Estratto dell'articolo di Paolo Baroni per la Stampa
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Pur «senza fare un processo alle intenzioni», come dice il ministro Ciriani, il governo dopo Pirelli è pronto ad utilizzare i poteri speciali del Golden Power anche per Electrolux, per frenare le possibili mire cinesi su stabilimenti, tecnologie e know how di un settore che un tempo era una delle bandiere del made in Italy. Ieri al ministero delle Imprese, al tavolo sugli elettrodomestici, l'azienda ha smentito le notizie di una possibile vendita, ma le voci continuano a circolare e la cosa tiene in apprensione gli oltre 6 mila lavoratori dei 6 stabilimenti italiani del gruppo.
Dopo mesi di no comment, infatti, a inizio giugno il colosso cinese Midea ha confermato il suo interesse per il gruppo svedese. L'offerta, 3,6 miliardi di euro contro i 2,7 di capitalizzazione,
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Mentre coi cinesi la trattativa segna il passo, stando ai rumors ci potrebbe essere già stato anche un possibile ammiccamento di Samsung, ma questa potrebbe essere solo una voce messa in giro ad arte per convincere Midea ad alzare la sua offerta.
«Nel caso, che ora riteniamo ipotetico, ci fosse la volontà, da parte di chiunque, di cedere, vendere o trasferire le aziende di Electrolux, il governo farà sicuramente sentire la propria voce attraverso l'esercizio del Golden Power, come sta facendo in questi giorni con Pirelli» ha spiegato il ministro per i Rapporti col Parlamento, Luca Ciriani, che ieri ha incontrato i sindacati nella sede italiana del gruppo svedese a Porcia, in provincia di Pordenone.
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