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    DOPO LE ASSENZE IN MASSA IL 31 DICEMBRE, I VIGILI URBANI DI ROMA METTONO MARINO SOTTO SCHIAFFO - IN DUEMILA SONO PRONTI ALLO SCIOPERO, CHIEDONO LE DIMISSIONI DEL SINDACO E DEL COMANDANTE RAFFAELE CLEMENTE - A RISCHIO IL DERBY ROMA-LAZIO DI DOMANI


     
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    Rinaldo Frignani per il “Corriere della Sera”

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    «Mani in alto, siamo onesti!». In duemila, forse anche di più, hanno assediato il Campidoglio. In divisa, in borghese, qualcuno con le casacche catarifrangenti. Hanno chiesto a gran voce le dimissioni del sindaco Ignazio Marino e del loro comandante Raffaele Clemente. E hanno annunciato la mobilitazione generale, lo sciopero. 


    I vigili urbani romani ancora una volta sul piede di guerra. Quasi la metà del Corpo si è data appuntamento sulla scalinata del Campidoglio e prima ancora nella sala della Protomoteca per l’assemblea organizzata dai sindacati. Doveva essere anche il giorno della contestazione ad alcune sigle, invece è stato quello dell’unità dei lavoratori in divisa contro le iniziative del Comune nei loro confronti. 

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    «Seimila persone oneste non si riconoscono in una gestione che li criminalizza. Siamo indignati», attacca Francesco Croce, coordinatore della Uil Funzione pubblica Roma e Lazio. Lo scandalo dei finti malati di Capodanno — 30 posizioni molto sospette, l’inchiesta in procura, altri 90 agenti nel mirino della commissione di disciplina — ha creato un solco probabilmente incolmabile fra la dirigenza e i vigili. E in serata anche il premier Matteo Renzi, a «Otto e mezzo» su La7, parlando degli interventi sulla pubblica amministrazione, ha sottolineato: «A me i vigili di Roma non sono andati giù». 

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    Ma eccoli, di nuovo in piazza. «Il comandante ci ha chiamato prima corrotti, poi disertori e sabotatori. E questo è inaccettabile, per principio dovrebbe stare dalla nostra parte, non contro di noi», spiega una vigilessa sulla scalinata. Sopra di lei campeggiano i cartelli disegnati dai manifestanti sull’impronta di quelli stradali: una grossa forbice che taglia la Lupa capitolina, un cappio e l’«Urlo» di Munch, con la cravatta a simboleggiare la divisa. «Siamo disperati», ammettono gli agenti. Da settimane in pochi lavorano in straordinario per protesta. I turni vengono svolti solo in ordinario e la città ne risente. Ci potrebbero essere problemi anche per il derby Roma-Lazio di domani pomeriggio. 

    buttarelli buttarelli


    «Buttarelli! Buttarelli!», grida l’assemblea invocando il nome dell’ex comandante, rimosso da Marino poco dopo il suo insediamento e trasferito al Mercato dei Fiori. Un’onta «per un ufficiale preparatissimo sul quale tutti noi metteremmo la mano sul fuoco», sottolinea un altro agente. Per domani uno dei sindacati dei vigili, l’Ospol, aveva indetto un’assemblea proprio nelle ore della partita, ma è arrivato lo stop del comandante, come accadde per quella di Capodanno. 

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    «Lavorerà la gente in servizio, temo sarà poca — prevede il sindacalista della Fp Cgil Marco D’Emilia —, ci arrivano segnali che i lavoratori, per scelta individuale, continuano a non segnarsi agli straordinari». Ma il vicesindaco Nieri assicura ancora una volta che «per il derby è tutto a posto» e sulla vicenda di Capodanno sottolinea come sia «necessario agire con severità, ma anche con tutto il garantismo possibile.

    ignazio marino e il dalai lama che sbadiglia ignazio marino e il dalai lama che sbadiglia

     

    Il licenziamento è previsto dalla legge, ma solo nel caso di situazione grave anche legata a fatti precedenti». Insomma, un gesto di distensione in attesa dell’incontro con i sindacati di mercoledì prossimo per trovare finalmente un accordo sui trasferimenti del personale per il piano anticorruzione e sul salario accessorio. 
     

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