Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera”
la finestra di casa di Hasib Omerovic
Mentre l'inchiesta prosegue per accertare le responsabilità dei poliziotti su quanto accaduto a fine luglio nell'appartamento della famiglia Omerovic a Primavalle, Hasib - il disabile volato giù dalla finestra - si sforza di superare lo choc e le ferite, e la sua famiglia si prepara ad andare a vivere altrove, chiedendo al Comune un nuovo alloggio popolare, il Dipartimento di pubblica sicurezza prende le prime misure disciplinari.
Una settimana dopo la denuncia della famiglia Omerovic è stato disposto l'avvicendamento di due alti dirigenti del distretto di Primavalle: il numero uno del commissariato, Andrea Sarnari, e la sua vice, Laura Buia, sostituiti, spiegano dal Dipartimento, «anche al fine di ristabilire un clima adeguato all'interno del distretto». Dunque, una scelta di discontinuità con la gestione che ha garantito la sicurezza del quartiere fino a oggi.
Hasib Omerovich
L'obiettivo, viene spiegato, è recuperare credibilità e serenità, essenziali per far lavorare al meglio un presidio della polizia. Al posto di Sarnari è arrivato Roberto Ricciardi dalla Questura di Viterbo. I dirigenti rimossi non sarebbero ancora indagati, ma potrebbero essere iscritti insieme con i quattro agenti che avevano effettuato il controllo in casa Omerovic e altri sottufficiali nei confronti dei quali i magistrati ipotizzano reati pesanti, come concorso in tentato omicidio e falso.
Hasib Omerovic
Al momento è stato accertato che i quattro indagati non avevano mandato per perquisire l'abitazione della famiglia di Hasib, nè avrebbero ricevuto l'autorizzazione da chi li dirigeva. In più non hanno portato con loro un mediatore o un assistente sociale per garantire ad Hasib, sordomuto dalla nascita, la piena comprensione di quanto stava avvenendo. Tanto più che si trattava di un accertamento delicato, ovvero l'identificazione di un soggetto segnalato nel quartiere per presunte molestie a ragazze.
primavalle polizia Hasib Omerovic
Di colpo però la situazione è degenerata: il rom si sarebbe sentito minacciato e, secondo un'ipotesi ancora embrionale dei pm, sulla base del racconto della sorella Sonita, anche lei disabile e presente in casa, sarebbe stato fotografato dagli agenti (non è chiaro a che titolo), quindi picchiato (sono stati sequestrati un manico di scopa spezzato e un lenzuolo insanguinato), ed è quindi caduto dalla finestra della sua camera finendo in coma al Gemelli per oltre un mese.
polizia caso Hasib Omerovic
Ma non è tutto: il pm Stefano Luciani lavora anche al seguito del dramma. Alla relazione prodotta dai poliziotti sull'operazione condotta. Gli agenti avrebbero ribadito la propria versione dei fatti, ossia che il ragazzo ha tentato il suicidio gettandosi di sotto autonomamente per sfuggire a quello che, dicono, era in realtà un controllo di routine in una zona problematica come Primavalle.
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