LE SCELTE DIABOLICHE DI ROSETTI
Giancarlo Dotto per il "Corriere dello Sport"
slavko vincic
Come complicarsi la vita quando proprio non se ne sente il bisogno. Roberto Rosetti, detto Bobby Pink da chiunque voglia sdrammatizzare la sua veste istituzionale e sentirlo uno di noi, deve avere preso un master a Londra o a Torino, la sua città, in questa materia. Quanto meno dimostra uno speciale e un po’ perverso talento.
rosetti
Dopo aver seminato dubbi pruriginosi e francamente evitabili con la designazione dell’inglese Anthony Taylor per Italia-Austria, replica scodellando un connazionale di Ceferin, lo sloveno Slavko Vincic, per il quarto molto ma molto scabroso di domani con il Belgio. Domanda molto retorica : era proprio necessario? Seconda domanda per niente retorica: ci fai o ci sei? Anche da arbitro, Rosetti, super intelligente come quasi tutti i torinesi, tendeva a strafare per eccesso di virtù. Cassano gli fece le corna e forse un pernacchio, noi gli facciamo una semplice (terza) domanda: quanto è diabolico perseverare? Tu che peraltro nasci nella città dove Belzebù è una star degli itinerari turistici.
giancarlo dotto in versione tricolore foto di bacco
Mi spedisci prima un signore di Manchester ad arbitrare gli azzurri in pieno calor bianco dei rapporti tra Inghilterra e Italia, a poche ore dalle (legittimamente) dubbiose parole di Mario Draghi sull’opportunità di giocare a Wembley semifinali e finale, in piena espansione della variante delta. Arbitro top, capace e al massimo della forma, la replica di Rosetti. Ma come ci arriva al dunque la testa di questo “top referee” con tutta la gazzarra che lo precede? Questo è il tema, almeno fino a che non manderanno i robot a arbitrare. Nessun errore pacchiano di Taylor, il Var lo protegge dalla concessione di un gol fasullo, ma certo si vede per novanta minuti un fischietto nervoso e non a suo agio.
Ceferin 2
Accantonata la gaffe inglese, non pago, mi torni alla carica, Rosetti, con un connazionale di Ceferin, il boss Uefa, uno che, al di là della collaudata amicizia con Boris Johnson, ha giurato vendetta tremenda vendetta ai potentati del calcio italiano, a cominciare dalla famiglia Agnelli. Nominando per di più un arbitro già chiacchierato di suo, uscito prosciolto da storiacce a dir poco turpi di donne, armi e droghe, puntualmente rimesse in circolo nell’occasione.
ceferin
Designazioni o provocazioni? Ipotesi più plausibile, esibizioni muscolari di un super partes. Non si alimenta la fiamma quando l’unica cosa da mettere sulla graticola è roba da fumi tossici. Non è in gioco qui la teoria del sospetto, ma l’inevitabile meccanica dei cattivi pensieri. Due storie completamente diverse. Quando avremo 6 pagine a disposizione ne parleremo.
VINCIC, L’ARBITRO CHE NON T ’ ASPETTI
Edmondo Pinna per il "Corriere dello Sport"
slavko vincic
Vero, le presenze non contano, dato che arbitri con tre gare all’Europeo all’attivo (Orsato, Brych, Mateu Lahoz) hanno lasciato o stanno lasciando Istanbul in queste ore. Dunque, non sono indicative. Però la designazione di Slavko Vin?i? per Belgio-Italia all’Allianz di Monaco, domani sera, suona strana. No, non per quelle vicende giudiziarie, assolutamente e totalmente non fondate, capitategli in Bosnia-Erzegovina, dalle quali è uscito pulito poco più di un anno fa. No, neanche per quello strano frutto del caso, che vuole l’arbitro nato a Maribor connazionale del presidente della Uefa, Aleksander Ceferin (sloveni entrambi) e allora, eccoci ancora con la Superlega, le lotte di potere e le vendette trasversali. Certo, chiunque, anche un bambino ci penserebbe. Ma il dubbio nasce proprio dal numero di gare affidategli da Roberto Rosetti in questo Europeo.
giancarlo dotto
Una modesta Spagna-Svezia e una Svizzera-Turchia che lo ha visto alle prese con un solo episodio (contatto su Xhaka). Sembrava poco per un quarto di finale, fra l’altro di così alto livello. Invece anche l’altro quarto previsto per domani, ovvero Svizzera-Spagna, è andato all’inglese Oliver, sì, quello del «bidone della spazzatura» di Buffon, anche lui con 2 gettoni di presenza. E allora, sembra un rischio, sulla carta. Vedremo se sarà così.
PULITO (ANCHE TROPPO). Internazionale dal 2010, Vincic ha un modo di dirigere molto pulito, senza grandi gestualità (non è un tipo alla... Lahoz, per capirci, il direttore di gara dell’ultima Champions League), che spesso sfiora lo svolgimento del semplice compitino che gli è stato assegnato. Insomma, si vede, è sempre presente, ma senza eccessi. Spagna-Svezia (0-0), prima giornata del girone E, si è... arbitrata da sola, nessuna contestazione, nessun episodio nelle due aree (appena accennato un contatto in area svedese nel finale di partita).
boris johnson si ingozza di junk food 1
Assente nella tornata della seconda giornata, è stato riproposto in Svizzera-Turchia (3-1, girone A) e l’unico episodio è capitato a circa un quarto d’ora dalla fine, sul punteggio già fissato, con le proteste di Xhaka (ammonito) per un rigore che sarebbe stato difficile da dare ovunque, figuriamoci all’Europeo (Rosetti è stato chiaro: «Non vogliamo penalty soft»). Con lui Mancini ha due vittorie su due (Bulgaria e Albania, qualificazioni all’Europeo), con l’U21 un sanguinoso ko (semifinale dell’Europeo 2017), in generale 11 precedenti, 5 vittorie, 4 pari e 2 ko.
giancarlo dotto
LO SCANDALO Vincic è stato protagonista, suo malgrado, di un episodio curioso quanto tremendo per chi si trova fuori da un contesto criminoso. Durante un viaggio d’affari, nel maggio del 2020, è stato invitato ad una festa in un ranch a Suho Polje, piccolo centro vicino a Bijeljina, nella Repubblica Serba di Bosnia ed Erzegovina. Tutto bene fino a quando è scattata una retata da parte della polizia, che hanno fermato ed arrestato 35 persone con l’accusa di spaccio di stupefacenti, traffico d’armi e prostituzione.
agnelli ceferin
Fra le persone fermate, anche Vincic che, dopo un passaggio doveroso in commissariato, ha spiegato di essere completamente estraneo e già dopo poche ore era in viaggio per far ritorno alla sua famiglia, alla quale ha dovuto comunque spiegare la situazione. «E’ stato l’errore più grande della mia vita» ha affermato l’arbitro sloveno, commentando l’accaduto, subito dopo la grande paura: nessuna accusa, nessuno strascico. Ma la notizia resta nell’etere e spunta fuori ogni volte che si digita il suo nome su internet. Speriamo resti isolata...
ivan zazzaroni foto di bacco
rosetti collina mario draghi ROSETTI