Alessandra Ziniti per La Repubblica
VECCIARELLI ELIPISTA TAORMINA CON SINDACO
Una l' hanno smantellata tre giorni dopo la fine del G7, l' altra dovrebbe essere rimossa entro sessanta giorni su ordine della Soprintendenza ai Beni culturali che ha ordinato l' immediato ripristino dei luoghi. «Non ci penso proprio. Per farne cosa? Un campo di patate come era prima?», sbotta il sindaco Eligio Giardina, intenzionato a difendere con le unghie e con i denti quell' elipista realizzata in primavera per far atterrare a Taormina gli elicotteri dei capi di Stato che parteciparono al G7.
Ma quella che solo cinque mesi fa il generale Enzo Vecciarelli, capo di Stato maggiore dell' Aereonautica, primo a calcarne a maggio l' asfalto scintillante, definì "un' opera spettacolare", oggi è solo un'"opera abusiva" che deve essere smantellata categoricamente entro 60 giorni, pena la denuncia alla Procura della Repubblica. La Soprintendenza ai Beni culturali di Messina non intende sentire alcuna ragione sull' elipista di contrada Bongiovanni, una delle due realizzate in primavera in soli 75 giorni e costate complessivamente poco meno di due milioni di euro.
G7 TAORMINA ELIPISTA
L' altra, quella di piano Porto, costruita su un terreno privato temporaneamente espropriato, è già stata distrutta tre giorni dopo il vertice, ma questa è l' unica "eredità" rimasta a Taormina dopo lo stress dei lavori e i sacrifici commerciali imposti ad albergatori e commercianti dalle limitazioni legate alla sicurezza dei capi di Stato e il Comune intende difenderla a tutti i costi. «E' una follia, distruggerla sarebbe un atto lesivo per tutto il comprensorio di Taormina a cui l' elipista è indispensabile per fini turistici ma anche sanitari. Non si capisce perché dovremmo toglierla », dice il sindaco Giardina.
Qualche giorno fa al primo cittadino e al commissario governativo per il G7, il prefetto Riccardo Carpino, è stata notificata la diffida firmata dal Soprintendente di Messina Orazio Micali che dà un ultimatum di 60 giorni per lo smontaggio dell'elipista e il ripristino dei luoghi su cui è stata realizzata, uno spazio adiacente alla piscina comunale e ad alcuni campi sportivi non lontano dal centro.
Eligio Giardina
"Si ordina al Comune di Taormina, nella qualità di titolare dell' area sulla quale insiste l' opera e di titolare della responsabilità in materia urbanistica ed edilizia, di provvedere entro sessanta giorni al ripristino dell' area denominato Piano Piscina l' elipista non è conforme allo strumento urbanistico, è priva dell' autorizzazione paesaggistica ed è opera abusiva", scrive il Soprintendente nella nota inviata anche al prefetto Francesca Ferrandino, al procuratore della Repubblica Maurizio de Lucia e alla dirigente generale del dipartimento regionale dei Beni culturali Maria Elena Volpes.
LAVORI ELIPISTA G7 TAORMINA
Un braccio di ferro che arriva a poco più di un mese da un altro evento del G7, la Ministeriale delle pari opportunità in programma il 15 e 16 novembre e che rilancia la polemica già esplosa subito dopo il vertice dei Grandi del mondo quando un comitato di cittadini e alcuni albergatori della cittadina chiesero lo smantellamento di quell' elipista giudicata troppo vicina al centro storico. Ma il Comune non intende affatto mollare e, pur consapevole che, in primavera, la Soprintendenza aveva autorizzato la realizzazione dell' opera solo in via temporanea e fino alla conclusione del G7, insiste nel ritenere che, essendo proprietario del terreno in questione, tocca all' amministrazione comunale deciderne l' utilizzo.
melania trump Taormina
«Non ci facciamo impressionare dal soprintendente e andiamo avanti sulla strada già intrapresa anche perché quell'elipista ha anche un utilizzo sanitario visto che Taormina non ha una piazzola per l' eliambulanza», la posizione del sindaco Eligio Giardina che, appoggiato da una delibera del Consiglio comunale, ha già avviato l' iter per la variante urbanistica che deve però ottenere l' approvazione da parte della Regione. «Entro il 12 novembre la Regione deve risponderci - dice - se non lo farà scatterà il silenzio-assenso ».
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