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    DOPO IL CAOS SUL MOSE, FONDAZIONE CRT S DALLA PALLADIO DI MENEGUZZO - EDF E I FINANZIAMENTI ALLA MOGLIE DI PROGLIO - CAUSA A FACEBOOK SULLE REMUNERAZIONI - ARIA DI FESTE ALLA MASERATI


     
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    PARTERRE

    1-CRT E IL MANDATO PER SCIOGLIERE EFFETI
    Ma.Fe. per "Il Sole 24 Ore"

     

    Roberto Meneguzzo Giorgio Drago Roberto Meneguzzo Giorgio Drago

    Pieno mandato dal consiglio di amministrazione di Fondazione Crt al segretario generale, Massimo Lapucci, a proseguire verso un rapido scioglimento di Effeti, il veicolo compartecipato insieme Ferak a cui fa capo il 2,15% del Leone. La strada è segnata ormai da tempo, e nei giorni scorsi – ancora prima che scoppiasse la tempesta giudiziaria intorno al Mose – lo stesso Lapucci aveva incontrato i rappresentanti Ferak (nel capitale c'è la famiglia Amenduni con il 38,8%, Palladio e Finint con il 23,8% a testa, Veneto Banca con il 9,9% e la famiglia Zoppas con il 3,7%) per definire il percorso di scioglimento della società: ieri il cda della Fondazione ha confermato la volontà di chiudere in tempi rapidi, anche per sfruttare una fase di Borsa che vede il titolo Generali sopra quota 16,5 euro, non lontano dai 18 euro a cui è in carico a Effeti. Confermato anche l'impianto dell'operazione: il divorzio, più che consensuale, vedrà la quota del Leone equamente spartita tra i due (quasi ex) partner.

     

    ROBERTO MENEGUZZO ROBERTO MENEGUZZO

    2-ARIA DI FESTE ALLA MASERATI
    M.Cia. per "Il Sole 24 Ore"

     

    Maserati corre verso le celebrazioni dei cento anni con un boom di vendite senza precedenti: 12.512 vetture nei primi 5 mesi. In tutto il mondo. Ed è un risultato tanto più significativo se raffrontato alle 15.400 unità di tutto il 2013. Solo a maggio 3.068 macchine. Ma non tutto sembra essere sincronizzato nel verso giusto: da una parte, i nuovi modelli come il prospettato suv Levante e la spettacolare Alfieri (che sarà prodotta dopo il successo di critica e di pubblico del concept al salone di Ginevra), una fabbrica, quella di Grugliasco, tutta nuova per fare le protagoniste della rinascita del Tridente: la Ghibli e la Quattroporte.

    BABY BOOMERS FACEBOOK BABY BOOMERS FACEBOOK

     

    Ma dall'altra parte si accendono nuove e inattese polemiche sul fronte delle rivendicazioni sindacali, con l'annuncio di uno sciopero, venerdì prossimo, di quattro ore proprio nella fabbrica piemontese. Il motivo? Le ferie. L'azienda ha comunicato 15 giorni di vacanza nelle due settimane centrali di agosto e i termini non sarebbero stati concordati con i lavoratori. E così sono scattate le proteste delle sigle sindacali Fim, Uilm e Ugl. Ma anche lo stupore dell'azienda.

     

    3-EDF E I FINANZIAMENTI ALLA MOGLIE DI PROGLIO
    M.Mou. per "Il Sole 24 Ore"

     

    Henri Proglio, presidente di Edf, nega e smentisce, ma l'inchiesta va avanti. L'ufficio centrale di lotta alla corruzione e alle violazioni finanziarie e fiscali, creato in ottobre dopo lo scandalo dell'ex ministro del Bilancio Jérome Cahuzac, vuol capire da dove arrivavano e perché i cospicui versamenti (circa 1,8 milioni) effettuati nel corso del 2013 sui conti della moglie di Proglio, l'attrice Rachida Khalil.

     

    CANTIERE DEL MOSE CANTIERE DEL MOSE

    Alcune di queste somme provengono infatti da società fornitrici di Edf il cui business non ha apparentemente nulla a che fare con il lavoro dell'attrice. Il sospetto è che ci siano state pressioni da parte appunto di Proglio. Il fatto che queste indiscrezioni riemergano ora, a pochi mesi dalla scadenza del mandato (novembre 2014) del presidente di Edf (nominato da Sarkozy e inviso ad alcune componenti del partito socialista e del Governo), potrebbe non essere casuale.

     

     

    4-CAUSA A FACEBOOK SULLE REMUNERAZIONI
    R. Fi. per "Il Sole 24 Ore"

     

    venezia progetto mose cantieri x venezia progetto mose cantieri x

    Causa singolare contro Facebook e il suo amministratore delegato, Mark Zuckerberg, accusati di aver «sprecato» asset della società concedendo compensi eccessivi ai manager. Ad avanzare l'azione legale - ha riportato ieri l'agenzia Bloomberg - è l'azionista Ernesto Espinoza, secondo il quale Facebook ha pagato alcuni direttori del consiglio di amministrazione in media 461 mila dollari lo scorso anno, il 43% in più rispetto alle aziende rivali. Espinoza chiede al giudice di recuperare «i compensi eccessivi» e di imporre «significative restrizioni alla capacità del consiglio di amministrazione» di stabilire compensi.

     

    HENRI PROGLIO HENRI PROGLIO

    Il giudice entrerà nel merito dell'azione legale. Ma, al di là dell'entità assoluta degli importi contestati, Facebook - con 162 miliardi di dollari di capitalizzazione - è grande dieci volte i suoi principali concorrenti: Linkedin, il maggiore per dimensioni, capitalizza 19 miliardi, Iac 5,6 miliardi, Zynga 2,6 miliardi, Pandora 5,2 miliardi, Groupon 4,1 miliardi. 

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