1 - L'INSULTO DI CORONA A BERLINGUER E LA RAI SI SCUSA
Maria Volpe per il “Corriere della Sera”
MAURO CORONA E BIANCA BERLINGUER
«Stai zitta gallina». Non sono nuovi Bianca Berlinguer e Mauro Corona a bisticci e liti. Ma ogni volta l'asticella si alza un po' di più e - come era prevedibile - si è arrivati all'offesa. Martedì sera a Cartabianca , in prima serata su Rai3, non sono andati in onda solo i commenti ai risultati elettorali, ma anche un acceso diverbio tra la giornalista e lo scrittore che vive in montagna. Corona stava parlando di un albergo: lei pensa che lui voglia fare pubblicità e lo ferma, lui si innervosisce.
Dopo poco sbotta: «Senta Bianchina se lei mi vuole qui tutta la stagione mi fa dire le cose, se no la mando in malora e me ne vado». Replica Berlinguer: «Lei può fare quello che vuole, ma non può fare pubblicità su un albergo». Arrabbiato: «Ma stia zitta una buona volta, gallina! Allora da stasera la sua trasmissione se la conduce da sola, gallina».
MAURO CORONA E BIANCA BERLINGUER
Risentita: «Senta io non posso accettare che lei diventi maleducato e sgradevole, insultandomi mentre conduco la trasmissione. Quindi gallina lo dice a chi le pare, ma non si permetta di dirlo a me. Chiaro il concetto?». Offeso: «Basta, basta, basta. Non dico più niente, mi stia bene» (si alza e se ne va). La lite non è passata inosservata e sul web viene riportata la baruffa tra due volti noti da tempo protagonisti di scambi vivaci, ma che alla fine sono sempre lì, ogni martedì. Raggiunta al telefono, Berlinguer ha preferito non rilasciare dichiarazioni (anche Corona contattato non ha voluto parlare e ha urlato: «Io ho scritto 30 libri e mi chiamate per il gossip. Andate a ...»).
La giornalista, ospite di «Non è un paese per giovani» su Radio2, alla domanda se rivedremo Corona la prossima settimana, ha risposto: «Lo lascio un po' in sospeso, perché effettivamente martedì ha esagerato, per quanto io sia preparata alle sue uscite... francamente ha esagerato e senza un motivo preciso».
MAURO CORONA E BIANCA BERLINGUER
E parlando del loro rapporto ha detto: «Lui come sempre ha esagerato e io gli ho risposto quello che pensavo fosse giusto rispondere». Forse molto più arrabbiate di lei sono la Rai e la direzione di rete che hanno presentato le proprie scuse al pubblico di Cartabianc a e «in special modo a quello femminile. Il signor Mauro Corona si è esibito in una serie di inaccettabili offese nei confronti della conduttrice, e verso le donne in genere. In tal modo ha violato le disposizioni normative e i principi etici volti a promuovere la parità di genere e il rispetto dell'immagine e della dignità della donna».
Pertanto la Rai intraprenderà tutte le azioni del caso nei confronti di Corona «al fine di tutelare l'immagine e la dignità culturale e professionale della conduttrice e il ruolo di servizio pubblico della Rai». Ancora più dura la capogruppo pd in commissione di Vigilanza Rai, Valeria Fedeli: «Uno spettacolo indegno del servizio pubblico. Un profluvio di insulti e attacchi sessisti contro Bianca Berlinguer da un personaggio che non si capisce perché la Rai abbia deciso di trasformare in ospite fisso e anche ben retribuito. Il direttore di Rai3 intervenga subito a tutela della dignità di Berlinguer e dei cittadini che non pagano il canone per subire una tv violenta, sessista e volgare». E il segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, su twitter: «A Cartabianca toccato il punto più basso. La Rai, con centinaia di giornalisti vuole continuare a far commentare politica e attualità a un alpinista maleducato e offensivo?».
