Estratto dell’articolo di Stefano Folli per “la Repubblica”
DI BATTISTA CONTE
L’interrogativo non riguarda solo l’Italia, bensì tutti i maggiori paesi occidentali; eppure tocca in modo particolare il nostro paese per la sua tradizione di ambiguità nella politica mediterranea. In concreto, quanto durerà la vicinanza e la solidarietà manifestata a Israele, vittima del selvaggio attacco?
Di fronte alle ovvie asprezze della controffensiva annunciata, quanto impiegheranno i sentimenti solidali verso il popolo ebraico a trasformarsi in ripulsa verso la violenza che si presagisce già oggi, volta a distruggere ogni impronta di Hamas a Gaza? Il governo è stato esplicito fin dal primo minuto nello schierarsi a fianco di Gerusalemme.
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Dall’opposizione il Pd ha tenuto un’analoga posizione trasparente […] Ma se ci si inoltra verso le altre aree del […] “campo largo” affiorano i dubbi e i toni diventano freddi. Il tema di fondo è […]: Israele non può andare oltre una certa soglia nella rappresaglia se non vuole perdere la definizione (solo un’auto-definizione per i critici dello Stato ebraico) di unica democrazia dell’area mediorientale.
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Secondo punto, l’attacco a Gaza sarebbe in una certa misura ingiustificato, specie se si dovesse prolungare per giorni e giorni (come accadrà) in un assedio totale, in quanto il vero responsabile della tragedia è il premier Netanyahu, con i suoi errori e la sua politica che ha diviso il paese (“un criminale di guerra” lo ha definito, forse nel giorno sbagliato, il famoso Patrick Zaki, lo studente egiziano per i cui diritti l’Italia si è tanto battuta).
fuga dei ragazzi al rave in israele
[…] L’11 settembre israeliano, come è stato definito, è uno spartiacque: lo è per la politica di Gerusalemme, per i servizi segreti inefficienti, per il terrore che si è diffuso nella popolazione come mai in passato. Ma è uno spartiacque anche per i paesi mediterranei, a cominciare dall’Italia. Per circa quarant’anni il dibattito ha girato intorno al tema “due popoli e due Stati” […] Oggi […] L’ipotesi dei due Stati ha perso qualsiasi credibilità e l’irruzione sulla scena del fondamentalismo pone un dilemma […] diverso: o la distruzione di Israele o la distruzione di Hamas.
israeliani presi in ostaggio da hamas
[…] i fondamentalisti, dietro cui si stagliano l’Iran e la Russia, stanno combattendo una lotta all’ultimo sangue contro l’Anp, l’organizzazione che fu di Arafat. Per cui la questione […] è lo scontro finale tra un Islam estremista che persegue la destabilizzazione totale e chi crede in quei valori occidentali di cui Israele è tuttora il testimone. Del destino dei palestinesi è palese che a Hamas non importi nulla […] Il punto è come le forze politiche in Italia vivranno la nuova discriminante. Continuare nella vecchia linea pro-palestinese […] rischia di essere un’illusione: e questo vale soprattutto per la sinistra storica, visto che sono venuti meno i vecchi interlocutori.
hamas
Giustificare Hamas con l’idea di addomesticarlo è solo una prova di malafede. Eppure tra i 5S c’è chi ha cominciato ad adombrare il tema […] sono gli stessi ambienti che due anni fa parlavano di dialogo con “i talebani moderati”. Si tratta di puro cinismo, il cui obiettivo è quello di sottrarre un po’ di voti a un Pd costretto al realismo.
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