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    DOPO LA POCHADE TRAGICOMICA DI COTTICELLI (CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DELL’USCIERE) CONTE SI LIBERA DEL SUO UOMO, INCAPACE DI PREPARARE UN PIANO ANTI COVID. MA QUESTA VOLTA L'OPERAZIONE SCARICABARILE CREA UN POLVERONE. ANCHE PERCHE’ IL SOSTITUTO GIUSEPPE ZUCCATELLI, AMICO DI BERSANI, E’ STATO PIZZICATO IN UN VIDEO MENTRE CIANCIA A VANVERA SU MASCHERINE E CONTAGI - L'IRA DEL CENTRODESTRA: "GOVERNO DI INCAPACI" SALVINI: “CONTE NON AMA LA CALABRIA” - ZUCCATELLI PROVA A GIUSTIFICARSI-VIDEO 


     
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    https://www.ilgiornale.it/video/cronache/nuovo-commissario-sanit-calabria-choc-ti-becchi-virus-solo-1901835.html

     

     

    Luca Sablone per ilgiornale.it

     

    cotticelli cotticelli

    "Adesso se non c’è la mascherina non si fa assolutamente nulla. La mascherina non serve a un cazzo! Per beccarti il virus, se io fossi positivo, sai cosa devi fare? Devi stare con me e baciarmi per quindici minuti con la lingua in bocca, altrimenti non te lo becchi il virus!".

     

     

    Le parole di Giuseppe Zuccatelli hanno innescato subito una serie di reazioni del mondo della politica. Il video, pubblicato in esclusiva su ilGiornale.it dal giornalista Michel Dessì, sta facendo il giro del web da questa mattina. E pensare che proprio ieri sera Giuseppe Conte, riunendo d'urgenza il Consiglio dei ministri, lo ha nominato come nuovo commissario alla sanità in Calabria in seguito allo scandaloso caso del generale Saverio Cotticelli che ha scoperto in televisione di doversi occupare del piano Covid.

     

     

    cotticelli cotticelli

    Il premier, dopo il servizio andato in onda sulla trasmissione Titolo Quinto, lo ha immediatamente destituito. Ma la sensazione è che questo sia il classico esempio in cui la toppa sia peggio del buco. Infatti il centrodestra è andato subito all'attacco, puntando il dito contro il governo giallorosso per la scelta fatta.

     

    A farsi sentire è stato Giorgio Mulé, deputato di Forza Italia: "Dopo il danno la beffa. Il governo Conte colpisce ancora: non bastava lo scempio compiuto dall'ex commissario per la sanità in Calabria, Saverio Cotticelli, scoperto nella sua inefficienza solo per un'inchiesta tv, il nuovo commissario voluto sempre da palazzo Chigi, Giuseppe Zuccatelli, è forse anche peggiore". Il portavoce dei gruppi azzurri di Camera e Senato ha sottolineato come il Cdm sia stato capace "di sostituire un incapace con un negazionista". "Fino a che punto vogliono continuare a provocare i cittadini calabresi?", si chiede.

     

    "Conte non ama la Calabria"

    cotticelli cotticelli

    Su tutte le furie pure Matteo Salvini, che ha additato duramente il presidente del Consiglio e tutto l'esecutivo che a suo giudizio è composto da personaggi "incapaci e pericolosi". Il leader della Lega non tollera che il nuovo commissario sia stato premiato solamente per la militanza a sinistra: "È ufficiale, Conte non vuole bene alla Calabria".

     

     

    Intanto lo stesso Zuccatelli ha provato a difendersi: "Le mie affermazioni errate, estrapolate impropriamente da una conversazione privata, risalgono al primo periodo della diffusione del contagio. L'esperienza di questi mesi, tuttavia, ci ha insegnato che si tratta di un virus per molti versi ancora sconosciuto per evoluzione e modalità di diffusione. Le conoscenze si sono consolidate nel corso dei mesi, in accordo con gli studi scientifici condotti".

     

    CONTE LEVA IL COMMISSARIO CALABRESE A CUI AVEVA DATO LE CHIAVI DELLA SANITÀ

    Antonello Piroso per la verità

     

    cotticelli cotticelli

    Brutto risveglio quello di ieri mattina per Giuseppe Conte, il premier con il dpcm incorporato. Quando l'ufficio stampa di Palazzo Chigi gli ha segnalato l'articolo della Verità che accusava il governo in carica - ma anche quello che lo aveva preceduto, accomunati dall'avere lo stesso capo dell'esecutivo: toh, sempre lui, Giuseppi - per il disastro della sanità in Calabria, da cui non poteva chiamarsi fuori dal momento che è esso stesso, attraverso la nomina dei commissari ad acta, a gestirla, Conte ha fatto spallucce: «Un foglio sovranista e fazioso, chi volete che prenderà sul serio una campagna chiaramente propagandistica?» (questa è una ricostruzione di fantasia, ovviamente, ma diciamo che ci può stare).

