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    MA IL GHB NON SERVIVA A LUCIDARE L’ARGENTERIA? - DUECENTO INDAGATI E SETTE ARRESTI IN UN’OPERAZIONE CONTRO LA DROGA DELLO STUPRO – INDAGATO GIOVANNI MARIA LEONE, NIPOTE DELL’EX PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E FIGLIO DELLA SORELLA DI ORNELLA MUTI CLAUDIA RIVELLI (CHE HA PATTEGGIATO 1 ANNO E 5 MESI DI RECLUSIONE PER IMPORTAZIONE E CESSIONE DI SOSTANZE STUPEFACENTI) - LA DROGA VENIVA ORDINATA ATTRAVERSO IL SITO DI DETERSIVI “SHOP AND CLEAN” - IN CARCERE SONO FINITI IL MANAGER DI RCS PUBBLICITÀ FRANCESCO SUPINO, UN FINANZIERE E UN MUSICISTA…


     
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    Ilaria Sacchettoni per roma.corriere.it

     

    claudia rivelli ornella muti claudia rivelli ornella muti

    Ordinata su «Shop and Clean» sito di approvvigionamento di detersivi e accessori casalinghi, consegnata attraverso inconsapevoli rider come una qualunque pizza a domicilio, consumata a piacere a cifre variabili attorno ai 100 euro, la molecola di gammabutirrolattone (Gbl o Ghb) raggiungeva case, club privée ed eventi alla moda.

     

    Finché non è scattata la sfida repressiva lanciata dalla Procura romana che, solo ieri, ha portato a 7 nuovi arresti, 60 perquisizioni e 200 iscrizioni sul registro degli indagati. Un secondo capitolo dopo il primo che, esattamente un anno fa, aveva partorito decine di arresti e accertamenti su tutto il territorio nazionale.

     

    claudia rivelli claudia rivelli

    In carcere sono finiti il manager di Rcs pubblicità Francesco Supino, il finanziere Domenico Fazzari e il musicista Damyan Ilchegv Tudzharov mentre nei confronti di Emanuela Falconi, Gennaro Russo, Marco Locatelli e Gennaro Quasto gli agenti della Polaria hanno eseguito gli arresti domiciliari.

     

    ghb ghb

    Quanto a Giovanni Maria Leone, nipote dell’ex presidente della Repubblica e figlio di Claudia Rivelli, sorella dell’attrice Ornella Muti (che ha patteggiato 1 anno e 5 mesi di reclusione per importazione e cessione di sostanze stupefacenti) la gip Francesca Ciranna non ha concesso gli arresti per i quali sarebbe stato necessario un mandato internazionale di cattura (è domiciliato a Londra) ma resta indagato.

     

     

     

    La droga chimica viaggiava ovunque. Non mancava agli eventi ma compariva anche nelle circostanze meno sospette tipo gli uffici di dipendenti pubblici teoricamente immuni da dipendenze del genere. Veicolata alle serate del Gorilla’s, brand del mondo gay e nelle case di professionisti, manager e perfino politici. Nel precedente filone era emerso anche il nome di Tommaso Cerno (Pd) tra i destinatari non indagati di alcune spedizioni, salvo chiarire alla pm Giulia Guccione, titolare dell’altra maxi inchiesta, che non era direttamente lui a consumare questo tipo di sostanze ma un suo ex partner affetto da problemi di dipendenza.

    GHB - DROGA DELLO STUPRO GHB - DROGA DELLO STUPRO

     

    Dal suo inizio l’inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo ha portato al censimento di nuovi preparati, fra i quali 16 sostanze oggi confluite nelle tabelle ministeriali di molecole vietate (non lo erano), mentre gli aggiornamenti degli elenchi pubblici sono tuttora in progress.

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