DAGOREPORT
mattarella dracarys
Draghi e Mattarella, in attesa del verdetto dei 5Stelle, hanno bocciato l’ipotesi di un governo tecnico con quattro ministri politici, rispettivamente agli Esteri, Interni, Difesa e Giustizia.
Il capo dello Stato ha chiarito a Mariopio, che di politica politicante deve apprendere ancora qualche meccanismo, che il suo appello televisivo dopo le dimissioni di Conte era rivolto “a tutte le forze politiche presenti in Parlamento perché conferiscano la fiducia a un governo di alto profilo, che non debba identificarsi con alcuna formula politica”. Ergo: i partiti non devono né possono pretendere nessuna rappresentanza: prendere o lasciare.
Mattarella e Mario Draghi
Al termine del secondo e ultimo giro di consultazioni, sarà Mattarella a chiamare al telefono tutti i leader, poi toccherà a Draghi sempre telefonicamente a riferire ai segretari dei partiti la lista dei ministri, dopodiché il giorno dopo il governo presta giuramento per presentarsi in Parlamento per ottenere la fiducia. Mattarella insiste: la classe politica italiana deve essere consapevole che Draghi è “last resort”. Prendere o lasciare.
SERGIO MATTARELLA MARIO DRAGHI
Altro problema per la Mummia Sicula è di natura istituzionale. Quando arriverà il 6 febbraio 2022 e il Parlamento voterà per il nuovo presidente della Repubblica. Se il probabilissimo erede di Mattarella sarà il presidente del Consiglio, con le dimissioni di Mario Draghi il paese resterebbe senza governo. Fatto inimmaginabile perché mai successo prima.
Ecco perché il piano del Colle, all’inizio, prevedeva Marta Cartabia premier e Draghi superministro dell’Economia per permettere un passaggio di Draghi al Quirinale senza lasciare il paese senza governo.
CARTABIA
Poi la caccia ai Volenterosi del Conte Ter, le proteste dell’Unione Europea sul ritardo del Recovery Plan, la presidenza italiana del G20 a ottobre con un premier di alto profilo, ha fatto precipitare tutto.
Ora, tra le varie ipotesi, l’unica che finora ha trovato una sua plausibilità è questa: Mattarella prorogato di un anno per permettere a Draghi di finire il suo lavoro e quindi dimettersi. Nuovo governo e Mariopio libero di succedere a Mattarella.