MAURO CORONA E BIANCA BERLINGUER
2 - MAURO CORONA LA GALLINA DI OGGI E L'ODIO DI DOMANI
Caterina Soffici per “la Stampa”
Ci risiamo. È ancora baruffa tra Mauro Corona e Bianca Berlinguer. Lo invitano apposta, direte. Ma questa volta è andato veramente oltre. Trascrizione del battibecco: «Senta Bianchina, se lei mi vuole qui tutta la stagione mi fa dire le cose, sennò la mando in malora e me ne vado». Di fronte alle resistenze della Berlinguer, Corona si fa ancora più pesante: «Adesso lei stia zitta. Stia zitta una buona volta, gallina. La sua trasmissione da stasera se la conduce da sola, gallina».
Bianca Berlinguer replica: «Senta, io non posso accettare che lei diventi maleducato e sgradevole, insultando me che sono qui a condurre la trasmissione. Quindi "gallina" lo dice a chi vuole ma non si permetta di dirlo a me. Chiaro il concetto? Dopodiché ci sono regole che anche lei deve rispettare». A questo punto Corona si alza e abbandona in anticipo il collegamento. Lo schema non è nuovo. Il siparietto tra la Bella e la Bestia ha sempre funzionato perché i due sono così diversi. Lui, lo scrittore dei boschi, selvatico e beone che dichiara di lavarsi una volta alla settimana; lei in tubino nero e tacchi alti, intellettuale di sinistra con pedigree garantito dalla lunga carriera e dal nobile cognome.
MAURO CORONA E BIANCA BERLINGUER
Lei che lo stuzzica sulla cellulite, lui che la invita a tirarsi su la gonna per controllare. Lui che fa il galante (le bacerei la mano), lei che lo sgrida benevolmente. Lui che fa il geloso, lui che alza la voce, lui che insulta. Lei che ogni volta alza il sopracciglio. Lui che beve birra in diretta e ammette di essere un alcolizzato, lei che alla fine gli taglia le ultime due puntate della scorsa stagione.
Lui, che nonostante tutto viene ingaggiato di nuovo come ospite fisso a 500 euro a puntata, perché è sanguigno e ruspante, e piace a chi non piace la Berlinguer e quindi tira su l'audience di "Cartabianca". Lei la signora che ogni volta si scandalizza e lo rimprovera come un bambino cattivello, ma alla fine abbozza perché il siparietto creerà polemica e visualizzazioni, mentre il web si dividerà tra gli scandalizzati ("sessismo inaccettabile pagato con i soldi del contribuente") e i machi entusiasti che gioiscono ("Corona uomo vero").
MAURO CORONA FESTEGGIA 70 ANNI SUL CORNO D'ANGOLO
Ma i personaggi come Mauro Corona, come i Vittorio Sgarbi e tutti gli altri urlatori, vengono invitati proprio perché sono incontenibili. Mi si nota di più se sto buono e dico cose sensate? O se inizio a urlare, mi alzo indignato e lascio la trasmissione? La risposta è ovvia. E infatti anche noi, miseramente, siamo qui a scriverne e a dedicare questi centimetri quadrati di preziosa carta di giornale, per raccontare che il selvaggio ha dato di gallina alla conduttrice.
Allora vorrei andare oltre e non sprecare il prezioso spazio che mi rimane per fare un appello agli autori e ai conduttori di trasmissioni. Smettetela di invitare i Corona. E gli Sgarbi. E le Santanché. E i Briatore. E tutta l'altra genia urlante. Fate un patto, voi conduttori.
MAURO CORONA
Chiudete il rubinetto di queste incandescenze, perché c'è già abbastanza rabbia in giro per non alimentarla anche in video. Potete rinunciare a un paio di punti di audience per rendere - non dico il mondo - ma almeno quello virtuale un luogo un po' più civile? Fatelo per le vittime degli abusi. Per le ragazze che vengono insultate e stalkerate. Anche per i giovani maschi - i ragazzi - che replicano un linguaggio disumanizzante senza neppure più capirne la gravità. Non è tanto la gallina oggi, ma cosa diventerà domani. E' l'esempio. E' lo sdoganare un frasario e dei comportamenti che rotolano come palle di neve e diventano sempre più grossi, fino a diventare irrefrenabili palle d'odio.
