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    DOPO LA BOLDRINI, VENDOLA VUOLE DUE PICCIONI CON UN FAVA: “A NOI IL COPASIR!”


     
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    M. Antonietta Calabrò per il Corriere della Sera

    Claudio FavaClaudio Fava Nicki VendolaNicki Vendola

    Continua l'ormai lunga battaglia per le presidenze di tre Commissioni parlamentari cruciali: il Comitato di controllo sui servizi segreti, la Vigilanza Rai e la Giunta per le elezioni del Senato. La questione si trascina dall'inizio della legislatura, nonostante che la legge preveda, sia pure come termine non perentorio, la loro formazione entro venti giorni dall'insediamento delle Camere.

    Il fatto del giorno è una lettera aperta al segretario del Pd, Guglielmo Epifani, pubblicata ieri dall'Unità, del leader di Sel, Nichi Vendola. «Caro Epifani, ti propongo il nome di Claudio Fava per la presidenza del Copasir. In nome della trasparenza chiedo, qualora la vostra scelta fosse diversa, quali precise ragioni vi impediscono di accettare la nostra proposta», ha scritto Vendola.

    BOLDRINI e VendolaBOLDRINI e Vendola

    Il segretario di Sel infatti fa riferimento a «diverse voci che in questi giorni, dall'interno e dall'esterno del Parlamento, si sono esercitate in un duplice veto, senza peraltro mai argomentarlo con specifiche e dirette ragioni di merito» sulla presidenza del Copasir. Il primo veto riguarderebbe direttamente il suo partito, cioè «Sinistra ecologia e libertà».

    Il secondo invece un parlamentare di Sel «autorevole e stimato come Claudio Fava, che noi proponiamo alla presidenza del Comitato per la sicurezza proprio in virtù della competenza e dell'equilibrio necessari per esercitare con responsabilità questo compito».

    IGNAZIO LA RUSSAIGNAZIO LA RUSSA

    Per quanto riguarda il partito i rumors e le perplessità riguardano il fatto che Sel ha già ottenuto la presidenza della Camera e quindi la presidenza di un Comitato così importante sovradimensionerebbe il suo peso istituzionale rispetto al peso elettorale.

    Quanto a Fava, le voci cui fa riferimento Vendola si riferiscono alle sue posizioni molto critiche nei confronti dei servizi segreti, tanto che in Parlamento circolava la scorsa settimana questa battuta: «Non può fare il sommelier uno che è astemio». Un esempio: nel maggio 2009, l'Economist, attraverso il suo settimanale European Voice, aveva eletto Fava eurodeputato dell'anno per il lavoro svolto come relatore nella Commissione d'inchiesta del Parlamento europeo sulle «extraordinary renditions» della Cia nella lotta al terrorismo internazionale.

    Roberto MaroniRoberto Maroni

    Fava inoltre non ha mai ricoperto incarichi ministeriali, che è uno dei requisiti che di prassi vengono richiesti per quell'incarico: Scajola era ex ministro dell'Interno, Rutelli ex vicepremier, D'Alema ex presidente del Consiglio. È per questo che Ignazio La Russa (Fratelli d'Italia) ex ministro della Difesa, ora non esclude una sua candidatura: «Io preferirei rimanere alla Giunta per le autorizzazioni della Camera, ma se fosse necessario, darei la mia disponibilità a presiedere il Copasir».

    GRILLO A ROMAGRILLO A ROMA

    Ieri poi Beppe Grillo ha rivendicato invece la presidenza della Vigilanza Rai: «O ci verrà affidata al più presto, sono già passati tre mesi dalle elezioni, o ne trarremo le conseguenze», ha scritto il leader del M5S spiegando che «tre commissioni sono ancora senza presidente» (anche la Giunta per le elezioni «bloccata - denuncia il leader di M5S - in attesa di una persona gradita a Berlusconi»).

    Grillo ha ricordato che queste presidenze di norma vengono assegnate all'opposizione e che «l'unica presente in Parlamento è il M5S. Fratelli d'Italia, Sel e Lega si sono coalizzate con pdl e pdmenoelle». Ma delle tre Commissioni Grillo rivendica con forza innanzitutto la Vigilanza Rai.

     

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