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    "DOMANI" È UN ALTRO GIORNO. DI POLEMICHE – IL QUOTIDIANO DIRETTO DA STEFANO FELTRI PUBBLICA UN’INTERVISTA A QUEI MATTACCHIONI DI “CERBERO PODCAST”, CHE VENGONO BANNATI UN GIORNO SÌ E L’ALTRO PURE DA “TWITCH”, E POI SI PENTE PERCHÉ I RAGAZZI PARLANO DI “FEMMINISMO TOSSICO” - MA CHI SONO DAVVERO? UNO DI LORO È MR. MARRA, FIDANZATO CON ALEX MUCCI. FORSE VE LA RICORDATE PER LE SUE GHIANDOLE MAMMARIE XXL....


     
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    DAGONOTA

     

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    Il 12 gennaio “Domani”, il quotidiano diretto da Stefano Feltri, ha pubblicato un'intervista di Marta De Vivo al “Cerbero Podcast”, uno dei collettivi e delle realtà più criticate - e seguite - di Twitch Italia. L'Internet femminista è insorto. Il motivo? A un certo punto, nell'intervista viene detto "femminismo tossico".

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    Attilio Palmieri, Eugenia Fattori e altri influencer/giornalisti (per mancanza di giornali) hanno immediamente accusato il quotidiano di De Benedetti di aver pubblicato un pezzo su un gruppo di fascisti, che inneggiano a Mussolini e fanno il saluto romano. Forse, però, non l'hanno letto. Perché nell'intervista non si parla minimamente di fascismo o Mussolini. La De Vivo è stata massacrata sui social, Domani non ha cancellato il pezzo ma l’ha “nascosto” dalla home page, aggiungendo una nota del direttore Feltri (14 gennaio) che si cosparge il capo di cenere per aver pubblicato l’intervista.

    EUGENIA FATTORI EUGENIA FATTORI

     

    Cerbero ha minacciato querela. Perché, dicono, certe cose sono state decontestualizzate e loro sono stati diffamati. Attilio Palmieri e Eugenia Fattori hanno bloccato i loro account Instagram, dove hanno più di 10mila follower a testa, perché non volevano ricevere messaggi da sconosciuti. Ora Domani ha annunciato che pubblicherà un nuovo articolo. Scritto da, indovinate un po', uno di quelli che si sono lamentati.

     

    LA PRECISAZIONE DI STEFANO FELTRI DOPO L’INTERVISTA AI CONDUTTORI DI CERBERO PODCAST, PUBBLICATA DA www.editorialedomani.it

    ATTILIO PALMIERI ATTILIO PALMIERI

     

    In questi giorni su Domani abbiamo avviato una discussione approfondita sullo strapotere delle piattaforme digitali e sulla discrezionalità che esercitano nel decidere cosa può o non può essere pubblicato.

     

    E continueremo ad approfondire questo tema. Tra gli articoli che abbiamo pubblicato sull'argomento c'è anche una intervista di una collaboratrice agli autori di un programma su Twitch, Cerbero podcast, cui è capitato di essere oscurati per alcuni contenuti dei loro show.

    L’intervista riporta però alcune loro idee con espressioni che non devono avere cittadinanza sul nostro giornale, come la locuzione “femminismo tossico” o un certo relativismo sulla gravità degli attacchi al Congresso americano oppure la rivendicazione di fare un po’ di simpatico bodyshaming, per ridere un po’.

     

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    Noi siamo per la libertà di espressione di tutti, anche di chi dice cose che non ci piacciono, ma non per l’equidistanza. I toni e i contenuti espressi dagli intervistati non ci piacciono per niente. È mancato un sufficiente controllo di editing preventivo del pezzo, senza dubbio, dovuto alla nostra scarsa familiarità con Twitch e con lo show in questione.

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    Di questo ci scusiamo con i lettori.

    Approfondiremo la questione, sia quella dello strapotere delle piattaforme, sia sui contenuti dello show e sulla denuncia che gli autori fanno di essere stati ingiustamente oscurati. Ma i nostri valori, le nostre priorità e anche i nostri toni restano molto diversi da quelli che ho sentito usare da Cerbero podcast, anche a proposito della discussione innescata dal nostro articolo.

