutto al pubblico russo e a quello indiano, chissà perché. Se state attenti noterete che Julie Newmar nella scena del bagno al fiume è nuda. Così ha detto lei. Non era bellissimo, anzi, ma rimane un filmone con uno schermo pauroso. La storia è ripresa da un soggetto di Heck Allen, abituale sceneggiatore dei cartoon violenti di Tex Avery. Un giovane George Lucas aveva girato un making of. Ricordo che lo vidi alla moviola del mitico Ingegner Piero Tortolina, che aveva molti materiali rari della Columbia.

 

un poliziotto alle elementari

Molto divertente, su Canale 27 alle 21, 15, “Un poliziotto alle elementari” diretto da Ivan Reitman con Arnold Schwarzenegger in un ruolo quasi comico, Penelope Ann Miller, Linda Hunt, Carrol Baker, Cathy Moriarty. E’ il film preferito di Schwarzenegger. Durante le riprese i bambini, che lo adoravano, gli fecero una festa di compleanno a sorpresa… Meno divertente il film in sardo girato tra pecore e pastori “L’agnello” diretto da Mario Piredda con Nora Stassi, Luciano Curreli, Piero Marcialis, Michele Atzori, Rai5 alle 21, 15. Non per tutti.

l'agnello

 

Magari è più divertente il thriller coreano “The Beast” di Jeong-ho Lee con Sung-min Lee, Chea-myung You, Hye-jin Jeon, Rai4 alle 21, 20. Non trovo nessun riferimento critico, però… Su Cielo alle 21, 20 avete un Vietnam Movie australiano, “La battaglia di Long Tan” diretto da Kriv Stenders con Travis Fimmel, Daniel Webber, Nicholas Hamilton, Luke Bracey, Richard Roxburgh, non male leggo, con un battaglione di australiani e neozelandesi impantanato nella giungla accerchiato dia vietcong. Italia 1 alle 21, 20 se la cava con il classico action “Transporter 3” di Olivier Megaton con Jason Statham, François Berléand, Natalya Rudakova, Robert Knepper, Jeroen Krabbé.

 

il favoloso mondo di amelie

Non lo rivedo da quando uscì l’allora delizioso “Il favoloso mondo di Amelie” di Jean-Pierre Jeunet con Audrey Tautou, Mathieu Kassovitz, Rufus, Yolande Moreau, Dominique Pinon, Serge Merlin, La7D alle 21, 20. Fu un successo incredibile. Incassò 170 milioni di euro (anche se allora c’erano ancora i franchi) e 23 milioni di spettatori. Dopo “Quasi amici” il film francese più visto di sempre. Vinse ben 9 Césars.

nino manfredi vedo nudo 2

 Passiamo alla seconda serata con “Vedo nudo” di Dino Risi con Nino Manfredi, Sylva Koscina, Enrico Maria Salerno, Véronique Vendell, film fondamentale per lo sviluppo della commedia erotica in Italia, tutto costruito, come “I mostri”, a episodi che riguardano però il sesso. Favoloso Jimmy il Fenomeno malato erotomane che si eccita quando si materializza davanti al suo letto d’ospedale Sylva Koscina. Nel 1969 fu terzo negli incassi con 2 miliardi e 184 milioni di lire. Tutto affidato alle capacità di Nino Manfredi, che domina incontrastato in tutte le storie.

 

nino manfredi enrico maria salerno vedo nudo

 Gli episodi più noti erano quello strappacore, di grande forza, di Ornella, con Manfredi nel ruolo di un travestito, quello del guardone miope e quello finale, che dà il titolo a tutta l’operazione, legato alla moda del nudo nel mondo dei giornali e della pubblicità. Ma quello dello stupratore di galline ha battute memorabili: «Le femmine me piacciono de più… come se dice… il meglio piace a tutti, ma do’ stanno ’ste femmine? L’omo non è de legno». La sceneggiatrice Iaia Fiastri spiegò che era un film partito col piede sbagliato: «Avrebbe dovuto essere un film intero e poi si decise di ridurlo a episodi. Fu firmato da tutti, e io figuravo poco rispetto a quanto in realtà avevo fatto. Però non me la sono presa. In Vedo nudo lo sketch più mio è quello di Manfredi-Salerno. Mi piacque molto farlo, era forse la prima volta che si parlava di travestitismo, di transessualità».

 

nino manfredi vedo nudo

Lo stesso Dino Risi, riconosce a Nino Manfredi la costruzione perfetta del personaggio: «Bravo Nino e anche Salerno gli ha dato bene la risposta. Un’operazione così difficile riesce con un attore paziente come Manfredi; con un altro attore che non avesse avuto la voglia di limare, di usare le pause, non sarebbe venuta fuori questa qualità intimistica della storia». Così la critica: Oreste Del Buono, L’Europeo: «Vi consiglio Vedo nudo. Non perché sia un buon film. Non lo è per nulla. Anzi, è proprio un cattivo film. Non direi che Dino Risi abbia sfogliato il calendario durante i lavori, al più avrà dato due o tre occhiate all’orologio battendo impazientemente il piedino [...] Allora perché vi consiglio Vedo nudo? Molto semplice: perché in ogni barzelletta grassoccia, in ogni fumetto equivoco, in ogni scorcio più o meno losco, figura un attore straordinario: Nino Manfredi».

