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    DOVE VUOLE ANDARE PADOAN? - NON È PIÙ UN MISTERO SIA A FRANCOFORTE SIA A BRUXELLES CHE L’INSISTENZA DI PADOAN SULLA NECESSITÀ DI UN MINISTRO DELLE FINANZE UNICO DELLA ZONA EURO È LEGATA AD UNA SUA AMBIZIONE A CONQUISTARE QUELLA POLTRONA. I SUOI RAPPORTI CON RENZI MOSTRANO LA CORDA


     
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    Aspirina per Dagospia

     

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    Tutti al Consiglio di Stato. Il decreto è pronto, ma ogni giorno si aggiungono nuovi nomi per chi andrà a Palazzo Spada. Oltre a Saverio Capolupo, ex comandante della Guardia di Finanza, ed Antonella Manzione, capo dell’ufficio legislativo di Palazzo Chigi, ora si aggrega anche Antimo Prosperi. Chi è? Si tratta di un grigio burocrate del ministero di Piercarlo Padoan che Enzo Fortunato definiva: il freno motore dell’Economia. Qualunque ministro sedesse sulla scrivania di Quintino Sella, la risposta di Prosperi è sempre stata: non si può fare. Ora Padoan riesce a trasferirlo al Consiglio di Stato.

     

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    ANTIMO PROSPERI ANTIMO PROSPERI

    A proposito di Padoan. La lunga intervista del ministro al Corriere della Sera ha strappato il sorriso dalle parti di Francoforte. Ancora una volta, Padoan ha rilanciato la necessità di un ministro delle Finanze unico della zona euro. Non è più un mistero sia a Francoforte sia a Bruxelles che l’insistenza di Padoan sul tema è legata ad una sua ambizione a conquistare quella poltrona. I suoi rapporti con Renzi mostrano la corda. Benchè assecondi (a parole) ogni sghiribizzo economici del premier, il ministro sembra resistere oltre ogni aspettativa agli sconti fiscali pensati da Renzi. Matteuccio fa finta di niente, ma prende nota.

     

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