     

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    CERBERO, IL PODCAST DELLE POLEMICHE OSCURATO DA TWITCH

    Marta De Vivo per www.editorialedomani.it

     

    Sono giovani e hanno una comunità enorme di ragazzi che ogni giorno li segue. E lo fa su Twitch, la piattaforma di live streaming di proprietà di Amazon. Nelle loro dirette streaming, Cerbero Podcast parlano di tutto: dall’attualità alla vita di tutti i giorni. Ma lo fanno in una maniera tale che li ha suscitato molte critiche e più volte il ban da Twitch.

     

    Il Cerbero Podcast è stato creato da Davide Marra, Simone Santoro e Mr Flame, poi si è aggiunto anche David Rubino. Per loro Twitch è un lavoro a tempo pieno, anche se molti non lo capiscono ancora. «Lavorare su questa piattaforma è entusiasmante quanto impegnativo – spiegano – necessita di un processo creativo costante. È un modo nuovo di fare intrattenimento».

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    Per voi però è un lavoro a tutti gli effetti. Il grande pubblico lo capisce?

    È un mare di squali e c’è molta competizione sul web. Bisogna sempre tenersi aggiornati, pensare a nuovi format da proporre… è tutt’altro che un passatempo. Molti non ci prendono ancora sul serio. Eppure noi paghiamo le tasse, il nostro lavoro vale come quello di chiunque altro. Abbiamo da poco aperto una srl proprio per farci prendere più seriamente da quelli più anziani, che ci snobbavano per una mancanza di “ufficialità”.

     

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    Come vivete la libertà d’espressione? Siete molto schietti, sarcastici e provocatori. È il vostro punto di forza ma anche quello che vi rende facilmente attaccabili.

    Noi la libertà d’espressione la viviamo in un modo tutto nostro, siamo provocatori, non abbiamo paura di dire la nostra. E per questo spesso siamo stati bannati, talvolta anche ingiustamente. Twitch è una piattaforma americana, negli Stati Uniti dicono tanto sulla libertà d’espressione, ma alla fine non sono così liberi e si può essere bannati per delle piccolezze.

     

     

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    Questo argomento è diventato di grande attualità. Trump è stato bannato da Facebook e Twitter, mentre altri politici conservatori no. È giusto che sia un colosso tech a decidere chi mettere a tacere?

    No, secondo noi è pericoloso. Oggi lo fanno con Trump, domani lo possono fare con qualcun altro. Serve un regolamento preciso, detto e considerato che l’incitazione all’odio è sempre e comunque sbagliato.

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    Intendete un regolamento per il web?

    Sì, non può rimanere tutto così ancora a lungo, i social non possono restare una giungla per sempre. Sono inoltre necessari dei diritti che vengano riconosciuti a chi lavora sul web. Noi siamo dei lavoratori come tutti gli altri, non è possibile che improvvisamente ci blocchino senza un motivo, com’è successo qualche tempo fa. È il nostro lavoro e meritiamo di essere tutelati come tutti gli altri.

     

    Credete che sui social ci sia una semplificazione esagerata dei concetti?

    Noi parliamo spesso di questi argomenti, la semplificazione ormai ha preso una deriva incredibile, pensiamo al femminismo tossico o ad altre estremizzazioni. Noi pensiamo che sia giusto trovare un equilibrio, non è tutto bianco o nero. Alcuni illustri intellettuali nei loro commenti sul recente assalto a Capitol Hill, hanno preso delle posizioni a nostro avviso troppo semplificate, la realtà è più complessa di così: non mi puoi venire a dire che «se fossero stati neri avrebbero sparato subito». È più difficile di così, la realtà va analizzata.

     

    Come convivete con l’odio sui social e in generale online?

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    Come tutti i lavori, anche il nostro ha vantaggi e svantaggi. Abbiamo alcuni comfort e altri aspetti negativi: l’odio è fra questi. Noi pensiamo solo a fare bene quello che facciamo. A volte, quando si tratta della nostra community e non di qualcosa che viene dall’esterno, invitiamo anche all’educazione, anche se ormai abbiamo imparato a conviverci senza l’angoscia che magari potevamo provare all’inizio.

     

    Cosa vedete nel vostro futuro?

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    Puntiamo a migliorarci sempre di più e a coinvolgere un’utenza sempre maggiore e il più variegata possibile. Sogniamo di essere il più grande show di Twitch. Quando hai sviluppato delle competenze, le hai per sempre: non escludiamo in futuro di provare a condurre qualche show in tv o in radio. Alla fine, però, potrebbe anche succedere che il web superi del tutto la televisione e che per noi sia sufficiente restare su Twitch. Intanto, cerchiamo di concentrarci sul presente, il futuro è in costruzione.

