salvini (d), con silvio berlusconi e giorgia meloni sul palco allestito in piazza maggiore a bologna 77
Forza Italia ha già preparato insieme a Lega e Fratelli d'Italia una 'bozza' di programma in vista delle prossime elezioni politiche. L'ex premier Silvio Berlusconi lo spiega alla presentazione della lista azzurra alle Comunali di Milano. Prova così a ricucire con Matteo Salvini e Giorgia Meloni, dopo lo scontro sulla candidatura a Roma e la scelta di sostenere Afio Marchini e non la Meloni nella corsa alla guida del Campidoglio. Il leader di Forza Italia annuncia che si prepara anche la squadra di governo che sarà composta per lo più "da persone che vengono dalla vita vera. L'accordo è per tre ministri di FI, tre della Lega, due di FdI (e 12 che vengono dalla vita vera). Stiamo cercando la squadra, finora ne abbiamo individuati quattro".
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Berlusconi ha raccontato alcuni punti della bozza di programma per le politiche: da una flat tax per chi ha un reddito al di sopra dei 12 mila euro, una riforma fiscale con un condono, la chiusura immediata di Equitalia e anche, "può darsi, l'introduzione di una moneta nazionale aggiuntiva che non è vietata", oltre alla riforma della Giustizia.
Poi ha attaccato la riforma costituzionale del governo Renzi. "Se avrà il via libera al referendum di ottobre la riforma costituzionale "con il combinato disposto della legge elettorale", secondo Berlusconi, porterà a una cosa che "non possiamo chiamare altro che regime", ha detto.
Berlusconi e Meloni
Secondo l'ex premier "Forza Italia può salire oltre il 20% ma la condizione è che " il vecchietto resti in campo ancora". Berlusconi ha spiegato che secondo i sondaggi il Pd è al 30,2 con Renzi sceso al 28, il movimento 5 stelle è al 28 e il centrodestra al 33. Se però si andasse al ballottaggio perderebbe e dunque "per dare un governo di democrazia al Paese la sola strada per il centrodestra è superare - ha concluso - il 40%".
SALVINI MELONI PIVETTI
Il leader di Forza Italia ha poi lanciato un j'accuse nei confronti dei giudici di Milano. "Qualcuno a Milano chiese alla Bocassini di parlare di me e montare calunnie, trasformando in festini a luci rosse le mie cene - spiega - . Fui condannato in primo grado e poi assolto completamente in appello e Cassazione, ma il governo Berlusconi fu colpito dall'accusa e perse credibilità in Italia e oltre i confini. Lo considero un colpo di Stato. Abbiamo subito dei colpi di Stato, da Mani Pulite e Tangentopoli con la presa di potere della magistratura, alla Deutsche Bank che ha portato in vendita sul mercato secondario migliaia di titoli pubblici italiani con la regia della più grande autorità dello Stato e il concorso dei Paesi stranieri, alle accuse della Boccassini montate in menzogne".
MATTEO SALVINI GIORGIA MELONI