Marco Accetti
"Enrico De Pedis noi lo chiamavamo imprenditore". Nel rapimento di Emanuela Orlandi l'ex boss della Banda della Magliana, ebbe un ruolo di primo piano. E avrebbe nascosto la quindicenne cittadina vaticana scomparsa il 22 giugno 1983 a Roma, "prima a Villa Lante al Gianicolo e poi dopo qualche giorno in un camper vicino a Villa Streicht".
A sostenerlo, in un verbale finora rimasto inedito, il controverso fotografo Marco Accetti che da tempo afferma di aver avuto un ruolo fondamentale in uno dei misteri più celebri d'Italia. E non solo. Accetti dice di essere stato protagonista anche della sparizione di Mirella Gregori sempre nello stesso anno.
Marco Accetti
Sentito più volte tra la primavera e l'estate del 2013 in Procura, Accetti definisce De Pedis "imprenditore". "Le due scomparse sono state organizzate nel tempo - viene spiegato nei verbali - selezionando le ragazze, facendole avvicinare da coetanee per conquistarne la fiducia".
Il fotografo, si sottolinea nei verbali, poi "racconta nel dettaglio l'organizzazione della messinscena della sparizione delle ragazze e delle operazioni preliminari in cui erano coinvolte numerose persone, specialmente ragazze di cui si rifiuta di fare il nome coinvolgendo in quella di Emanuela Orlandi anche Enrico De Pedis che lui dice "noi chiamavamo l'imprenditore" e prelati qualificabili come officiali maggiori di seconda classe dei quali lo stesso non intende fare i nomi". [...]
emanuela orlandi
Un altro tassello inedito dunque nel lungo mistero della cittadina vaticana a pochi mesi dal quarantennale della scomparsa. Negli ultimi giorni inoltre si è parlato di un audio shock che sta per essere svelato in cui un socio di De Pedis farebbe nomi e cognomi di persone coinvolte nel caso. E che potrebbero lambire il Vaticano. Tutto materiale che potrebbe controllare e approfondire in una commissione d'inchiesta parlamentare che pare possa essere presto istituita.
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