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    CERBERO PODCAST, ECCO TUTTA LA STORIA DEL GRUPPO DI AMICI PIÙ CHIACCHIERATO DI TWITCH ITALIA!

    Danielepara_ per www.webboh.it

     

    La loro alchimia ha conquistato i cuori dei fan più accaniti, il Cerbero Podcast è ad oggi il miglior gruppo di streaming su Twitch Italia. Caratteri differenti e vedute spesso molto distanti rendono le loro dirette un salotto di discussione maturo e con tanta ironia. Ecco chi sono i quattro protagonisti del podcast, che si sono iscritti su Twitch il 28 ottobre 2018: Davide Marra, Simone Santoro, Mr Flame e Davide Rubino.

     

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    Davide Marra (che tanti conosceranno come Mr. Marra) è un personal trainer appassionato di cinema che nel 2017 ha intrapreso la carriera “youtubica” pubblicando monografie sui registi e attori e recensioni di pellicole. Davide ha una vera e propria attrazione verso tutto ciò che è artistico: musica, disegno, pittura. Si è dedicato anche alla registrazione di alcuni filmati a luci rosse (anche uno “particolare” con l’attrice professionista Malena), sotto lo pseudonimo di Mr. Casanova. Recentemente, insieme alla fidanzata Alex Mucci, ha annunciato di aspettare un figlio, il cui sesso non è ancora noto. Davide apporta al gruppo nozioni culturali, cinematografiche ed è senza dubbio il più pacato tra i quattro.

     

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    Simone, aka Youtube Fa Cagare, nasce sul web nell’agosto del 2016, data di creazione del suo attuale canale. Fra i pionieri della critica sulla e della piattaforma Google (e questo gli ha causato non pochi grattacapi!), inizialmente la sua crescita è stata esponenziale, nonostante la sua identità non fosse nota. Infatti si pensava che dietro a quel canale ci fossero personaggi già noti al mondo del web, tra cui Synergo e Yotobi. È appassionato di musica ed è il frontman dei Futuryo, gruppo musicale fondato con amici. Simone è l’anima musicale del gruppo, rappresenta una dose di pazzia e spontaneità.

     

    Mr. Flame e David Rubino, ecco chi sono i due membri del Cerbero!

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    Mr. Flame è uno youtuber romano, distintosi sul web per le critiche alla falsità dei video prank. Indossa la maschera per distinguere la vita privata da quella online. In pochi sanno che il ragazzo sarebbe il cugino della nota Alisha Griffanti, aka LaDivaDelTubo. Molto noti sono stati i suoi scontri con LaSabrigamer, con la quale ha avuto una querelle molto dura, in cui non si sono risparmiati critiche e polemiche. Il padre Canepazzo è di tanto in tanto protagonista dei video e delle dirette dei ragazzi. Flame porta al gruppo genuinità e simpatia, riuscendo a scherzare e a criticare gli ospiti senza peli sulla lingua.

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    David Rubino è il nuovo membro del Cerbero Podcast e sostituisce i ragazzi durante i loro giorni di riposo. Nasce su Youtube nel periodo di Mr. Flame e i suoi format sono stati analoghi a quelli del collega. La critica ha caratterizzato i temi del suo canale, oltre al commento delle notizie giornaliere. La sua bonarietà e l’ironia hanno senza dubbio portato nuova linfa vitale al progetto.

     

    Chi è il membro del gruppo più affine a voi? Chi preferite? Fatecelo sapere!

     

     

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    BESAME MUCCI – CHI SI CREDE DI ESSERE ALESSIA ANDREA MUCCI, DETTA “ALEXIS M”: LAUREATA IN INGEGNERIA SPAZIALE, PREFERISCE MINI-BIKINI ALLE TUTE AEROSPAZIALI – NATA A PESCARA, DOTATA DI GHIANDOLE MAMMARIE XXL, FA LA BONAZZA SU INSTAGRAM (1 MILIONE E 300MILA PIPPAROLI) CON FOTO DA ARRAPATA – VIDEO + FOTOGALLERY DA URLO

    https://www.dagospia.com/rubrica-2/media_e_tv/besame-mucci-ndash-chi-si-crede-essere-alessia-andrea-mucci-detta-208649.htm

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