Estratto dell’articolo di Federico Rampini per www.corriere.it
FEDERICO RAMPINI
Perché tante previsioni sulla guerra in Ucraina si sono rivelate clamorosamente errate negli ultimi dodici mesi? Ripercorrere le «profezie mai avverate» è utile, in questo tragico anniversario dell’invasione. […] Provo a elencare, per capitoli, le principali smentite che la realtà ha inflitto ai nostri pregiudizi.
1) Vittoria facile e veloce per Putin.
Questa era l’opinione più diffusa un anno fa. Era una delle ragioni per cui molti leader occidentali erano pronti a concedere di tutto e di più alla Russia: a cominciare da una neutralità ucraina che la consegnava al destino di Stato-satellite di Mosca. Da che cosa nasceva questa previsione, spazzata via dalla resistenza ucraina?
olena kurylo ferita
Da una sopravvalutazione delle forze armate russe, legata ad alcuni exploit (Cecenia, Georgia, Siria) studiati poco e male. Da una sottovalutazione del nazionalismo ucraino: in molti hanno creduto alla propaganda di Putin secondo cui l’Ucraina non fu mai stata una vera nazione bensì soltanto una costola della Russia. E quindi avrebbe dovuto accogliere a braccia aperte l’armata di Putin, almeno in alcune regioni. […]
2) Apocalisse energetica.
guerra in ucraina sul fronte est
Un anno fa, e per mesi dopo l’inizio dell’invasione, molti descrivevano un’Europa sull’orlo di una terrificante penuria energetica, condannata a un inverno di gelo e stenti. I rialzi delle tariffe energetiche ci sono stati, hanno picchiato duro sui bilanci di famiglie e imprese, ma quella crisi è stata più breve e assai meno tragica del previsto.
L’inverno abbastanza mite è stato un fattore, ma non il più importante. I paesi europei hanno dimostrato flessibilità nel diversificare le proprie fonti, andando a cercare energia altrove. Il sistema delle imprese ha reagito accelerando i risparmi energetici e l’innovazione. Le fasce sociali più deboli sono state aiutate grazie ai bilanci pubblici. Perché tante previsioni allarmiste e catastrofiste? Perché tendiamo a sottovalutare la ricchezza dei nostri stessi paesi. […]
vladimir putin anniversario vittoria di stalingrado
3) Apocalisse alimentare.
Idem come sopra. A un certo punto del 2022 sembrava che ci fosse la carestia alle porte dell’Italia. Il solito riflesso apocalittico – e forse filorusso – descriveva la produzione di cereali russi come indispensabile a tal punto, che il mondo intero stava scivolando verso la fame. Ma la Russia non aveva interesse a cessare le sue vendite di cereali. E nella misura in cui queste si sono ridotte perché la guerra ha ostacolato la logistica, il mondo annovera tante altre superpotenze agricole in grado di compensare (tra i maggiori produttori figurano Stati Uniti, Canada, Argentina, Brasile, Australia, perfino la sorprendente India).
FEDERICO RAMPINI
[…]
4) Le sanzioni costringeranno la Russia a sedersi al tavolo di negoziato.
È dai tempi di Mussolini in Etiopia che le sanzioni internazionali falliscono. L’Italia fascista non cambiò politica estera perché era sottoposta a un regime sanzionatorio. Lo stesso dicasi per Cuba, Corea del Nord, Iran. Tutti questi paesi hanno trovato anche dei sistemi per aggirare almeno in parte l’embargo, figurarsi se la Russia non si era preparata per fare lo stesso. […] Peraltro il regime di sanzioni contro la Russia oggi vede schierato tutto l’Occidente insieme con alleati importanti come Giappone, Corea del Sud. Ma gran parte del mondo, inclusa una potenza filo-occidentale come l’India, il Golfo Persico, l’Africa e l’America latina, non partecipa al nostro regime di sanzioni. […]
5) La guerra finirà con la mediazione cinese.
vladimir putin xi jinping a samarcanda
Xi Jinping sta con Putin a tutti gli effetti. Lo aiuta in modo sostanziale aumentando i propri rapporti commerciali, da cui lucra anche vantaggi: compra gas e petrolio a prezzi scontati. La Cina vende anche tecnologie “duali” che i russi usano sul terreno militare: droni e semiconduttori.
Secondo gli Stati Uniti Xi starebbe valutando la possibilità di fornire apertamente armi vere e proprie, pur di risparmiare una umiliante sconfitta all’alleato Putin. La Cina nel lungo termine colonizzerà la Russia. Anche se questa guerra le ha procurato delusioni e costi, vede la sua utilità in termini di “distrazione” dell’America dall’Estremo Oriente.
vladimir putin in versione hitler
6) Putin userà l’arma nucleare.
L’ha minacciata più volte, ma è una minaccia credibile? Fra le contro-indicazioni, gli esperti americani indicano il fatto che le armi nucleari tattiche usate in un campo di battaglia dove le forze sono ravvicinate, possono seminare morte e distruzione anche tra i soldati russi. Alla mercè dei venti, la radioattività può ritornare sul territorio russo. […]
7) Putin sta per sparire: golpe o malattia terminale.
Altra profezia che circola periodicamente, e altrettanto regolarmente viene dimenticata. Lo abbiamo visto tutti godersi un bagno di folla nel mega-comizio di due giorni fa a Mosca. Non sembrava un uomo malato, né assediato dagli oppositori. Gli unici attacchi visibili contro di lui all’interno della Russia, vengono da falchi della destra nazionalista come il capo della Divisione Wagner.
putin muove nervosamente le gambe durante l incontro con lukashenko
Il fatto che lui li tolleri lascia aperta una supposizione: che sia lui stesso a voler far credere all’Occidente che una sua caduta sarebbe seguita da un regime ancora più aggressivo. In ogni caso dietro questa profezia (morte o golpe) c’è anche la convinzione, o la speranza, che Putin sia l’unico vero problema. […]
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