chicco testa
1 - MEZZE
Jena per “la Stampa” - Al governo è in arrivo Chicco Testa, un uomo adatto a tutte le mezze stagioni.
2 - TESTA PERDE QUOTA NELLA CORSA PER IL MISE - CARRAI IN BILICO
Goffredo De Marchis per “la Repubblica”
chicco testa veltroni
Testa o croce? La partita per la poltrona di ministro dello Sviluppo economico «è ancora aperta» e non si chiuderà oggi com'era previsto. Significa che sul nome di Chicco Testa, ex presidente dell' Enel, oggi alla guida di Assoelettrica, crescono i dubbi e va registrata una frenata.
È sempre in corsa, ha delle caratteristiche che Matteo Renzi cerca, compresa la sua non appartenenza alla categoria del "nuovo" a tutti i costi, anche se questo contraddice la regola della rottamazione. Ma il nome di Testa non è più in pole position e Palazzo Chigi si è messo alla ricerca di una donna per sostituire Federica Guidi, dimessasi per il caso Tempa Rossa.
chicco testa spiaggiato
PAOLA DE MICHELI
La scelta potrebbe ricadere su Paola De Micheli, attuale sottosegretario all' Economia, ex bersaniana e ex lettiana. C'è dunque un altro rinvio. Ma il premier ha garantito che il ministro si conoscerà entro questa settimana. Il profilo di Testa non gli dispiace: in quel dicastero servono le connessioni, al netto del conflitto d' interessi, la conoscenza di vari mondi. In questo un "senior" come Testa offre maggiori garanzie di una personalità più giovane.
federica guidi e gianluca gemelli
chicco testa novella benini
Però il governo si è già scottato con la Guidi individuando una manager in arrivo dal settore privato. Con De Micheli, o con Teresa Bellanova, viceministro sempre a Via Veneto, o con Claudio De Vincenti, ovvero con politici o tecnici che vengono dall'Università il pericolo di relazioni troppo profonde con il mondo dell' industria si riduce di molto.
C' è poi il tema del gender gap, che Renzi ha citato anche durante il suo ultimo viaggio negli Stati Uniti durante un discorso ad Harvard. Il premier ha già sostituito Federica Mogherini con Paolo Gentiloni e Maria Carmela Lanzetta con Enrico Costa. Può farlo una terza volta? Oggi ci sono 10 ministri e 5 ministre, forse si deciderà di riequilibrare.
Questa è la settimana decisiva anche per la sorte di Marco Carrai.
chicco testa veltroni e bettini
L'imprenditore e amico fraterno di Renzi dovrebbe finalmente approdare nello staff di Palazzo Chigi per occuparsi di Big Data e cybersicurezza. Un ulteriore rinvio avrebbe il sapore di una nomina tramontata definitivamente e per certo non verrebbe accettato da Carrai.
Il punto è che adesso il governo e soprattutto Renzi devono definire i poteri della consulenza, questo è l' elemento fondamentale che farà decidere l' amico del premier per il sì o per il no. Non è ancora stata trovata la formula con la quale inquadrare Carrai nella struttura di staff della presidenza del Consiglio. Sicuramente, nel corso delle settimane, le sue competenze si sono ridotte rispetto alle aspettative, le pressioni (da quelle del Quirinale ai "suggerimenti" dei vertici dell' intelligence) hanno trasformato l' incarico da "heavy" a "light". Per questo continuano a girare voci di un possibile passo indietro dello stesso Carrai.
chicco testa michela rocco di torrepadula
3 - L'ETERNO RITORNO DEL BOIARDO VIP COSÌ LA ROTTAMAZIONE VA IN SOFFITTA
Filippo Ceccarelli per “la Repubblica”
chicco testa boschi
Vero che a volte il potere, nella sua irridente incertezza, è crudele con tutti e con ciascuno. Eppure, a tutt' oggi sembra quasi impossibile che Chicco Testa diventi ministro (dello Sviluppo economico). Tale incredulità trova tuttora le sue ragioni in diverse, anzi molteplici variabili: dai dubbi sui superstiti orizzonti della rottamazione ai potenziali conflitti d' interesse del candidato, fino all' imminente stagione estiva, irresistibilmente foriera di magnifici party, alcuni addirittura e convenientemente sponsorizzati.
E se negli ultimi anni il giornalismo, almeno in questo coerente con l'evoluzione della vita pubblica, non è più in condizione di trascurare dicerie e pettegolezzi, beh, anche a costo di innalzare la triste bandiera rosicona tanto vale dire subito che il nomignolo con cui l' aspirante ministro ha dovuto a lungo fare i conti era quello, del tutto assonante, di «Chicco Festa».
chicco testa annalisa chirico
Soprannome contro il quale legittimamente l'ex presidente dell' Enel e dell' Acea si è ribellato reputandolo «offensivo», comunque tale da dipingere il suo destinatario «come uno che mette al primo posto il divertimento». Quindi i piaceri, la buona tavola, l'allegra compagnia, le ore piccole.
chicco testa ai tempi del pci
Ma qualcosa in realtà doveva essere davvero cambiato in lui, nell'era Renzi. Qualcosa che arricchiva l'era ambientalista primigenia, e poi l' era trasgressiva (fotoromanzo sul giornale delle lucciole), ma pur sempre comunista; e dopo l' era rutelliana, l' era capalbiana (dopo un' infinità di «Cafonal» culminata in una foto in cui lo si vide ritto in groppa al suo bianco cavallo, a nome «Doge»), quindi l'era sabaudina (con racconti di turbinosi amori) e infine anche l' era del comando neo energetico e nuclearista, quest' ultima culminata in una sorta di misterioso selfie «davanti al sarcofago» - così l' auto-didascalia contenente «i resti del reattore n.4 della centrale di Chernobyl».
raffaella mangini e chicco testa
O almeno. Per quanto restii ai controlli di coerenza, ai collezionisti di immagini e ritaglini non era sfuggita una piccola, ma significativa lettera che Chicco Testa aveva scritto al Foglio appena due mesi dopo la presa renziana di Palazzo Chigi e che purtroppo non si può riportare nella sua interezza, pur essendo un rimarchevole documento di questo tempo un po' così.
capalbio libri chicco testa
E comunque: «Conosco Matteo Renzi da quando non era sindaco di Firenze - era l' esordio - e pur essendo molto più vecchio di lui possiamo dire che c' è una certa amicizia ».
Bene, in nome di questa Chicco Testa rivelava un costante, sintomatico invio di suoi sms al premier in ore antelucane; non solo, ma si faceva testimone e garante che la risposta di Renzi «arrivava dopo un minuto», pure notificando alla pubblica opinione di essersi segnato le ore: 5,15; 6,01; 5,49...
Ora, a veder bene, la meticolosa rivelazione contabile lasciava immaginare un insolito, ma impetuoso desiderio di impegno. Uno slancio di servizio e di protagonismo che tuttavia, con necessario arbitrio, è possibile collocare tra il nuovo che avanza e l' eterno ritorno, l' usato sicuro e la capriola con avvitamento.
Chicco Testa
Per il resto, Chicco Testa è assai meno antipatico della sua indubbia voglia di esserci, farsi notare e possibilmente ammirare. Né la mondanità può essere rinfacciata come antidoto al governo. Solo, sembrava destinato a un' altra carriera. Non molto tempo fa, al teatro Parioli, aveva recitato Churchill. Nel cast con lui l' onorevole Dambruoso, Myrta Merlino e Francesca Chaouqui.
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