DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO…
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Tutti a spararsi il Don Carlo alla Scala su Rai Uno per vedere chi si siede accanto a La Russa e a Genny Sangiuliano? Occhio che Paramount stasera lancia un classico di De Laurentiis come “Vacanze di Natale” dei Vanzina con Christian De Sica e Jerry Calà. Imperdibile. Io mi sto già vedendo su Amazon Prime “L’amore e il sangue” o “Flesh+Blood”, capolavoro di guerra, sangue, sesso, botte e battaglie tra predoni ambientato in un 1501 violento e puzzolente, oggi attualissimo, che fu l’ultimo film di Paul Verhoeven girato con la sua star Rutger Hauer, poi litigarono e non si parlarono per anni, e l’ultimo girato in Europa, nel 1985, prima di andare a Hollywood con “Robocop” e tornare dopo vent’anni.
l amore e il sangue flesh and blood
C’è già tutto Verhoeven, devo dire, ma c’è anche il medioevo violento e sanguinario che vedremo trent’anni dopo in “Games of Throne”. Sembra che Rutger Hauer e Paul Verhoeven litigassero tutto il tempo in olandese stretto. Al punto che il resto del cast chiese che parlassero in inglese per capire cosa si dicessero. Il set fu un disastro. Freddissimo. Jennifer Jason Leigh stava congelando nuda nella scena del castello. Non c’erano regole, così gli attori si facevano e bevevano da pazzi. Fu un inferno. Magari tutto questo nel film traspare, ma le scene di battaglia sono ancora di una tale forza.
l amore e il sangue flesh and blood
Cast strepitoso, comunque, proveniente da ogni parte del mondo, come l’australiano Jack Thompson, lo spagnolo Fernando Hilbeck, l’americana Susan Tyrell, l’amore di Carlo Monni, Tom Burlinson, Brion James, già replicante in “Blade Runner”, Simon Andreu. Tutto girato in Spagna, nel castello di “El Cid”, a Belmonte, Cuenca nella Mancha, a Avila, a Caceres. Grande film. Con grande piacere mi sono visto anche, su Netflix, il trashissimo queer crime colombiano “Historia de un crimen: Mauricio Leal”, scritto e diretto da Jacques Toulemonde Vidal con Juana del Rio, Johan velandia, Walter Luengas, Myriam de Lourdes, Nelson Camayo.
Historia de un crimen. Mauricio Leal
Storia dell’omicidio di un celebre parrucchiere di Bogotà con ciuffo biondo alla Malgioglio e della mamma adorata. Indaga una ispettrice dall’aria preoccupata. Confesso di aver capito dopo dieci minuti chi è l’assassino. Lei ci metterà venti giorni. Ma il film vale per la ricostruzione del negozio di parrucchiere di Mauricio Leal, star del mondo cafonal di Bogotà. Stracultissimo.
In chiaro che vediamo? Mah… Non è che ci sia tanta scelta in prima serata. Su Iris alle 21 passa il revenge movie con bombarolo “Lo specialista”, diretto da Luis Llosa con Sylvester Stallone, Sharon Stone, James Woods, Rod Steiger, Eric Roberts. Sembra che sia da vedere la scena nella doccia con Stallone e Sharon Stone nudi. Lei non voleva, Lui la convinse, racconta lui, con mezza bottiglia di vodka Black Death che gli aveva dato Michael Douglas e la scena si fece. Leggo che doveva girarlo David Finchger subito dopo “Alien 3”. Girò “Seven”.
Stallone chiese di poter rigirare molte scene che aveva con James Woods per avere più inquadrature e di toglierne altre con James Woods. Pensava che James Woods fosse un attore migliore e questo si capisse vedendo il film. Però… Su Cine 34 alle 21, passa “Infelici e contenti”, commedia diretta da Neri Parenti, scritta dal vecchio e glorioso Rodolfo Sonego, sorta di “Quasi amici” on the road con un cieco furbo, Greggio, e un paraplegico, Pozzetto, che cercano di riscattarsi a Sanremo e di vendicarsi sulle donne cattive, Yvonne Sciò, Marina Suma come moglie traditrice e Francesca D’Aloja. C’è anche un ottimo Angelo Bernabucci.
vin diesel le cronache di riddick 2
Su Canale 20 alle 21, 05 passa il fantascientifico “The Chronicles of Riddick”, diretto da David Twohy con Vin Diesel, Colm Feore, Thandie Newton, Judi Dench, Karl Urban. Rai Movie alle 21, 10 propone il revenge movie “Fuori controllo” di Martin Campbell con Mel Gibson, Ray Winstone, Danny Huston, Bojana Novakovic, Shawn Roberts. Non memorabile. Canale 27 alle 21, 10 “Free Willy. La grande avventura” di Will Geiger con Bindi Irwin, Beau Bridges, Mike Falkow, Darron Meyer, Jeanne Neilson, Kevin Otto. Meglio rivedersi “Twilight” diretto da Catherine Hardwicke, tratto dai romanzi di Stephenie Meyer con Kristen Stewart, Robert Pattinson, Taylor Lautner, Billy Burke, Peter Facinelli, Nediaset Italia 2 alle 21, 15, nascita di una serie che ha fatto storia.
