usuraio
Ammonta a 19 milioni 462mila euro la cifra finora erogata quest'anno dal Comitato di solidarietà per le vittime del'estorsione e dell'usura attraverso lo specifico Fondo. Lo ha detto il prefetto Annapaola Porzio, a capo dell'ufficio del Commissario straordinario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, illustrando la Relazione annuale, appuntamento che il caso vuole coincida con il suo ultimo giorno di responsabilità dell'ufficio.
UNO DEI LIBRI CONTABILI DELL USURA DEI CASAMONICA
L'ultima erogazione è stata decisa nella riunione di oggi del Comitato di solidarietà per le vittime di estorsione ed usura, che in questo 2020 si è riunito 33 volte, in sostanza con cadenza settimanale e, a partire dal mese di marzo e quindi in periodo di lockdown, in modalità online. Quasi 1600 le posizioni esaminate, cui è seguita la deliberazione di concessione di appunto quasi 19,5 milioni di euro tra elargizioni, predominanti, e mutui. Campania, Puglia e Veneto le regioni che hanno avuto più sostegno.
USURA
Nella relazione annuale è evidenziato che nonostante i notevoli passi in avanti nelle denunce del pizzo e delle intimidazioni, anche in zone calde del Paese per presenza della criminalità organizzata, «ci sono aree del nostro Paese dove questi fenomeni, ben presenti e radicati, non sono riconosciuti come tali dalla popolazione.
Su questo occorre fare un lavoro ancora più intenso, in stretta collaborazione anche con gli Enti locali e le Regioni, affinché si sviluppino quei comportamenti responsabili e di militanza della legalità che portano da un lato alla denuncia e, conseguentemente alla istanza al Fondo di solidarietà, dall'altro alla formazione di enti associativi antiracket e antiusura, che sono un presidio fondamentale al fianco dello Stato e delle vittime».
USURA
Per Porzio «si tratta di superare definitivamente gli sguardi beffardi di quanti spesso sembrano dire "noi siamo ancora qua", dando maggiore impulso alle attività delle prefetture, che sul territorio, con l'ausilio specialistico dei Nuclei di Valutazione, curano le istruttorie finalizzate all'esame per la concessione dei benefici economici da parte del Comitato di solidarietà.
L'esperienza insegna che una denuncia, una costituzione di parte civile, la fondazione di un'Associazione antiracket e/o antiusura, l'apertura di uno sportello "di ascolto", di una biblioteca, la costruzione di un parco per i ragazzi, possono riportare alla "normalita” e alla prima uscita di sicurezza dall'asfissiante controllo delle consorterie criminali, in zone dove insistono emarginazione e degrado»
USURA STROZZINO
Comportamenti esemplari «non possono essere ignorati», anzi «rappresentano segnali positivi di speranza per tutti, dando corpo ad una forte e decisa volontà di ribellarsi ai soprusi e all'indifferenza. Non è più tempo solo di memoria celebrativa e commemorativa: ci sono troppi settori della società civile che, non denunciando sono, nei fatti, contigui ed assuefatti ai quotidiani comportamenti di sopraffazione, di corruzione e di intimidazione.
In questo contesto, anche la costituzione di parte civile in processi particolarmente significativi per il territorio assume una maggiore pregnanza per il valore della testimonianza e per il significato simbolico di grande efficacia. Con questo intento mi sono costituita parte civile nei processi "Stella Cadente" a Caltanissetta e "Octopus" a Palermo».
USURA
La struttura commissariale, con i suoi addetti, unitamente al Comitato di solidarietà, con tutti i suoi componenti, rappresentanti di diversi ministeri, delle categorie produttive, designati dal Cnel, e da esponenti delle Associazioni in difesa delle vittime, iscritte negli Albi prefettizi, «hanno continuato a garantire, anche nei mesi di quest'anno così difficile, la vita di una rete solidale, impegnata attivamente in favore di un'economia sana, nell'ambito di una costante, fattiva e leale cooperazione tra cittadini, istituzioni, enti associativi, organismi professionali, forze di polizia, magistratura, secondo principi di sussidiarietà e adeguatezza.
USURA STROZZINO
Con questa chiave di comportamento, non negando o sottovalutando la natura e il condizionamento mafioso, ma contrastandolo con impegno, fantasia e intelligenza, oltre che con gli strumenti della solidarietà, possiamo pensare ad un futuro meno fosco. Il "modello solidarietà", offerto dalle Leggi n. 108/1996 e n. 44/1999, può essere uno di questi strumenti e abbiamo il dovere di potenziarlo per renderlo, quindi, sempre più forte e risolutivo».