Da un insulto si passa velocemente a uno schiaffo. Da uno schiaffo a prendere a calci una persona, a tirare fuori un coltello. La violenza, come insegna la cronaca, non rimane mai solo verbale. In Inghilterra la Law Commission ha proposto che la misoginia diventi reato perseguibile con aggravanti come nel caso degli altri "crimini d'odio".
MAURO CORONA
Dietro quella frase: zitta gallina, ci sono troppe cose a cui non dovrebbe essere data eco mediatica. Il concetto patriarcale del controllo sulle donne e sulla loro parola e sul loro corpo. Gli odiatori della rete usano le stesse parole. Dallo "stia zitta gallina" di Corona al "se non stai zitta ti violento" del consigliere comunale di Tricase Vito Zocco rivolto alla collega Francesca Sodero, il passo è breve. Gli ulteriori passi sono ancora più brevi.
3 - QUEL TEATRINO PER L'AUDIENCE DEL FURBO MONTANARO
Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
MAURO CORONA
Che finisse a male parole era ampiamente prevedibile, verrebbe quasi da dire un momento ricercato, voluto. Il teatrino tra Bianca Berlinguer e l'alpinista scrittore Mauro Corona va in scena da molto tempo: gli autori di #cartabianca si sono resi conto che l'apertura è il momento di massimo ascolto perché gli opposti non solo si attraggono ma anche attraggono il pubblico. Meglio ancora se litigano. Corona è intervenuto per fare una precisazione a un suo intervento della settimana scorsa, ma nel farlo ha citato una struttura ricettiva.
MAURO CORONA BIANCA BERLINGUER
Immediato lo stop della Berlinguer e il suo tentativo di rimediare all'errore e spiegarne i motivi: «No, non si può parlare di questo albergo perché è pubblicità e noi non possiamo fare pubblicità in televisione». Corona è andato su tutte le furie: «Stia zitta una buona volta, gallina. Se mi vuole qui tutta la stagione, mi fa dire le cose. Altrimenti la mando in malora e me ne vado. Da stasera la trasmissione se la conduce da sola, gallina!».
Ecco, perché si parla di pollaio quando si accenna a qualche zuffa televisiva. Ma il grande errore è quello di utilizzare Corona come esperto, addirittura come politologo su materie che visibilmente ignora. Corona è un furbo montanaro che viaggia di buon senso e di recita: fa il buffone per avere visibilità e per vendere più libri.
MAURO CORONA A FIRENZE CON UNA BIONDA
Non si capisce mai se fa sul serio o se finge, se è pulito o non si lava, se è sobrio o se ha buttato giù qualcosa. L'abbiamo scritto più volte: Corona si è inventato la parte dell'orco sovranista delle montagne, gioca il ruolo del fool, del village idiot (il mattocchio del villaggio), che interviene su qualsiasi argomento tanto per dire la sua, come si fa all'osteria. E ogni tanto ci riesce, trasformando la tv in osteria.
Ci sarà la settimana prossima o verrà cacciato ignominiosamente? Immagino che gli autori della trasmissione stiano facendo i calcoli sulle perdite di audience. Se sono contenibili, via per sempre. Diversamente, assisteremo a come fare buon viso a cattivo gioco (frase da alpinista scrittore). Ps: a interrompere il dilemma (o il giochino della riappacificazione cui abbiamo assistito più volte) è intervenuta la Rai con una dura nota che sembra non lasciare scampo: «Corona ha violato le disposizioni normative e i principi etici volti a promuovere la parità di genere e il rispetto dell'immagine e della dignità della donna».
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