Su cielo alle 21, 15 avete la cafonato anglo-hongkonghese con Steven Seagal “Belly of the Beast” di Ching Siu-tung con Max Ruddock, Byron Mann, Monica Lo, Tom Wu, Sarah Malukul Lane. Su Warner tv alle 21, 30 passa ancora una volta “C’era una volta il west” di Sergio Leone con Claudia Cardinale, Charles Bronson, Henry Fonda, Jason Robards, Gabriele Ferzetti. Rivedetevi almeno la prima grande scena iniziale con i tre killer, Jack Elam, Woody Strode e Al Mullock che aspettano Armonica, cioè Charles Bronson, per fargli la festa. E’ un capolavoro di tempi perfetti, di messa in scena e di montaggio di musica e suoni.
Saprete sicuramente che il canadese Al Mullock, sembra in crisi di astinenza, decise di buttarsi dalla finestra della sua camera d’albergo con il costume addosso a un giorno dalla fine delle riprese. Leone lo vide proprio andar giù, chiamò Claudio Mancini, il suo produttore esecutivo, e gli disse “Nun se poteva ammazzà ventiquattr’ore dopo, sto stronzo”. La cosa più complicata fu togliergli il costume (“A Clà… il costunm!”) per farlo mettere, il giorno dopo, a Giancarlo Santi, aiuto regista di Leone.
Notevoli anche i primi commenti di Leone, riportati da Claudio Mancini, quando vide per la prima volta Henry Fonda: “Ma questo è un vecchio rincojonito… ma io lo protesto… ma io ne pijo’n’antro”. Su Canale Nove alle 21, 35 avete la commedia natalizia “12 regali di Natale” di Peter Sullivan con Katrina Law, Aaron O'Connell, Donna Mills, Melanie Nelson, Jill Adler, Ali Durham.
Passiamo alla seconda serata con “Il principe abusivo” di Alessandro Siani con Alessandro Siani, Christian De Sica, Sarah Felberbaum, Serena Autieri, Marco Messeri, Rai Uno alle 22, 20, subito dopo il Don Carlos. Uscì per San Valentino del 2013, in mezzo al Festival di Sanremo, alle elezioni e al Totopapa2013, con un corredo di ben 540 copie. Segnò la prima regia di Siani, che lo scrisse assieme allo sceneggiatore di casa Cattleya Fabio Bonifacci, già co-sceneggiatore di “Benvenuti al Nord”. Non solo tornano per l’occasione i conflitti di classe, i poveri e i ricchi, i cafoni e gli eruditi, ma addirittura i popolani e i principi.
il principe abusivo christian de sica e marco messeri in una concitata scena del film
E’ vero che la storia somiglia un po’ a quella, ideata da Massimo Gaudioso, del secondo episodio di “Colpi di fulmine” prodotto da Aurelio De Laurentiis, con Lillo, autista popolano di un ambasciatore alla Santa Sede, Greg, che gli insegna come conquistare la bella popolana Anna Foglietta in una Roma ricostruita in Trentino per doveri di sponsor. Storia che qui è però divisa in due. Il povero napoletano Alessandro Siani viene scelto da Anastasio, cioè Christian De Sica, ciambellano del re di un oscuro principato delle Alpi, ovviamente siamo ancora in Trentino, come “fidanzato” della bella principessa Sarah Felderbaum solo per farle pubblicità sui giornali scandalistici.
alessandro siani e de sica il principe abusivo jpeg
Ma i due giovani si innamoreranno davvero, dopo che il ciambellano avrà fatto un corso di buone maniere al napoletano, mentre lo stesso Siani farà un corso di napoletano coatto a De Sica che si è innamorato della sua veracissima sorella Jessica Quagliarulo, cioè la canterina Serena Autieri. E’ vero però che questa storia somiglia anche a decine di commedie con principi e popolani che partono dal tempo dei telefoni bianchi e arrivano fino al vanziniano “Amarsi un po’” di ormai trent’anni fa con il meccanico romano Claudio Amendola, figlio di Mario Brega e Rossana Di Lorenzo, e la principessa Tahnee Welch, figlia di Riccardo Garrone e Virna Lisi. Nella commedia, insomma, nessuno inventa mai niente di nuovo.
