strudel
(ANSA) - 40 mila euro andati letteralmente "in fumo", per colpa della fidanzata distratta che per cuocere lo strudel aveva acceso il forno dove i soldi erano stati nascosti. L'episodio - riportato oggi dai quotidiani locali - è emerso nel corso del processo a Padova per evasione fiscale nei confronti di Alberto Vazzoler, imprenditore di San Donà di Piave (Venezia) accusato di aver evaso il fisco riciclando all'estero denaro per 40 milioni di euro. Colpevole del rogo involontario la fidanzata e coimputata, Silvia Moro, che in un'intercettazione telefonica con la sorella racconta di non essersi accorta dei contanti al momento di infornare lo strudel.
VAZZOLER NETFRATERNITY
A detta della Guardia di Finanza questo comproverebbe il fatto che Vazzoler avesse a disposizione grandi quantità di denaro contante in casa e di volerlo occultare per evitare che venisse scoperto in eventuali 'blitz' investigativi. Vazzoler, residente nel Principato di Monaco ma domiciliato tra Padova e Jesolo, un passato da dentista ma col "pallino" della new economy, deve la sua fortuna a NetFraternity, la societa' fondata nel 1999 con sede a Dublino, che si occupava della vendita dei banner pubblicitari sui siti internet. Nel 2011 e' stato rinviato a giudizio in un processo per evasione fiscale, accusa dalla quale pero' e' stato assolto nell'ottobre del 2017. Venne arrestato nuovamente nel maggio 2018, nel filone che ha portato al processo di Padova, in un attico a Jesolo.