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Paolo Manazza e Luca Zuccala per “L’Economia - Corriere della Sera”
Un settembre stracolmo di fiere. Un anno e mezzo dopo gli ultimi eventi in presenza, settembre riconsegna al popolo dell'arte la possibilità di immergersi nel dedalo di stand saturi delle migliori offerte esistenti sul mercato.
Dal colosso Art Basel alla nostra Miart, tutta l'Europa artistica si giova della ritrovata leva strategica rappresentata dalle fiere, da sempre un territorio fondamentale per intercettare i nuovi trend del gusto, i neo-talenti e rare opere inedite di valenza storica. Insomma, una grande iniezione di fiducia. Non a caso il Claim che accompagna Miart - la storica fiera milanese - è proprio «Fiorisce la fiducia». I semi di questi rinascita sono le 145 gallerie partecipanti. La proposta, che spazia dagli inizi del Novecento fino alla contemporaneità, è divisa nelle tradizionali sezioni: Contemporary, Masters, Emergent, Decades, Generations. La 25ª edizione (17-19 settembre) prosegue il percorso intrapreso di internazionalizzazione (presenti 20 Paesi oltre l'Italia).
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A raccogliere la direzione del Miart è Nicola Ricciardi, ex direttore delle Officine Grandi Riparazioni di Torino. Il curatore, classe 1985, sceglie di non stravolgere l'ossatura dell'evento, proseguendo sul solco di quanto fatto negli ultimi anni, se non per un certo afflato letterario che ammanta l'edizione. A partire dal titolo (Dismantling the silence, dall'omonima raccolta di versi di Charles Simic) fino alle iniziative che l'accompagneranno.
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La settimana seguente (24-26, con quattro giorni di Preview dal 20 al 23) torna in Svizzera la fiera regina dell'arte: Art Basel. Sono 273 le gallerie, provenienti da 33 differenti Paesi, che partecipano a un'edizione ibrida tra fisico e digitale. Ingressi limitati del 20% rispetto agli anni passati. Confermata Art Basel Live, che amplificherà online gli eventi che si terranno a Basilea; come anche le Online Viewing Rooms, percorsi virtuali e appuntamenti social per godere della fiera da remoto. Presenti tutte le migliori gallerie al mondo. Tra gli italiani spiccano Galleria dello Scudo, Massimo de Carlo e Raffaella Cortese.
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Alle quattro sezioni presenti (Galleries, Feature, Statements, Edition) si aggiunge Unlimited, immenso e scenografico spazio con i progetti artistici «fuori scala». Tra le mostre collaterali da vedere Kara Walker: A Black Hole is Everything a Star Longs to Be al Kunstmuseum. C'è anche chi non si fida ancora. La storica Tefaf di Maastricht ha optato per un'edizione esclusivamente online (9-13 settembre). Il tema The Art of Collecting riuscirà ad attirare i collezionisti sulla piattaforma virtuale? I presupposti lasciano ben sperare.
La vetrina digitale di Tefaf promette di esporre i settemila anni di storia dell'arte che la fiera rappresenta. Per navigare in questa vastità artistica le possibilità sono due. Visitare gli spazi virtuali degli espositori, costituiti da sole tre opere narrativamente connesse tra loro; oppure accedere a Tefaf Collection Pages e sfogliare tutti i lavori in ordine cronologico. Un'offerta interessante, antipasto del ritorno a Maastricht previsto per il marzo del 2022.
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