     

    SAVERIO COTTICELLI A TITOLO QUINTO SAVERIO COTTICELLI A TITOLO QUINTO

    Purtroppo per lui, però, a ruota è diventato gettonatissimo in Rete, con commenti al vetriolo tra cui il più soave era questo: «Chiusi in casa per zona rossa decisa da questa banda di scappati di casa», il video trasmesso la sera prima dal programma di Rai 3 Titolo V, sull'incontro con il commissario straordinario alla sanità calabrese, Saverio Cotticelli. Una sequenza degna di Scherzi a parte. Il «commissario per caso», pover' uomo, davanti alle contestazioni sul mancato varo del piano anti Covid («Ah, dovevo farlo io da giugno?», per poi aggiungere, aggravando la sua situazione, «sarà pronto la settimana prossima»: a novembre inoltrato?), sembrava un pugile suonato, ignorava perfino quanti fossero i posti disponibili in terapia intensiva.

     

    SAVERIO COTTICELLI A TITOLO QUINTO SAVERIO COTTICELLI A TITOLO QUINTO

    A un certo punto nel confronto si inseriva il sub commissario Maria Crocco, che dall'altra stanza lo rimproverava: «La devi finire! Quando fai queste cose (parlare con i giornalisti, per dirne una, nda) devi andare preparato». Fino all'apoteosi finale di questa pochade tragicocomica: a fornire il numero delle terapie intensive, correggendo lo stesso commissario, arrivava un terzo soggetto. Un dottore? Un componente di qualche comitato tecnico scientifico? Macché: l'usciere. No, dico: l'u-s-c-i-e-r-e. Ma non è tutto meraviglioso?

     

    zuccatelli zuccatelli

    A mezzogiorno Conte aveva così un sussulto di dignità istituzionale, e annunciava urbi et orbi che il predetto rappresentante del governo (da lui nominato) sarebbe stato dimissionato senza se e senza ma, alla sua maniera (quindi: adesso, ma non subito): «Il commissario Cotticelli va sostituito con effetto immediato. Anche se il processo di nomina del nuovo commissario prevede un percorso molto articolato, voglio firmare il decreto già nelle prossime ore: i calabresi meritano subito un nuovo commissario pienamente capace di affrontare la complessa e impegnativa sfida della sanità». I calabresi via social, invece, ritenevano di meritare di non essere presi per i fondelli.

    A loro si affiancava anche chi calabrese non è. Come Marco Bentivogli, ex leader dei metalmeccanici della Cisl, che non può certo essere tacciato di essere filo salviniano o meloniano, il quale l'ha toccata piano: «Troppo facile cacciare, via Twitter, un commissario alla Sanità di cui si è responsabile della nomina. E il governo, ministro della Sanità, Affari regionali apprendono da una trasmissione tv che la Calabria non ha il piano anti Covid?».O come il capitano Ultimo, Sergio De Caprio, il carabiniere che ha catturato Totò Riina, chiamato dal presidente della Calabria, la scomparsa Jole Santelli, a far parte della sua giunta come assessore all'ambiente, che ha scritto, rivolgendosi esplicitamente a Conte, Speranza e al governo tutto: «Di fronte al proprio fallimento una leadership responsabile e concettualmente onesta si fa da parte e cede il posto ad altri. È rispetto per i caduti».

    speranza zuccatelli salvini speranza zuccatelli salvini

     

    II fan di Conte hanno provato a buttare la palla in tribuna, puntando il dito sulle corresponsabilità regionali. Una difesa d'ufficio, l'inutile tentativo di arroccarsi su una Linea Maginot travolta dalla più inoppugnabile delle constatazioni: è da 11 anni, come segnalavamo ieri, che la sanità non è più nelle mani dei calabresi. Che possono essere chiamati a rispondere del pessimo andazzo precedente, di certo non di quello dell'ultimo decennio, che vede esposti i ministri della Salute e i loro governi.

     

    zuccatelli zuccatelli

    Prendendo in esame solo gli ultimi cinque esecutivi, dal 2013 a oggi, vale la pena ricordare che in quelli di Enrico Letta, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, titolare del dicastero è stata Beatrice Lorenzin, nel Conte uno la penstastellata Giulia Grillo, oggi il «sinistro» Roberto Speranza: tutti accasati in un campo che non può essere di certo definito «sovranista».

     

    E, rimanendo a Cotticelli (campano, 69 anni, generale di corpo d'armata dei carabinieri in pensione, commendatore Ordine al merito della Repubblica italiana), va ribadito che è stato nominato dal Conte uno, a maggioranza Lega-M5s, nel dicembre 2018 con un decreto firmato da Conte, dall'allora ministro dell'Economia, Giovanni Tria, e dal ministro Grillo, e appunto riconfermato dal Conte due, con la duplice firma Speranza-Gualtieri. Il mantra dei 5 stelle, si sa, è sempre stato: onestà-onestà-onestà (e nessuno dubita che Cotticelli sia persona perbene),

    bersani bersani

     

    purtroppo a scapito della competenza. Cotticelli si è ritrovato (ex) commissario in Calabria un po' per caso, come del resto si può dire, senza offesa ma anche senza tema di essere smentiti, di Conte a Palazzo Chigi. «Generale dietro la collina/ci sta la notte cruccia e assassina... davanti alla collina, invece, ignoranti e incapaci», hanno concluso gli aspromontani su Facebook, con una citazione metà canzone, metà «sconsolazione», che non necessita di una parola di più.

    zuccatelli zuccatelli

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