netanyahu mossad

IL DEEP STATE ISRAELIANO METTE "BIBI" IN UN ANGOLO - DOPO OLTRE 60 MILA MORTI A GAZA, PERFINO 600 AGENTI DEI SERVIZI SEGRETI ISRAELIANI, TRA CUI 19 EX CAPI DELLE AGENZIE DI SICUREZZA DELLO STATO EBRAICO (NON PROPRIO DELLE MAMMOLETTE DI PRIMO PELO), CHIEDONO A NETANYAHU DI CAMBIARE STRATEGIA IN MERITO ALLA GUERRA NELLA STRISCIA - IL GRUPPO, DI CUI FANNO PARTE ANCHE L'EX PREMIER EHUD BARAK ED EX DIRETTORI DELL'INTELLIGENCE MILITARE, SI CHIAMA "SPERANZA" E CHIEDE UN CESSATE IL FUOCO E DI RIPORTARE A CASA GLI OSTAGGI ISRAELIANI: "HAMAS NON RAPPRESENTA PIÙ UN PERICOLO"

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600 EX FUNZIONARI ISRAELE A TRUMP, SPINGA PER FINE GUERRA

(ANSA) - ROMA, 04 AGO - Un gruppo di circa 600 funzionari della sicurezza israeliani in pensione, tra cui ex capi di agenzie di intelligence, ha scritto al presidente degli Stati Uniti Donald Trump per fare pressione su Israele affinché ponga immediatamente fine alla guerra a Gaza.

benjamin netanyahu su un carro armato israeliano

 

Lo riferisce la Bbc, citando una lettera diffusa ai media. "È nostra convinzione professionale che Hamas non rappresenti più una minaccia strategica per Israele. La vostra credibilità presso la stragrande maggioranza degli israeliani aumenta la capacità di indirizzare Netanyahu e suo governo sulla giusta strada: porre fine alla guerra e alle sofferenze, restituire gli ostaggi".

 

 

I BIG DEL MOSSAD CONTRO NETANYAHU: FINIRE LA GUERRA

 

Estratto dell'articolo di Nello del Gatto per "la Stampa"

 

Diciannove ex capi delle agenzie di sicurezza israeliane, come Mossad e Shin Bet e l'ex premier Ehud Barack che è stato anche capo di stato maggiore oltre a ex direttori dell'intelligence militare, si sono riuniti per discutere della situazione della situazione del conflitto a Gaza e quella degli ostaggi dopo quasi 670 giorni di guerra.

mossad israele

 

Si definiscono "Hatikva", la speranza, lo stesso nome dell'inno nazionale israeliano e di un gruppo che sta diffondendo da tempo le idee di ex capi dei servizi e dell'esercito israeliani, il più delle volte in disaccordo con la gestione della guerra decisa da Netanyahu. Il loro intento è di «sostituire una macchina del veleno con una macchina della speranza, per lottare insieme per la democrazia».

 

I membri del gruppo, le diverse generazioni di capi delle forze di sicurezza israeliane, hanno anche diffuso un video del loro incontro, nel quale, seduti al tavolo, questi ex responsabili della sicurezza israeliana commentano le vicende della guerra e provano a dare una loro risposta.

 

«Finite la guerra e restituite gli ostaggi!», chiedono in «un appello straordinario, come non ne abbiamo mai visti in Israele. Stasera lanciamo un appello pubblico al pubblico israeliano e chiediamo al governo israeliano: fermiamo la guerra degli ingannati. Riportiamo a casa i rapiti in un colpo solo. Ogni israeliano dovrebbe leggere questo appello».

 

bombardamenti israeliani su gaza

Tra i partecipanti alla riunione e firmatari dell'appello, ci sono gli ex capi dello Shin Bet, i servizi interni, Ami Ayalon, Nadav Argaman, Yorem Cohen, Yaakov Perry e Carmi Gillon. Con loro, gli ex capi del Mossad Efraim Halevi, Tamir Pardo, Dani Yatom e l'ex capi dell'esercito Moshe (Bogi) Ya'alon oltre a ex leader dell'intelligence militare. Halevi è riconosciuto come un pragmatico soprattutto sulla questione palestinese. [...]

 

Allo stesso modo, dopo il riavvicinamento tra l'Arabia Saudita e l'Iran, propose un avvicinamento con Teheran, sostenendo anche l'accordo sul nucleare, anche in chiave difensiva. [...]

ehud barak benjamin netanyahu negli anni 70 quando serviva nel sayeret matkalMOSSAD