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    DYLANIATO DALLA MORTE DI FLOYD: “MI HA NAUSEATO, VA AL DI LÀ DELL'ORRORE. SPERO IN UNA GIUSTIZIA RAPIDA" – VENEGONI: IL ‘MENESTRELLO’ TORNA CON UN NUOVO ALBUM CHE ABITA LA VIA DEL BLUES. L'ALBUM PIACERÀ MOLTISSIMO A COLORO CHE AMANO IL MONDO POETICO DEL VECCHIO VATE DI DULUTH. SEMBRA CHE BOB DYLAN SIA STATO VECCHIO PRIMA E STIA RINGIOVANENDO ORAHA SMESSO ANCHE DI STRASCICARE LE PAROLE – “C'È UN SACCO DI NERVOSISMO E ANSIA INTORNO A NOI. MA QUESTO È UN FATTO CHE APPARTIENE ALLA NOSTRA VECCHIAIA…”


     
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    MARINELLA VENEGONI per la STampa

     

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    Non è tanto questione di prescienza, quanto il fatto che il Vate (il vero Vate, cioè lui, Bob Dylan)) annusa l'aria, guarda il suo tempo e il suo Paese, si gira indietro, poi se ne esce neanche fosse un trentenne via Twitter, con uno spiazzante annuncio dell'arrivo di un album che verrà distillato in tre esempli illuminanti durante il lockdown, spedizione diretta dalla sua casa sull'Atlantico di Malibù. Ora ci siamo, esce il 19 Rough and Rowdy Ways, strade scoscese e turbolente.

     

    E il disco somiglia all'oggi, canta momenti e temi complessi, che alleggerisce con una selva di nomi noti ma anche di turbamenti profondi, da invecchiare di colpo. Per prima, la notte del 26 marzo in pieno lockdown, ci aveva fatto ascoltare la ricostruzione dell'assassinio di John Kennedy in quella che è una specie di incredibile opera di 17 minuti:

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    Murder Most Foul, l'assassinio più scellerato; e proprio qui aveva buttato insieme anche il compendio di un'epoca felice, cosparsa di ricordi piacevoli e di personaggi fantastici (i Beatles, gli Eagles e gli Who, Marilyn Monroe e Woody Allen) che giravano dentro il sogno di quei Sessanta. Perché l'uomo è così, e come cantò nella sorpresa successiva, citando il poeta Walt Whitman, I contain multitudes rivendica il diritto a contraddirsi in nome di tutte le idee che ci risuonano dentro, con il contributo delle proprie letture e dei propri santini, Edgard Allan Poe e Anna Frank o Indiana Jones.

    manoscritto di bob dylan 1 manoscritto di bob dylan 1

     

    L'album piacerà moltissimo a coloro che amano il mondo poetico del vecchio Vate di Duluth, forse anche per il blues che permea la terza traccia della pandemia, il sibillino False Prophets, la cui musica suona quasi profetica per le cronache di un presente non soltanto simbolico.

     

    bob dylan little richard bob dylan little richard

    Rough and Rowdy Ways abita proprio nella via del blues, musica ruspante e primigenia dei neri, in una rivisitazione che incontra le fiamme della protesta dilagante negli States dopo l'uccisione di George Floyd: «Vederlo morire mi ha nauseato senza fine. Andava al di là dell'orrore- ha detto Dylan - Spero in una giustizia rapida».

    dylan dylan

     

    E' un disco caldo e pieno di storia e ironia, tanto che sembra che Bob Dylan sia stato vecchio prima e stia ringiovanendo ora; ha smesso anche di strascicare le parole e si sforza di pronunciare in modo umano i suoi testi, e un po' ama anche recitarli come in My Own version of You, mentre càpita che l'atmosfera sia quella di un club notturno e con basse luci colorate, con questi fantastici musicisti dominati dalla chitarra di Charlie Sexton, un portento di sfumature e colori, resi più caldi dalla steel guitar, violino e accordeon di Donnie Herron. L'omaggio a Jimmy Reed, noto per il suo electric blues, sembra alludere alle grane del Vate quando nel '65 iniziò la svolta elettrica a Newport.

     

    Ci sono ballad romantiche, come I' ve made my mind to give mylself to You, c'è una lunghissima lucente passeggiata verso Key West, la perla delle Keys floridiane; Passing the Rubicon è addirittura un talking blues. In una lunga conversazione con il prof. Brinkley per il New York Times, nei giorni scorsi Dylan si era sbottonato molto. Aveva definito «stream of consciusness» il contenuto di molti testi, a partire dall'autobiografica I Contain Multitudes; tesseva lodi alle figure dell'inventore del blues Robert Johnson e a Little Richard, «persone di gran carattere».

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    E quando gli veniva chiesto se i sentimenti apocalittici di Murder Most Foul segnalino la nostra come un'epoca di non-ritorno, rispondeva: «C'è un sacco di nervosismo e ansia intorno a noi. Ma questo è un fatto che appartiene alla nostra vecchiaia, caro. I più giovani non hanno questa attitudine. Non hanno passato, quel che sanno è solo ciò che vedono e sentono, e credono a tutto».

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    bob dylan e johnny cash registrano iisieme a nashville 8 bob dylan e johnny cash registrano iisieme a nashville 8 rolling thunder revue a bob dylan story by martin scorsese 15 rolling thunder revue a bob dylan story by martin scorsese 15

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