maledetto il giorno che t’ho incontrato
Cine 34 alle 22, 55 lancia nella mischia un classico di Carlo Verdone, “Maledetto il giorno che ti ho incontrato” con Margherita Buy, Elisabetta Pozzi, Giancarlo Dettori. Rai Movie alle 23, 05 presenta il thriller “The Code” di Mimi Leder con Antonio Banderas, Morgan Freeman, Velizar Binev, Antony Byrne, Katie Chonacas. Chissà se l’ho visto? Iris alle 23, 35 ripropone “Rocky V” di John G. Avildsen con Sylvester Stallone, Tommy Morrison, Talia Shire, Burt Young, Sage Stallone. Sembra bruttissimo il thriller di Peter Facinelli “L’ora della verità” con la appena scomparsa Anne Heche, Thomas Jane, Jason Patric, Alex Haydon, Peter Facinelli, Aleksei Archer, Rai 4 alle 23, 35.
Bellissimo, me lo ricordo bene, il fantasy coi vecchietti “Cocoon” di Ron Howard con Don Ameche, Hume Cronyn, Tahnee Welch, Tyrone Power jr., Wilford Brimley, Brian Dennehy, Gwen Verdon, tutti fantastici. C’è anche Linda Harrison, la protagonisa de “Il pianeta delle scimmie” in uno dei suoi ultimi ruoli. Vinse due oscar, uno per gli effetti speciali e uno per Don Ameche. Leggo che doveva girare il film Robert Zemeckis, ma alla fine gli preferirono Ron Howard. Rai Movie all’1 presenta un film sulla politica americana diretto e interpretato da George Clooney piuttosto riuscito, “Le idi di marzo” con Ryan Gosling, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood, Paul Giamatti. Venne presentato a Venezia.
E’ una di quelle perfette macchine americane, scrivevo quando lo vidi. Dietro c'è una commedia di Beau Willimon, dove non c'è un errore di sceneggiatura, gli attori funzionano alla meraviglia e crediamo perfino al cinismo orrendo dei politici. Niente di nuovo, magari, se uno si ricorda i vecchi film di Shafner o Rossen, ma che è comunque un piacere ritrovare. Chi lo farebbe da noi, poi, un film serio sulla guerra tra gli addetti stampa per le primarie del partito democratico, coinvolgendo i giornalisti alla Sallusti, o sulle scopate sbagliate tra un politico e una stagista? Ecco, Clooney riesce a fare un film non solo credibile, ma di grande finezza intellettuale sulla politica americana e le sue macchine del fango, sui concetti non solo da noi smarriti di lealtà e dignità.
Ryan Gosling, come spin doctor intelligente, è grandioso, Clooney come democratico non limpido come sembra è perfetto, Paul Giamatti, Philip Seymour Hoffman e Marisa Tomei hanno ruoli più limitati, mentre Evan Rachel Wood è notevole come stagista democratica. Cine 34 all’1, 20 toglie la naftalina a “Polvere di stelle” di Alberto Sordi con Alberto Sordi, Monica Vitti, Wanda Osiris, Carlo Dapporto, John Phillip Law, Alvaro Viutali, Wanda Osiris. Lo avete visto, no? Vi consiglio piuttosto “Le magnifique” o “Come si distrugge la reputazione del più grande agente segreto del mondo” di Philippe De Broca con Jean-Paul Belmondo, Jacqueline Bisset, Vittorio Caprioli, Monique Tarbès, Hans Meyer, Rete 4 alle 2, 10.
Me lo ricordo vagamente, ma deve essere parecchio buono. Leggo che la sceneggiatura era di Francis Veber. Ma venne riscritta in gran parte da Jean-Paul Rappenau. Veber si offese mortalmente e tolse il nome. Qualcosa deve aver scritto anche Vittorio Caprioli. Su Rete 4 alle 3, 45 passa il vecchio erotico “Plagio” diretto da Sergio Capogna con Ray Lovelock, Mita Medici, Alain Noury, Dino Mele, Cosetta Greco, Giuliano Esperanti. L’ho visto a Genova nel 1968 o 1969 al cinema Orfeo di Via XX settembre, dove davano i film un po’ spinti.
Come spiegava allora il titolo, ma oggi non capiamo più il riferimento, il plagio rimandava, come nel caso Braibanti, a una storia d’amore omosessuale. In pratica abbiamo due studenti sessantottini in quel di Bologna, Mita Medici e Alain Noury, che si amano, ma entrano in contatto con un ragazzo ricco, Ray Lovelock, che li invita a casa sua, in una villa palladiana. E lì il rapporto diventerà a tre, ma forse più a due, maschio&maschio. Chiudo con un capolavoro come “Miracolo a Milano” di Vittorio De Sica con Emma Gramatica, Francesco Golisano, Paolo Stoppa, Cine 34 alle 4, 25.
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