 

american graffiti 2

 LA7 alle 23, 15 presenta un documentario, “Il pezzo mancante” di Giovanni Piperno dedicato alla famiglia Agnelli con un occhio a quel che di solito non si racconta e viene proprio oscurato. Come la scomparsa di Giorgio, fratello di Gianni, morto in Svizzera nel 1965, e il suicidio del figlio Edoardo, morto nel 2000. Su Rai4 alle 23, 35 ripropone l’action “Blood Father” di Jean-François Richet con Mel Gibson, Diego Luna, Erin Moriarty, William H. Macy, Elisabeth Röhm, Dale Dickey. Iris all’1 presenta il vecchio e glorioso “American Graffiti” di George Lucas con Richard Dreyfuss, Ron Howard, Paul Le Mat, Charles Martin Smith, Cindy Williams, viaggio nel mondo americano degli anni ’60.

romanzo popolare

7Gold all’1, 30 ripropone l’erotico “Zandalee” di Sam Pillsbury con la bellissima Erika Anderson, Judge Reinhold, Nicolas Cage, Viveca Lindfors. Bruttissimo, ma con un suo perché. Mentre Rete 4 alle 2, 05 ripropone “Romanzo popolare”, commedia sociale diretta da Mario Monicelli con Ugo Tognazzi vecchio operaio pazzamente innamorato di Ornella Muti, che le preferisce il più giovane poliziotto terrone Michele Placido. Enzo Jannacci e Beppe Viola rivedono i dialoghi in milanese. Jannacci scrive le musiche e doppia Pippo Starnazza, il Bombolo milanese.

 

vittorio gassman la pecora nera 2

Non era particolarmente riuscito, nel ricordo di allora, “La pecora nera”, commedia di Luciano Salce con Vittorio Gassman nel doppio ruolo di due gemelli, uno serio politico e l’altro cialtrone pronto a tutto, Lisa Gastoni, Adrienne La Russa. Su Cielo alle 2, 50 passa “Queen of Lapa” di Theodore Collatos, Carolina Monnerat, documentario dedicato alla vita di Luana Muniz, una delle prime e più celebri transgender brasiliane di ogni tempo, attrice, cantante, attivista. Gran bel western, ma avrebbe potuto essere anche meglio, “L’uomo dei sette capestri” di John Huston con sceneggiatura di John Milius è una sorta di ballata comica e sanguinosa costruita sul mitico giudice Roy Bean, uomo dalla corda facile, Iris alle 2, 50.

paul newman l'uomo dai sette capestri

 

Oltre a Paul Newman, bravissimo ma forse non la scelta giusta per Roy Rean, trovate la presenza di un cast stellare, da Ava Gardner a Jacqueline Bisset da Tab Hunter a Stacy Keach come pistolero albino, da Roddy McDowall a Anthony Perkins, che sul set ebbe una storia con Victoria Principal. Milius aveva scritto la sceneggiatura sul set di “Pocket Money” con Lee Marvin e Paul Newman con l’idea di farlo interpretare a Lee Marvin. Solo che, complice qualche bicchiere di troppo, Lee Marvin si addormentò, il copione lo trovò e lo lesse Paul Newman che si innamorò del ruolo e del film. Sul set ci fu una relazione di amore/odio tra Huston e Milius.

 

la cuccagna

Secondo Milius il vecchio regista gli rovinò il film, che avrebbe avuto bisogno di un protagonista più duro, come Marvin o come Warren Oates. Mi rivedrei la strampalata commedia giovanile pre-sessantottina “La cuccagna”, diretta da Luciano Salce, scritta anche da Goffredo Parise, con Luigi Tenco nella sua unica prova da attore, inoltre doppiato, assieme a Donatella Turri, Umberto D'Orsi, Liù Bosisio, Anna Baj, Emilio Barrella. Salce e Morricone collaborarono alle canzoni, tutte cantate da Tenco del film. Bellissime.

follie di notte

 

Chiudo con l’erotico-finto mondomovie mezzo hard (qui tutto soft) di Joe D’Amato “Follie di notte” con Amanda Lear come legame tra una scenetta e l’altra, Cine 34 alle 4, 45. Nelle scenette si riconoscono attori noti e futuri professionisti dell’hard, Bruno Alias, il pelatone Eolo Capritti, Milly Corinaldi, Anja Engström, Marina Hedman, Cindy Leadbetter, , Rik Martino, Maurizio Streccioni. Amanda ha sempre detto che non sapeva di finire in un film porno…

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