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    NON ESISTONO PIU’ I SAUDITI DI UNA VOLTA - DOPO LE VARIE PROTESTE A RIAD, RE SALMAN “CONCEDE” ALLE DONNE DI GUIDARE - E’ LA SVOLTA D’IMMAGINE VOLUTA DALL’EREDE AL TRONO BIN SALMAN MA BISOGNA FRENARE GLI ENTUSIASMI - L'EDITTO PRECISA CHE IL DIVIETO DI GUIDA NON VERRÀ ABOLITO SUBITO E CHE “VA APPLICATO NEL RISPETTO DELLA LEGGE ISLAMICA” 


     
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    Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”

     

    ARABIA SAUDITA DONNE ALLA GUIDA 2 ARABIA SAUDITA DONNE ALLA GUIDA 2

    L' Arabia Saudita ha annunciato, ieri sera, con un decreto del Re Salman che a partire da giugno le donne potranno mettersi al volante. Era l' unico Paese a proibirlo. È una grande vittoria per le saudite, che in una serie di proteste organizzate sin dagli anni Novanta sono scese in strada guidando, a volte con mariti e i figli al proprio fianco, facendosi riprendere per poi diffondere sul web i video di sfida.

     

    Per questo sono finite anche in carcere, sono state umiliate, hanno perso il lavoro: la più famosa, Manal El Sharif, alla fine ha lasciato il Paese. Aziza Alyousef, che ha partecipato a due di quelle proteste, si è detta grata nei confronti del Re ma «anche di tutte le donne che hanno lottato per i propri diritti». Appena si può chiederà la patente: «Voglio la numero 0001».

    ARABIA SAUDITA DONNE ALLA GUIDA 3 ARABIA SAUDITA DONNE ALLA GUIDA 3

     

    L'annuncio è stato dato con grande attenzione alle pubbliche relazioni, in contemporanea sulla tv di Stato saudita e a un evento per i media a Washington. Una portavoce del dipartimento di Stato Usa ha accolto la notizia come un «grande passo nella giusta direzione».

     

    L'anziano re Salman e soprattutto suo figlio, l'erede al trono Mohammed bin Salman, che riscuote i favori dell' amministrazione Trump e che ha appena arruolato un esercito di addetti alle pubbliche relazioni, sono consapevoli dei danni all' immagine arrecati dal divieto alla guida, diventato un simbolo di repressione nel Regno ultraconservatore. Il principe 32enne ha proposto l' anno scorso un ambizioso piano per l' economia, «Visione 2020», che punta a ridurre la dipendenza dal petrolio, aumentare l' occupazione anche femminile e l' intrattenimento.

     

    LE AUTO VOGLIONO ESSERE GUIDATE DA DONNE SAUDITE LE AUTO VOGLIONO ESSERE GUIDATE DA DONNE SAUDITE

    La scorsa settimana per la prima volta è stato permesso alle donne di entrare negli stadi e di partecipare alle celebrazioni per la fondazione del Regno, scatenando danze in strada a Riad (ma sui social c' era chi chiedeva l' intervento della polizia). C' è anche chi invita alla prudenza, come Mona Eltahawy, scrittrice egiziana che in Arabia Saudita è cresciuta: l'editto precisa che il divieto non verrà abolito immediatamente, che va applicato nel rispetto della legge islamica. «Voglio vederlo succedere veramente».

     

    In un Paese dove i due sessi sono rigidamente separati nei luoghi pubblici e dove le donne sono trattate da eterne minorenni sotto tutela di un «guardiano» maschio, funzionari e religiosi hanno spesso difeso il divieto femminile alla guida: si rischiava la promiscuità, la fine della famiglia; qualcuno arrivò a dire che arreca danni alle ovaie.

     

    re salman re salman

    Che la riforma fosse imminente era nell' aria: ne parlavano i media del Golfo; l' emiro «illuminato» Talal Abdel Aziz, figlio del fondatore del Regno, aveva annunciato che sarebbe accaduto addirittura lo scorso aprile. Bisognerà ora prestare attenzione alla reazione dei religiosi più conservatori. Di recente uno di loro ha detto che le donne non possono guidare visto che il loro cervello si rimpicciolisce ogni volta che fanno shopping (in risposta, però, le autorità gli hanno proibito di predicare in pubblico).

     

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